Caltanissetta, l’odissea di un cane ferito e di una famiglia benevola
Una famiglia trova il cane ferito nel bel mezzo della strada e cerca aiuto, nessuno però è disposto a "perdere" il proprio tempo
Si trovava nella città di Caltanissetta, per motivi non meglio specificati, la famiglia originaria di Napoli autrice di un gesto meraviglioso. Essa trova un cane ferito, sofferente, sul ciglio della strada e decide di intervenire. I membri della famiglia cercano l’aiuto dei passanti, ma nessuno è disposto a sacrificare un po’ del proprio tempo.
Forse non ritenevano che la vita di una creatura innocente fosse meritevole di quel tempo. La famiglia le prova tutte e alla fine decide di agire in autonomia. La questione assume contorni quasi grotteschi nel momento in cui nessun ambulatorio apre la porta per curare il povero randagio.
Anche qui i motivi del divieto non sono ben noti, ragion per la quale non tendiamo a giudicare, ma capite bene come la questione sia a dir poco scottante. Telefonate su telefonate e alla fine qualcuno da segnali positivi. Si tratta di un dirigente veterinario dell’ASP di Caltanissetta, disposto ad aiutare la famiglia e, in particolare, il cane ferito.
La famiglia napoletana si dirige presso la struttura indicata dal dottore, ovvero il Centro di Igiene Urbana Veterinaria della città. Sul posto il veterinario ha esaminato le condizioni del cane ed è intervenuto in base alle sue considerazioni. Ad oggi sappiamo che il cane sta molto meglio e che probabilmente un’associazione animalista locale si prenderà cura di lui.
Tuttavia vogliamo soffermarci sul grande esempio d’umanità che la famiglia prima e il veterinario poi hanno dato. Come abbiamo visto assieme, sono stati molti i rifiuti che in qualche modo potevano compromettere la vita del cagnolino. Fortunatamente le cose sono andate diversamente.
Solamente grazie alla caparbietà di una famiglia giusta, altruista e di un uomo che si è offerto per curare i mali di un cane oggi possiamo raccontarvi una storia con il lieto fine. Fosse dipeso da altri, non staremmo riportandola stessa notizia.
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