Cane anziano con la pancia gonfia: cosa significa e che cosa fare?
Un cane anziano con la pancia gonfia può avere molteplici disturbi, dai più lievi ai più seri. Una visita tempestiva dal veterinario fa la differenza
Un cane anziano con la pancia gonfia va visitato il prima possibile. Si tratta pur sempre di un soggetto a rischio a causa dell’età e delle eventuali patologie che può riscontrare proprio perché ormai non proprio giovanissimo.
Il nostro obiettivo è quello di passare in rassegna tutte le ragioni che possono provocare un malessere di questo tipo e capire come agire quando il nostro adorato Fido non si sente bene. Il supporto del veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono influire, è fondamentale.
Di cosa si tratta
Il cane anziano con la pancia gonfia, anche se il veterinario preferirà parlare di addome per essere più preciso, soffre di un disturbo che può essere correlato a una serie di patologie e disturbi. Individuarla è fondamentale per avere un quadro clinico della situazione preciso e potere intervenire tempestivamente in maniera puntuale.
Tuttavia, non sempre l’addome gonfio indica un disturbo specifico. Ci sono infatti dei casi in cui non è detto che il nostro adorato Fido sia affetto da una qualche malattia. Visto l’alto rischio di diagnosi errata dovuta a un sintomo generico, il parere dello specialista è fondamentale per evitare di sottovalutare il problema.
Le motivazioni possono essere strettamente legate e cambiare sensibilmente a seconda dell’età del cane. Le condizioni di un cucciolo appena nato, di un adulto o di un esemplare avanti con l’età non sono quasi mai le stesse e chi si appresta a fare una diagnosi è bene che ne tenga conto.
Le possibili cause
Ci concentreremo ovviamente sul cane anziano con la pancia gonfia ma, già che ci siamo, può valere la pena avere un quadro di insieme più preciso. Partiamo dal presupposto che, seppur possa sembrare un sintomo comune e banale, non va mai sottovalutato.
Meglio una visita in più dal veterinario di fiducia che non prendere in tempo una patologia che può costare la vita al nostro amico a quattro zampe. Le cause più comuni possono essere:
- La torsione gastrica, potenzialmente mortale se non viene individuata in tempo e che provoca dei rumori che vanno subito comunicati allo specialista;
- Un versamento addominale (anche conosciuto con il termine ascite), che può essere di varia natura (cardiaca o altro);
- Cancro alla milza, al fegato o ad altri organi addominali;
- Aumento del volume della vescica, che può dipendere da nn’ostruzione o blocco urinario);
- La sindrome di Cushing;
- Una peritonite, che non è altro che un’infezione dell’addome;
- Parassiti intestinali (soprattutto quando Fido è ancora cucciolo);
- La GDV, acronimo di dilatazione volvolo-gastrica;
- Il megacolon, che è una dilatazione di grave entità che colpisce il colon;
- Una gravidanza inaspettata.
In merito alla dilatazione volvolo-gastrica vale la pena specificare che si verifica quando lo stomaco ruota e intrappola del gas al suo interno e ostruendo così il passaggio del sangue.
Questa condizione, se non viene individuata e curata in breve tempo, può rivelarsi fatale. Le sue cause sono ancora poco conosciute, anche se gli specialisti del settore suppongono che possa dipendere dalla presenza di aria nello stomaco a seguito di una sessione di allenamento particolarmente pesante o subito dopo mangiato.
La peritonite
Un cane anziano con la pancia gonfia può essere affetto da peritonite, lo abbiamo già accennato, ma può essere utile approfondire. Quando il nostro amico a quattro zampe ha un’infezione molto importante, che è stata provocata dalla rottura o dalla foratura di stomaco o intestino, la situazione potrebbe essere molto seria. A tal proposito ecco un approfondimento sulla peritonite biliare del cane, sulle cause, gli effetti e le possibili terapie.
Oltre a ulcere e tumori, il pericolo numero uno per il nostro amato Fido in questo caso è l’ingestione di ossa che non sono adatte. Quelle di pollo per esempio sono troppo friabili e rischiano di ridursi a schegge all’interno dell’intestino. I segnali di una peritonite in atto, oltre all’addome dilatato sono: svogliatezza, difficoltà di movimento, debolezza e letargia, vomito persistente.
La sindrome di Cushing
In questo caso, i soggetti più a rischio sono gli esemplari dai sei anni in su. A provocare questa malattia è la cosiddetta sovrapproduzione di cortisolo, che a sua volta dipende dalla produzione eccessiva di ormoni da parte della ghiandola pituitaria.
Un’altra causa dello stomaco gonfio nel cane è l’ascite. Altro non è che l’accumulo di liquido nell’addome. A causarla possono essere tanti fattori, tra gli altri: una insufficienza cardiaca, una malattia epatica, alcuni problemi renali o delle malattie intestinali di una certa entità. A tal proposito potrebbe tornare utile conoscere i cibi per esemplari con problemi al fegato.
Possibili rimedi
Se il cane anziano ha la pancia gonfia, non disperiamo: nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione curabile. Fido, nonostante gli acciacchi dell’età, se ben seguito può vivere molto a lungo. A tal proposito, non dimentichiamo l’importanza di una alimentazione sana e bilanciata: lo specchio della salute del nostro amico a quattro zampe.
La prima cosa da fare, se ci rendiamo conto che l’addome non è nelle condizioni di sempre, è chiamare il veterinario di fiducia. Come già accennato, con una visita approfondita stabilirà quali sono gli accertamenti da effettuare in un determinato caso per arrivare alla diagnosi corretta.
È altamente probabile che prescriva gli esami del sangue e una radiografia dell’addome, infine anche una ecografia completa. A seconda dei risultati ottenuti, ci dirà di che si tratta oppure se preferisce approfondire con altri test. Solo dopo sarà possibile stabilire la terapia migliore per la risoluzione del problema. A tal proposito, potrebbe tornare utile conoscere i rimedi casalinghi contro il mal di stomaco.
Per quanto riguarda la torsione dello stomaco del cane, a cui soprattutto i cani di grossa taglia possono essere soggetti, il consiglio per evitarla è di suddividere il pasto in almeno due dosi più piccole, e fare in modo che non facciano esercizio fisico subito dopo il pranzo e la cena. Per scongiurare il rischio di peritonite invece, è meglio evitare di dare le ossa piccole e friabili al nostro amico a quattro zampe, come quelle di pollo e coniglio: sono assolutamente bandite.