Cane anziano e malato gettato nel cassonetto: condannato chi lo ha ucciso
Condannato l'uomo che ha gettato nel cassonetto un povero cane anziano e malato, che è morto poco tempo dopo. Dovrà pagare con la giustizia per averlo di fatto ucciso
Questa è la storia di un povero cane anziano e malato gettato nel cassonetto che purtroppo non ce l’aveva fatta. Poco dopo il suo recupero il dolce cucciolone aveva fatto il suo ultimo viaggio verso il ponte dell’arcobaleno. Nonostante le cure dei veterinari e l’amore dei volontari. Oggi è stato condannato chi di fatto lo ha ucciso, condannandolo a morte gettandolo tra i rifiuti.
I giudici lo hanno condannato a quattro mesi di reclusione, con pena sospesa, per il reato di maltrattamento di animale. I fatti risalgono al 2020. Un uomo lasciò un cane anziano e malato a morire in un cassonetto dei rifiuti a Terricciola, in provincia di Pisa, in Toscana.
La LAV, che si era costituita parte civile nel processo per abbandono, maltrattamento e morte del cane ha annunciato la sentenza.
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Eravamo pronti a opporci alla richiesta di messa alla prova dell’imputato. Istituto che gli avrebbe permesso di sottoscrivere un programma di attività di pubblica utilità e attività risarcitorie del danno cagionato. Il cui esito positivo comporta l’estinzione del reato e la pronuncia di proscioglimento. La nostra presa di posizione ha portato l’imputato ad ammettere la colpevolezza, chiedendo il patteggiamento e il giudice ne ha disposto la condanna.
Già in passato la LAV aveva proposto disegni di legge per evitare l’applicazione della messa alla prova per i reati contro gli animali. Perché così si passerebbe un messaggio davvero molto pericoloso sulla gravità di tali reati. Bisogna invece inasprire le pene già previste in caso di maltrattamento degli animali, così da disincentivare comportamenti che non devono essere più tollerabili. Come nel caso del cane anziano e malato gettato nel cassonetto.
Per contrastare con maggiore efficacia il maltrattamento degli animali occorre inasprire la legge 189/2004, un presidio di civiltà giuridica essenziale.