Cagnolino estratto vivo dalle macerie della palazzina di Torino
Questa è davvero una bella notizia, Ettore, il cagnolino rimasto sotto le macerie della palazzina crollata a Torino, è vivo
Tutti stiamo leggendo in questi giorni la storia della palazzina crollata a Torino. Una tragedia che ancora non ci sembra vera, non riusciamo ancora a credere a come, ad oggi, riescano ancora ad accadere queste tristi eventi. Ma un barlume di speranza ci arriva dalla storia a lieto fine di Ettore, il cagnolino estratto vivo dalle macerie della palazzina. Il cucciolo di cane era disperso dal momento del crollo e nessuno aveva più sue notizie. E tutti, di vicino Torino e lontano cercavano sue notizie nella speranza di ritrovarlo vivo.
Il dolce cagnolino estratto vivo dalle macerie, era da 30 ore che era rinchiuso sotto cumuli di cemento e detriti. I vigili del fuoco lo hanno cercato strenuamente per tutte queste ore. Sotto il sole e il caldo di agosto, senza perdere mai la speranza di ritrovarlo. E fortunatamente così fu, il dolce pelosetto era proprio lì sotto ed era vivo. Così, lo estrassero subito, e con grande gioia si resero tutti conto che era vivo e le sue condizioni non erano per niente gravi.
Questa supposizione fu confermata dall’ambulatorio sociale dell’Enpa, dove il piccolo venne trasferito d’urgenza. Lì, ci rassicurano che le condizioni di Ettore sono stabili e buone. Insomma non c’è di che preoccuparsi. Marco Bravi, il presidente della sezione torinese dell’Enpa e del consiglio Nazionale dell’ente, parla della generosità dei volontari. infatti, non solo dobbiamo ringraziare i vigili del fuoco di questo evento, ma anche i volontari che hanno aiutato giorno e notte, nella speranza di ritrovare il piccolo Ettore.
Tutti speriamo che questa buona notizia possa un po’ sollevarci l’animo dopo questa tragedia inaudita. Nessuno dimenticherà mai questa tragedia, ma la notizia del ritrovamento di Ettore può darci quel po’ di sollievo in un quadro ancora così problematico, e che sia un portafortuna per tutte quelle persone che sono ancora in gravi condizioni in ospedale. Nella speranza che guariscano presto e che la loro salute migliori.
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