Cane adottato non dorme: perché, cosa significa e come aiutarlo
Perché il cane adottato non dorme e cosa possiamo fare per aiutarlo? Ecco qualche consiglio utile per i padroncini
Adottare un cane è un gesto encomiabile. Ci dà la possibilità di dare a un cucciolo una casa piena di amore e una famiglia pronta a sostenerlo e prendersi cura di lui, ma al contempo riempie la nostra vita di allegria e tanto affetto.
Ciascun padroncino, però, deve prepararsi all’avventura che ha deciso di intraprendere. Quando si accoglie un cane in casa propria non sempre tutto va liscio come l’olio perché – non dimentichiamolo – per Fido è un grande cambiamento e, anche se positivo, stravolge completamente la sua vita e il suo mondo.
Uno dei problemi comuni è affrontare giorni, se non settimane, in cui il cane adottato non dorme e fa trascorrere ai padroncini delle notti insonni. Se è quel che vi sta accadendo, non disperate. Si tratta di un comportamento piuttosto normale per un cane adottato che arriva in una nuova casa. Ecco perché.
La separazione dalla mamma
Un cane adottato che non dorme non fa di certo i capricci. Piuttosto esprime un disagio che dobbiamo esser bravi a comprendere fino in fondo. Per un cucciolo, ad esempio, questo comportamento è assolutamente normale e per diverse ragioni.
Mettetevi per un momento nei suoi panni. Ha vissuto fino a qualche giorno prima con la mamma e i suoi fratellini e sorelline e improvvisamente non vive più il contatto con loro. La mamma che fino a quel momento è stata il suo punto di riferimento, quella che gli ha insegnato le prime cose e che ha iniziato a educarlo adesso non c’è più. È naturale che si senta un po’ smarrito e che abbia bisogno di tempo per abituarsi alla sua assenza, oltre che alla presenza dei nuovi mamma e papà umani.
Un nuovo ambiente
Lo stesso discorso vale per il nuovo ambiente in cui il cane si ritrova letteralmente catapultato. Che si tratti di un cucciolo o di un cane adulto poco importa, un cambiamento del genere desterebbe sconforto in qualsiasi amico a quattro zampe.
Spesso per i primi tempi il cane adottato non dorme perché non si sente ancora a proprio agio in casa. Dobbiamo dargli il tempo di abituarsi a un ambiente che non conosce, molto diverso rispetto a quello in cui ha vissuto finora. Non ha ancora punti di riferimento, deve prendere dimestichezza con le sue cose e con le persone con cui si ritrova a convivere.
Occorrono tempo e pazienza, come sempre. Il cane deve poter studiare con calma e soprattutto con i suoi ritmi tutto ciò che lo circonda dalle stanze agli oggetti, fino agli odori e ai suoni a cui non è abituato. Il cane adottato non dorme in molti casi proprio per via dello stress che subisce a causa di un tale cambiamento.
Paura e ansia
Spesso un cane adottato non dorme perché ha semplicemente paura di restare solo. Quando si adotta un cucciolo oppure un cane adulto una delle primissime cose da fare è cercare di dargli una routine, cosa che include anche l’offrirgli degli spazi a suo esclusivo utilizzo.
L’errore che fanno molti neo-padroncini è di accogliere il cane nel proprio letto quando la notte non dorme e inizia a piangere. Questo gesto, che ovviamente facciamo per amore, può essere in realtà estremamente controproducente e nel tempo portare il cane ad alimentare una vera e propria forma di ansia da separazione che sarà sempre più difficile sradicare.
Il cagnolino deve abituarsi a dormire nella propria cuccia e non dovrebbe prendere la cattiva abitudine di saltare sul letto ogni volta che vuole. Così facendo ogni volta che lo lasceremo da solo in un’altra stanza, inizierà a piangere e guaire perché appunto non vuole stare da solo. Ed ecco perciò che il cane adottato non dorme e non dormirà mai, regalandoci una notte insonne dietro l’altra.
Problemi di salute
Quando un cane adottato ha problemi a dormire durante la notte (ma anche di giorno) dobbiamo valutare qualsiasi possibilità in merito a questo comportamento. Nella gran parte dei casi, le cause sono da ricercare esattamente in ciò che abbiamo finora elencato. Un cane adottato – cucciolo o adulto – vive un cambiamento tale da procurargli un forte stress e ha bisogno di tempo per abituarsi alla nuova routine e al nuovo ambiente in cui vive, persone incluse.
Ma talvolta il fatto di non riuscire a dormire può essere un campanello d’allarme che indica la presenza di un problema di salute. Se osserviamo nel cane un comportamento del genere, chiediamo sempre consiglio al nostro veterinario di fiducia. Con il suo aiuto possiamo scandagliare a fondo le ragioni che spingono il cane adottato a non dormire, inclusi eventuali problemi di salute di cui non siamo a conoscenza.
Cosa fare
Se in effetti le cause che spingono il cagnolino a non dormire sono legate a un fattore di stress sia mentale che ambientale, possiamo ricorrere a qualche rimedio per aiutarlo a superare la fase iniziale del trasferimento in casa. Come abbiamo detto – e non smetteremo di ripeterlo – il cane che arriva in un nuovo ambiente, che si separa dalla mamma (nel caso del cucciolo) o da un altro padrone (nel caso del cane adulto) vive un cambiamento drastico che gli provoca un profondo disagio. E ha bisogno di tempo per ambientarsi e calmarsi, al punto da vivere serenamente anche il momento del sonnellino.
Un buon modo per aiutare il cane adottato che non dorme è ritagliargli uno spazio tutto suo, con una cuccia calda e morbida in cui poter riposare in tutta tranquillità. Scegliamo un punto della casa tranquillo, non di passaggio e privo di rumori che potrebbero infastidirlo o spaventarlo. All’inizio possiamo mettere la cuccia ai piedi del nostro letto, poi via via allontanarla gradualmente fino a sistemarla in un’altra stanza. Passo dopo passo, il cane riuscirà a trovare il suo equilibrio.
Un’altra cosa utile è mettere nella cuccia o nel lettino qualcosa che abbia l’odore della sua mamma, da sostituire poi con qualcosa che abbia il nostro odore. Dobbiamo diventare il suo punto di riferimento e fargli capire che di noi si può fidare. Torna utile per molti cani anche lasciargli a disposizione il trasportino o la gabbietta con cui sono arrivati in casa. Per loro è un luogo familiare e magari per i primi giorni preferiranno dormirci dentro.