Cane che abbaia di notte: come educarlo e farlo smettere
Avere un cane non è sempre facile soprattutto se abbaia di notte. È fondamentale però riuscire a correggere questo comportamento e migliorare il rapporto
Dopo una giornata intensa è normale essere stanchi e che si abbia voglia di andare a dormire. Se il nostro amico a quattro zampe però non la pensa alla stessa maniera, è difficile riuscire nell’intento. Oltretutto, potrebbe non essere solo un nostro problema, ma anche del vicinato.
Il rapporto sempre più simbiotico insieme al nostro amico a quattro zampe è all’ordine del giorno. Ormai Fido è un membro della famiglia a tutti gli effetti e non lo lasciamo quasi mai da solo, nemmeno la notte. Fido, generalmente, è molto amabile e una compagnia esemplare, se qualcosa non va per il verso giusto, prima di tutto, se ne deve capire la ragione. Infatti, a seconda delle cause, si mette in atto la strategia più adeguata.
La quiete del condominio nostra e del nostro peloso è fondamentale. Se non sappiamo come calmare un cane che abbaia di notte, ecco che anni di addestramento ed esperienze a stretto contatto con il migliore amico dell’uomo possono venirci in aiuto. Affidiamoci a un professionista esperto.
Indice
Cane cucciolo abbaia di notte, perché
Cane abbaia di notte, come tranquillizzarlo
Il cane che abbaia di notte, cosa fare
L’importanza della socializzazione
Cane cucciolo abbaia di notte, perché
Se il cane abbaia di notte è fondamentale comprendere l’origine di tale problema. I cani infatti abbaiano e piangono per diverse ragioni: per avvisare, per paura o per attirare l’attenzione, nel caso in cui si sentissero soli o con un senso di ansia continuo. Di seguito è possibile elencare, nello specifico, eventuali motivazioni che spingerebbero Fido a lamentarsi anche durante le ore del riposo:
- Il cane dormiva nel nostro letto e abbiamo smesso, di punto in bianco, di farlo stare con noi;
- Abbiamo adottato un nuovo cucciolo e non sa ancora dormire da solo tutta la notte;
- Abbiamo cercato di calmare il nostro cane durante un pianto notturno, lo abbiamo accarezzato e coccolato o liberato da un eventuale spazio limitato.
Tra tutte le motivazioni, la terza è in assoluto quella più sbagliata da attuare; questo perché, in questo modo, si fa comprendere al cane, che il modo per attirare la nostra attenzione è quello di abbaiare e di piangere, fino a quando non accorriamo a salvarlo.
Cane abbaia di notte, come tranquillizzarlo
La soluzione più efficace per evitare che il cane abbai di notte è quella di ignorarlo; purtroppo questo metodo è doloroso per lui, quanto per noi, ma è comunque la soluzione più efficace. Non rispondiamo al cane, non accarezziamolo e non consoliamolo. Se dovesse ottenere anche una sola volta quello che vuole, non smetterà mai di comportarsi in questo modo e sarà sempre molto viziato e pretenzioso.
I primi tempi riuscirà particolarmente difficile riuscire a dormire, perché piangerà più forte e abbaierà in maniera molto più violenta. Tuttavia questo comportamento e questo disagio non dureranno tantissimo e dopo qualche giorno potremo riuscire a dormire tranquillamente.
Per calmare un cane che abbaia troppo, in primis, dobbiamo porre fine a qualsiasi forma di incoraggiamento dell’atto molesto. Per cominciare smettiamo di accontentarlo ogni volta che si mette a far baccano, piuttosto premiamolo quando si comporta in maniera educata e nel rispetto di tutti gli attori in gioco. A tal proposito, ecco cosa dice la legge in merito ai cani che abbaiano in condominio.
Può trattarsi di un bisogno di natura fisiologica o di un semplice capriccio, riconoscere la differenza è importante per salvaguardare il benessere psicologico e fisico di un membro della famiglia a tutti gli effetti. La coerenza è la prima arma per fare in modo che Fido sia educato. Dobbiamo dare il buon esempio e non cedere.
Ignorarlo è la parola chiave
Una strategia per far desistere la nostra piccola palla di pelo dal continuare a importunare il vicinato, strano a dirsi, è ignorarla. Infatti, nonostante abbiamo sospeso qualsiasi tipo di incoraggiamento, e visto che abbaiare è il modo più facile che Fido ha per comunicare, ci vorrà del tempo prima che si abitui a questa nuova condizione.
Nella mente del nostro amico a quattro zampe, qualsiasi atto rivolto nei suoi confronti è decodificato come attenzione. Anche un urlo, perdere la pazienza o altro lo porterà quindi ad abbaiare la volta successiva.
Piuttosto premiamolo se si comporta correttamente e favoriamo le associazioni positive nella sua mente. In questo modo, piano piano, sdoganeremo gli atteggiamenti errati per far posto a quelli virtuosi. Sempre nel rispetto della natura del nostro amato Fido.
Il cane che abbaia di notte, cosa fare
Per calmare un cane che abbaia di notte ci vuole metodo e, nella fattispecie, dobbiamo addestrarlo a comportarsi in maniera diversa. Così, invece di alimentare la frustrazione dovuta al fatto di non ottenere ciò che desidera, gli si fa capire che per ricevere ciò che vuole deve adottare degli atteggiamenti consoni.
Insegniamogli un comportamento alternativo che, seppur richieda del tempo, è l’approccio migliore. Quindi, per esempio, invece di giocare dopo che ce l’ha chiesto in maniera fragorosa, proponiamoglielo quando è tranquillo e a cuccia.
La solitudine è il “tallone d’Achille” del cane, sono in tanti a non sopportare questa condizione e dobbiamo tenerne conto in fase di adozione, soprattutto se abbiamo intenzione di adottare un cane traumatizzato, presumibilmente perché è stato abbandonato e ha paura che possa succedere di nuovo.
Se determinati comportamenti vengono messi in atto quando Fido viene lasciato da solo, potrebbe essere che il nostro veterinario diagnosticherà l’ansia da separazione nei cani.
Cane che abbaia di notte, se non c’è il padrone
Per tranquillizzare un cane che abbaia di notte possiamo mettere in pratica un metodo che insegni all’animale ad associare qualcosa che gli incute timore a una ricompensa. Si chiama contro-condizionamento. In questo caso, Fido dovrà imparare ad associare la solitudine a qualche cosa che gli provochi piacere, come un premio per esempio.
Lasciamolo con un rompicapo che contiene del cibo, così sarà impegnato a risolverlo per giungere alla ricompensa. Rimarrà impegnato per circa 20 minuti o mezz’ora: il tempo necessario perché non pensi alla paura di essere da solo. A tal proposito, perché non valutare i migliori 5 giochi per cuccioli di cane ansiosi.
Inoltre possiamo provare a desensibilizzare il cane rispetto a questa specifica sensazione di abbandono. Il modo migliore per farlo è lasciarlo da solo gradualmente. Si tratta di un processo che richiederà diverse settimane e molta coerenza.
Potrebbe essere che il nostro amico a quattro zampe si lamenti perché percepisce un qualche pericolo, ma una volta avvisati dobbiamo essere noi ad avere il controllo della situazione. Deve restare tranquillo al nostro comando.
Come ogni sessione di addestramento, deve avvenire all’insegna del relax e del divertimento, non deve durare più di venti minuti e deve essere sospesa se notiamo ansia o nervosismo. Fondamentali sono il clicker per il cane e il rinforzo positivo, due modi per fargli sapere che siamo fieri di lui e per premiarlo quando fa quello che gli viene richiesto.
Lo stesso vale per il comando “zitto”. Ma, vale per qualsiasi nuovo insegnamento, dobbiamo accertarci che valga anche in altri contesti e che sia stato automatizzato correttamente. Per questo c’è la riprova nell’addestramento del cane.
L’importanza della socializzazione
Perché il cane abbaia di notte? La socializzazione è fondamentale, lo abbiamo accennato, ma lo sono anche i bisogni del nostro amico a quattro zampe. Le sue, infatti, potrebbero essere delle lamentele perché si sente trascurato e perché ha delle esigenze inattese.
Dobbiamo concedere a Fido l’esercizio fisico di cui ha bisogno ogni giorno per incanalare correttamente le proprie energie. Non dimentichiamoci della sua alimentazione, termometro dello stato di salute di qualsiasi essere vivente, che deve essere sana ed equilibrata. Dell’acqua sempre a disposizione per evitare che il cane sia disidratato e, nei casi più gravi, rischi persino la vita.
Cane anziano abbaia di notte, sta male
Il cane abbaia anche quando ha bisogno di aiuto, per manifestare un malessere o un fastidio. Se lo fa in maniera persistente, portiamolo dal veterinario di fiducia per escludere eventuali malattie o disagi legati alla sua salute.
Solo lo specialista, infatti, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, può farsi un’idea di quello che potrebbe avere la nostra piccola palla di pelo.
Soprattutto se è un cane anziano che abbaia di notte, una visita è d’obbligo. Fondamentale è una nostra anamnesi il più possibile dettagliata. Una volta giunti alla diagnosi corretta, il veterinario prescriverà la cura migliore per la risoluzione del problema. La tempestività può fare la differenza, quindi non temporeggiamo e non ricorriamo al fai da te.
Cane anziano abbaia di notte dentro il kennel
È possibile che il cane abbaia di notte perché lo chiudiamo dentro l’apposito trasportino; questo atteggiamento può essere interpretato come segno di abbandono o disinteresse nei suoi confronti. Cerchiamo quindi di farlo dormire in una cuccia posizionata all’interno della casa, oppure possiamo farlo dormire con voi nella nostra stanza (almeno in attesa di avere imparato come fare abituare il cane al kennel).
Se però non abbiamo nessuna intenzione di far dormire il nostro amico a quattro zampe a letto con noi (anche se studi hanno affermato che dormire con il proprio cane ha degli effetti assolutamente benefici), possiamo posizionare il trasportino o la cuccia all’interno della camera da letto. In questo modo, non solo il cane non si sentirà abbandonato, ma noi potremo dormire tranquillamente.
In definitiva, è necessario riuscire a correggere questo comportamento per evitare che sia noi che il nostro cane ed eventuali vicini non passiamo notti insonni. Se dopo tutti questi accorgimenti, il cane dovesse continuare ad assumere questo comportamento, è preferibile contattare un etologo esperto in comportamenti canini che potrà aiutarci a risolvere tale problematicità.
LEGGI ANCHE: Cani in condominio: che regole seguire? Ecco le leggi