10 modi per calmare un cane che abbaia troppo, senza farlo agitare
La socializzazione del cane è un aspetto fondamentale da non prendere sottogamba. In quest'ottica ecco come calmare un cane che abbaia eccessivamente
La quiete nostra e del nostro amico a quattro zampe è fondamentale. Se non sappiamo come calmare un cane che abbaia in maniera molesta, ecco che anni di addestramento ed esperienze a stretto contatto con il migliore amico dell’uomo possono venirci in aiuto.
Fido generalmente è molto amabile e una compagnia esemplare, se qualcosa non va per il verso giusto, prima di tutto, se ne deve capire la ragione. Infatti, a seconda delle cause, si mette in atto la strategia più adeguata.
Non incoraggiamo Fido
Per calmare un cane che abbaia troppo dobbiamo, in primis, porre fine a qualsiasi forma di incoraggiamento dell’atto molesto. Per cominciare smettiamo di accontentarlo ogni volta che si mette a far baccano, piuttosto premiamolo quando si comporta in maniera educata e nel rispetto di tutti gli attori in gioco. A tal proposito, ecco cosa dice la legge in merito ai cani che abbaiano in condominio.
Potrebbe trattarsi di un bisogno di natura fisiologica o di un semplice capriccio, riconoscere la differenza è importante per salvaguardare il benessere psicologico e fisico di un membro della famiglia a tutti gli effetti. La coerenza è la prima arma per fare in modo che Fido sia educato. Dobbiamo dare il buon esempio e non cedere, nemmeno quando a chiedercelo sono quegli occhioni dolci.
Perché ignorare Fido quando abbaia
Un’altra soluzione per far desistere la nostra piccola palla di pelo dal continuare a importunare il vicinato, strano a dirsi, è ignorarla. Infatti, nonostante abbiamo sospeso qualsiasi tipo di incoraggiamento, e visto che abbaiare è il modo più facile che Fido ha per comunicare, ci vorrà del tempo prima che si abitui a questa nuova condizione.
Nella mente del nostro amico a quattro zampe, qualsiasi atto rivolto nei suoi confronti è decodificato come attenzione. Anche un urlo, perdere la pazienza o altro lo porterà quindi ad abbaiare la volta successiva: si aspetta che gli si venga data retta.
Mi raccomando, però, premiamolo se si comporta correttamente e favoriamo le associazioni positive nella sua mente. In questo modo, piano piano, sdoganeremo gli atteggiamenti errati per far posto a quelli virtuosi. Sempre nel rispetto della natura del nostro amato Fido, naturalmente.
Metodi efficaci di addestramento
Per calmare un cane che abbaia troppo ci vuole metodo e, nella fattispecie, dobbiamo addestralo a comportarsi in maniera diversa. Così, invece di alimentare la frustrazione dovuta al fatto di non ottenere ciò che desidera, gli si fa capire che per ricevere ciò che vuole deve adottare degli atteggiamenti consoni.
Insegniamogli un comportamento alternativo che, seppur richieda del tempo, è l’approccio migliore. Quindi, per esempio, invece di giocare dopo che ce l’ha chiesto in maniera fragorosa, proponiamoglielo quando è tranquillo e a cuccia. Inoltre, addestriamolo a portarci il suo giocattolo preferito e a lasciarlo sul pavimento. Infine, possiamo anche evitare determinate situazioni che possono favorire degli atteggiamenti errati.
Evitiamo l’ansia da separazione
La solitudine è il “tallone d’Achille” del cane, sono in tanti a non sopportare questa condizione e dobbiamo tenerne conto in fase di adozione, soprattutto se abbiamo intenzione di adottare un cane traumatizzato, presumibilmente perché è stato abbandonato e ha paura che possa succedere di nuovo. Se determinati comportamenti vengono messi in atto quando Fido viene lasciato a casa da solo, potrebbe essere che il nostro veterinario diagnosticherà l’ansia da separazione nel cane.
Tra i segnali tipici di questo stato d’animo, che non è sempre manifestato appieno, ci possono essere la tendenza a seguire il padrone ovunque vada in giro per la casa; agitazione; pipì e popò ovunque capitino; masticazione di oggetti quando è solo; graffiare il pavimento e, ovviamente, le lamentele da parte dei vicini che sentono abbaiare.
Il contro-condizionamento
Per calmare un cane che abbaia possiamo mettere in pratica un metodo che insegni all’animale ad associare qualcosa che gli incute timore a una ricompensa. In questo caso, Fido dovrà imparare ad associare la solitudine a qualche cosa che gli provochi piacere, come un premio per esempio.
Ogni volta che dobbiamo uscire per andare al lavoro, lasciamolo con un rompicapo che contiene del cibo, così sarà impegnato a risolverlo per giungere alla ricompensa. Rimarrà impegnato per circa 20 minuti o mezz’ora: il tempo necessario perché non pensi alla paura di essere lasciato da solo. Al nostro rientro, togliamo di mezzo il gioco e facciamo in modo che ricompaia solamente quando dobbiamo stare fuori casa. Nei casi più gravi, però, affidiamoci ai consigli di un professionista. L’attacco di panico nel cane, per esempio, non può essere affrontato senza specifiche competenze.
Inoltre possiamo provare a desensibilizzare il cane rispetto a questa specifica sensazione di abbandono. Il modo migliore per farlo è lasciarlo da solo gradualmente. Si tratta di un processo che richiederà diverse settimane e molta coerenza.
Pazienza è la parola chiave
Il più delle volte, quando il cane è ansioso, assume atteggiamenti scorretti nell’arco di 40 minuti dall’uscita del proprietario. Di conseguenza, dovremo sottoporlo a diverse sessioni di addestramento prima che possa passare questo lasso di tempo in serenità. Sarà sufficiente prolungare l’assenza di qualche secondo ogni volta di più. Se ci allontaniamo per troppo tempo, rischiamo di provocare in lui il panico. L’obiettivo è raggiungere i 90 minuti, dopodiché potrà affrontare anche diverse ore.
Non dimentichiamo, però, che Fido ha bisogno di noi e delle nostre cure. Se lo adottiamo non possiamo trascurarlo, né pensare che faccia il soprammobile. Quindi, prima di portarlo a casa con noi, siamo sicuri delle risorse che possiamo mettere a sua disposizione “finché morte non ci separi”.
Il comando del silenzio
Per calmare un cane che abbaia troppo dobbiamo fare in modo che sia obbediente e che rispetti la nostra richiesta di fare silenzio. Potrebbe essere che il nostro amico a quattro zampe si lamenti perché percepisce un qualche pericolo, ma una volta avvisati dobbiamo essere noi ad avere il controllo della situazione. Deve restare tranquillo al nostro comando.
Come ogni sessione di addestramento, deve avvenire all’insegna del relax e del divertimento, non deve durare più di venti minuti e deve essere sospesa se notiamo ansia o nervosismo. Fondamentali sono il clicker per il cane e il rinforzo positivo, due modi per fargli sapere che siamo fieri di lui e per premiarlo quando fa quello che gli viene richiesto.
Lo stesso vale per il comando “zitto”. Ma, vale per qualsiasi nuovo insegnamento, dobbiamo accertarci che valga anche in altri contesti e che sia stato automatizzato correttamente. Per questo c’è la riprova nell’addestramento del cane.
Soddisfiamo le esigenze di Fido
La socializzazione è fondamentale, lo abbiamo accennato, ma lo sono anche i bisogni del nostro amico a quattro zampe. Le sue, infatti, potrebbero essere delle lamentele perché si sente trascurato e perché ha delle esigenze inattese.
Prima di tutto, dobbiamo concedere a Fido l’esercizio fisico di cui ha bisogno ogni giorno per incanalare correttamente le proprie energie. La casa deve essere pensata anche a misura di quadrupede, con giochi stimolanti sparsi per casa e un rifugio che possa sentire tale. A tal proposito, ecco come abituare il cane al kennel. In questo modo non lo vedrà più come un mero mezzo di trasporto per andare dal tanto temuto veterinario, ma come un luogo dove sentirsi al sicuro.
Non dimentichiamoci della sua alimentazione, termometro dello stato di salute di qualsiasi essere vivente, che deve essere sana ed equilibrata. Dell’acqua sempre a disposizione per evitare che il cane sia disidratato e, nei casi più gravi, rischi persino la vita.
Escludiamo problemi di salute
Il cane abbaia anche quando ha bisogno di aiuto, per manifestare un malessere o un fastidio. Se lo fa in maniera persistente, portiamolo dal veterinario di fiducia per escludere eventuali malattie o disagi legati alla sua salute.
Solo lo specialista, infatti, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, può farsi un’idea di quello che potrebbe avere la nostra piccola palla di pelo. Fondamentale è una nostra anamnesi il più possibile dettagliata. Una volta giunti alla diagnosi corretta, il veterinario prescriverà la cura migliore per la risoluzione del problema.
Il valore di un esperto
Per calmare un cane che abbaia troppo potrebbe essere necessario avvalersi del supporto di un professionista esperto in etologia. Non ricorriamo al fai da te, potremmo danneggiare il nostro amico a quattro zampe, soprattutto se siamo alla prima esperienza con un cane.
In commercio esistono tanti corsi di addestramento per cuccioli che possono fare al caso nostro, ma l’importante è affidarsi a enti certificati e che sappiano cosa fare. In tal senso, una certezza è l’ENCI – Ente Nazionale Cinofilia Italiana.