Cagnolino rubato e torturato da quattro adolescenti: la pena è troppo scarsa
Il povero Chuncky è stato prima rubato alla sua famiglia e successivamente torturato senza alcun motivo da quattro adolescenti
Nonostante siano molte le campagne di sensibilizzazione volte ad evitare il maltrattamento degli animali, ancora oggi vengono a galla queste disarmanti storie. Ad aggravare il fatto già terribile, l’età di coloro che hanno commesso questi atroci gesti; i quattro adolescenti che si sono senza alcuna ragione accaniti contro lo sfortunato cane avevano soltanto 15 o 16 anni.
La vittima di questa triste storia è Chuncky, un piccolo Chihuahua che ha rischiato la vita per il puro piacere malato di quattro ragazzini. Il povero cagnolino è stato trovato con gli occhi e il muso ustionati, probabilmente con l’utilizzo di una bomboletta di deodorante spry; il collo e le gambe rotte e un evidente trauma emotivo. Secondo le ricostruzioni della vicenda, le torture sarebbero potute andare avanti per ore ed è un miracolo che Chuncky sia ancora in vita.
I giovanissimi adolescenti sono stati incastrati da un investigatore assunto dalla famiglia del piccolo Chihuahua. Prima di essere torturato il cane era stato infatti rubato dalla sua abitazione. Non contenti del loro vile gesto, i ragazzi hanno torturato l’animale e gli hanno anche fatto ingoiare ingenti quantità di alcune droghe in loro possesso.
La triste storia è avvenuta nel Kent, in Inghilterra, in una cittadina di nome Margate. Ora i ragazzi sono stati scoperti e accusati; dopo il processo il giudice a condannato i quattro adolescenti per maltrattamento di animale; la pena prevede un ordine di rinvio di 1 anno, una multa da 500 a 1000 sterline e un divieto di proprietà di animali di 5 anni.
Secondo molti, le punizioni inflitte a questi ragazzi sono poche se confrontate con la gravità delle loro azioni. Per lo meno, dopo una settimana passata in condizione veramente critiche, Chuncky si è ripreso ed è tornato a stare con la sua amata famiglia. Speriamo che il piccolo possa superare il grande trauma provocato dall’incidente e che possa tornare ad essere felice.
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