Cancro delle tonsille nel cane: prevenzione, cause, trattamento
Ecco come riconoscere e trattare il cancro delle tonsille nel cane; alcune malattie sono molto insidiose e questa è una di quelle
Chi ha un cane ha sempre il terrore che possa stare male. Purtroppo moltissime malattie umane sono in comune con quelle canine; è il caso del cancro delle tonsille nel cane.
Saper riconoscere i sintomi è di estrema importanza per riuscire a far guarire il peloso da questa malattia estremamente complicata.
La malattia
Il cancro delle tonsille del cane è un carcinoma a cellule squamose che colpisce appunto le tonsille; purtroppo questa forma tumorale è davvero aggressiva e purtroppo dà origine anche a metastasi.
È un tumore altamente invasivo e può espandersi anche nelle zone limitrofe. Le metastasi inoltre possono formarsi nei polmoni e nel resto degli organi. I cani più a rischio sono cani adulti e anziani che risiedono nelle città piuttosto che in campagna.
Cause e sintomi
Purtroppo ancora non si comprendono le reali ragioni che motiverebbero l’insorgenza del cancro delle tonsille nel cane, si sa soltanto che l’incidenza maggiore è nei cani che abitano in territorio urbano. Per quanto riguarda invece la sintomatologia, questa è caratterizzata da:
- Difficoltà a mangiare
- Difficoltà a deglutire
- Alitosi
- Eccessiva salivazione
- Perdita di sangue proveniente dalla gola
- Letargia
- Inappetenza
- Perdita di peso
Questi sono tutti sintomi invalidanti che comportano diverse problematicità. Se doveste quindi notare uno o più sintomi di quelli appena elencati, è necessario che vi rechiate immediatamente dal veterinario.
Diagnosi
Giunti dal veterinario, dovrete fornire qualsiasi informazione che riguarda il cane in modo tale che il veterinario possa comprendere l’anamnesi; inoltre questi effettuerà un esame fisico sul cane e controllerà i linfonodi presenti nella zona del collo. Se infatti i linfonodi sono ingrossati, significa che il sistema immunitario sta rispondendo ad una malattia. Tuttavia soltanto prelevando il fluido e il tessuto dei linfonodi e analizzandoli, si potrà dire con certezza con quale problematicità, il sistema immunitario sta combattendo.
La problematicità infatti può essere di varia natura: cancerosa, virale o batterica.
Finito l’esame fisico, il veterinario eseguirà un emocromo completo e un esame delle urine; inoltre verrà effettuata una biopsia dei linfonodi e con molta probabilità verranno eseguite delle radiografie del cranio e del torace del cane, con lo scopo di individuare eventuali metastasi agli organi o alle ossa.
Trattamento
Il cancro delle tonsille nel cane in alcuni casi viene trattato chirurgicamente; purtroppo non tutte queste forme tumorali sono asportabili con la chirurgia a causa della posizione in cui si trova il tumore o se questo si è diffuso e ha creato a sua volta metastasi. Purtroppo la rimozione dei linfonodi ha il solo scopo di cercare di prevenire l’insorgenza di nuove cellule cancerose, ma non dà la possibilità di guarire dalla malattia. Un’altra terapia consiste nella radioterapia; questa però può essere fatta sono in alcuni cani, ma purtroppo non sono state riscontrate decisive migliorie.
Nel caso in cui è stato diagnosticato il cancro delle tonsille nel cane, risulta necessario che il cane abbia un buon supporto nutrizionale, per riuscire a mantenere il peso corporeo e mantenere stabili le sue condizioni. Inoltre se il cane dovesse subire il trattamento chirurgico, per alcuni giorni, il cane non vorrà né bere e né mangiare e proprio per questo è possibile che il veterinario possa decidere di inserire un tubo per alimentarlo.
Inoltre con molta probabilità, a seguito dell’intervento, il veterinario prescriverà degli antidolorifici per cercare di migliorare la sensazione di dolore dopo l’intervento.
Purtroppo però risulta davvero difficile riuscire a guarire da questa forma tumorale così aggressiva; le metastasi possono presentarsi in tutto il corpo e anche con i trattamenti e la chirurgia, la vita del cane si allungherebbe solo di qualche mese. Proprio per questo dovrete essere voi, insieme al vostro veterinario a decidere se praticare il trattamento o meno.