Cagnolina maltrattata per il suo aspetto salvata dalle grinfie di alcuni malviventi: la storia
La quattro zampe è stata bullizzata a causa del suo aspetto: ecco tutti i dettagli di questa terribile vicenda
La storia che vogliamo condividere con voi oggi dimostra, ancora una volta, che alla crudeltà umana non c’è mai fine. La protagonista di questa terribile vicenda è una povera cagnolina che ha trascorso dei momenti a dir poco terribili. Scopriamo insieme che cosa è successo.
Ci troviamo in Abruzzo, precisamente in una cittadina della provincia de L’Aquila. Qui una baby gang ha pensato di maltrattare una povera cagnolina, riempiendola di botte. Il motivo? Il gruppo di ragazzi ha pensato di divertirsi facendo del male alla pelosetta, maltrattandola e bullizzandola per il suo aspetto.
Stando a quanto emerso, pare che la vicenda non è passata inosservata agli occhi dei volontari di un’associazione del posto. Queste persone dal cuore d’oro hanno deciso di portare in salvo la cagnolina dalle mani della baby gang in questione.
LEGGI ANCHE: Il cucciolo di Boxer entra nella vasca e le prova tutte pur di far uscire l’acqua
Questa sarebbe stata la frase pronunciata da uno dei componenti della banda che ha maltrattato la povera quattro zampe:
Prendiamo a calci Dumbo.
Fortunatamente, davanti a questo episodio di crudeltà, le volontarie di un’associazione del posto non si sono tirate indietro ed hanno portato in salvo la povera cagnolina indifesa.
Questa triste storia è stata resa pubblica dalle volontarie della pagina Facebook ‘Cuori con la coda’. La cagnolina è stata soprannominata Miele e, stando a quanto emerso, pare che nessuno abbia rivendicato la sua proprietà. Per questo motivo la pelosetta è ora alla ricerca di qualcuno in grado di amarla e di prendersene cura per il resto dei suoi giorni.
Siamo sicuri che presto Miele incontrerà una famiglia che sarà in grado di circondarla da quell’amore e quell’affetto che fino ad ora non ha mai conosciuto.
Ti è piaciuto questo articolo? Allora leggi anche: Il cane non reagisce bene alla differenza di dimensioni tra il suo panino e quello del suo padrone