Cane abbandonato al parchetto: proprietario aggredisce chi lo vuole aiutare
Un uomo prima ha abbandonato un cane al parchetto e poi ha aggredito chi voleva aiutare il povero animale
Dalla provincia di Milano arriva una storia che fa venire i brividi. Un cane è stato abbandonato in un parchetto di Cologno Monzese. Quando il proprietario, che lo aveva lasciato lì, si è accorto che alcune persone stavano aiutando l’animale, si è accanito anche contro di loro, aggredendo chiunque tentasse di dare una mano al cane abbandonato.
Momenti di pura tensione a Cologno Monzese per un cane lasciato libero in un’area verde. Il proprietario si era allontanato, facendo pensare che avesse deciso di abbandonare l’animale lì. L’episodio è avvenuto qualche giorno fa e si è concluso con tre persone ferite e un arresto. Un ragazzo, una ragazza e il padre di lei, vedendo il cane solo, hanno cercato di recuperarlo. Poco dopo, però, il proprietario è tornato e, senza spiegazioni, ha afferrato il guinzaglio di metallo colpendo i tre. Ha poi minacciato le vittime con cocci di bottiglia.
Non si sa quali fossero le reali intenzioni dell’uomo. Non si sa se avesse deciso di abbandonare il cane in quel posto o se avesse solo deciso di lasciarlo libero, completamente fuori dalla sua custodia, visto che si era allontanato. Quelle persone hanno solo cercato di dare una mano al povero animale, pensando che, appunto, non avesse più nessuno al mondo. Gli aggrediti e i testimoni presenti hanno subito chiamato i soccorsi. Carabinieri e sanitari del 118 sono arrivati in pochi minuti.
Secondo quanto si apprende, l’aggressore, già sottoposto a sorveglianza speciale, è stato arrestato per lesioni aggravate. Ora si trova ai domiciliari dopo il processo per direttissima. I feriti, che avevano soccorso il cane ipotizzando che l’uomo lo avesse abbandonato nel parchetto, hanno ricevuto le cure necessarie al pronto soccorso di Cernusco sul Naviglio. I medici li hanno dimessi con alcuni giorni di prognosi. Del cane, invece, non si hanno notizie. Chissà se è tornato dalla sua famiglia o se lo ha preso in custodia un canile locale o un’associazione in difesa degli animali.
