Bulldog francese: carattere, cure, muso e consigli su questa razza
Ogni amico a quattro zampe ha le proprie caratteristiche, peculiarità che è bene conoscere prima di adattarlo. Ma quali sono quelle del Bulldog francese?
L’adozione di un amico a quattro zampe cambia la vita in meglio: ci fa comprendere cosa vuol dire essere amati incondizionatamente; ma rappresenta anche una responsabilità “finché morte non ci separi” alla quale dobbiamo essere adeguatamente preparati.
Se siamo alla prima esperienza, questa razza potrebbe fare al caso nostro, perché si adatta bene alla vita in appartamento e ha pazienza con i proprietari alle prime armi. Per qualsiasi dubbio o incertezza, però, rivolgiamoci al veterinario o a un etologo esperto per avere delucidazioni.
Il Bulldog francese, però, non ha solo qualità. Per esempio non si fida molto di coloro che non conosce. Un dettaglio che è bene sapere, se non vogliamo dover affrontare dei momenti di tensione quando ci vengono a trovare degli ospiti.
Indice
- Presentiamo la razza
- L’importanza della socializzazione
- Il carattere e l’indole
- Il rapporto con la famiglia
- L’ospitalità
- Caratteristiche fisiche e muso
- Bulldog Francese, il quadrupede adattabile
- Resistenza alla temperatura climatica
- La toelettatura
- Condizioni di salute
- L’addestramento
- Caccia e istinto predatorio
- Gioco ed esercizio fisico
Presentiamo la razza
Siamo di fronte a un molossoide di piccole dimensioni, molto capace e dalla struttura fisica piuttosto muscolosa. Come già accennato, tra i suoi pregi troviamo sicuramente quello di riuscirsi ad adattare alla vita in casa e alla convivenza con bipedi che non hanno mai avuto a che fare con pet prima d’ora. A tal proposito, può interessare conoscere le razze di cani più adatte per chi vive in appartamento.
Si tratta di un cane riconoscibile al primo sguardo. Morfologicamente, il tratto distintivo per eccellenza sono le orecchie ‘oversize’, se così volessimo definirle. È adatto a chi è particolarmente sedentario, perché la quantità di energia da incanalare correttamente ogni giorno non è tanta, ma ama moltissimo essere coinvolto in sessioni di gioco extra, meglio se con colui che considera famiglia, il ‘capobranco’ di casa.
L’importanza della socializzazione
Come sempre, dalle prime settimane di vita, è fondamentale che il Bulldog francese segua una corretta socializzazione. Un periodo di apprendimento in cui capisce come interagire con il mondo che la circonda e tutti gli attori in gioco.
Se abbiamo delle perplessità o non abbiamo mai educato un quadrupede, i corsi di addestramento per cuccioli, se certificati adeguatamente, possono tornare veramente utili. Potrà anche essere l’etologo a dirci come comportarci con un esemplare che ama moltissimo giocare, ma ha un carattere mite e pacato.
Il carattere e l’indole
Il carattere di questo amico a quattro zampe è invidiabile. Si riconosce per la sua ‘umanità’ fuori dal comune, per la sua empatia che si sposa perfettamente con dei momenti di fragilità inaspettati. Insomma, questa razza ha bisogno di essere coccolata, di sentirsi parte integrante di un gruppo (anche se fatto di due elementi) accumunati da una forte empatia.
Questo aspetto fa sì che si debba essere particolarmente preparati in fase di addestramento. Quando ci rivolgiamo al Bulldog francese non lo sovraccarichiamo, andiamoci piano e rispettiamo i suoi tempi di apprendimento. La nostra presenza verrà premiata. Non dimentichiamo infatti che si tratta di un esemplare allegro, intraprendente e coraggioso.
Se all’inizio non risponde adeguatamente ai comandi, rivediamo il nostro metodo di insegnamento, step by step, e non passiamo alla fase successiva se prima non viene interiorizzata la precedente. Inoltre non dimentichiamo che il tutto deve avvenire all’insegna del relax e del divertimento. Ansie e nervosismi fanno male a bipede e quadrupede, allontanano dall’obiettivo e potrebbero scatenare un attacco di panico nel cane.
Il rapporto con la famiglia
Tra i tratti distintivi di questo amico a quattro zampe speciale c’è l’amore incondizionato verso coloro che fanno parte della cerchia di affetti più stretta. Ed ecco che torna la diffidenza verso di estranei e l’istinto di protezione, soprattutto nei confronti dei più piccoli. Rappresenta un ottimo cane da guardia, che però ha bisogno di una socializzazione mirata per fare in modo che sia controllabile in ogni situazione, che scatti quando e solo se strettamente necessario, altrimenti deve essere estremamente obbediente (se non vogliamo diventare protagonisti di qualche brutto incidente).
Tra le razze di cani adette ai bambini, sono loro i bipedi che preferisce. La sua curiosità stimola i cuccioli di uomo, perfetti compagni di gioco. Una precisazione, però, è d’obbligo: trattandosi pur sempre di un animale dalla forte componente istintiva, non dimentichiamo di supervisionare i momenti in compagnia dei bimbi in modo tale da intervenire in caso di necessità. Inoltre, la socializzazione deve essere curata anche nei bipedi. I bambini devono essere abituati al contatto con l’animale nel rispetto del suo temperamento e della sua indole.
Un cane ospitale
Nonostante sia pronto a scattare per difendere la famiglia, se non avverte pericoli, il Bulldog francese è un ottimo padrone di casa. Avvisa se ce n’è bisogno, altrimenti si rivela molto ospitale e propenso all’interazione tra due specie anche così diverse fra loro. Il nostro consiglio è sempre quello di imparare a conoscere il linguaggio del cane, che non scatta improvvisamente. Se sappiamo riconoscere i segnali di pericolo, possiamo intervenire prima che sia troppo tardi.
Tutto questo è estendibile al rapporto con i suoi simili, ottimi compagni di scorribande al parco sotto casa. L’importante, però, se abbiamo già un altro amico a quattro zampe in casa o ne vogliamo adottare un altro, è gestire bene la fase di presentazione. Fido I non deve sentirsi in secondo piano rispetto a Fido II, non deve avere la percezione di essere messo da parte, se no scatta la gelosia. Anche in questo caso, una socializzazione precoce potrebbe rappresentare la soluzione migliore.
Caratteristiche fisiche e muso
Questo piccolo molossoide è particolarmente famoso per la sua muscolatura pronunciata e massiccia. Un tronco che appare come ‘sbilanciato’ risptto alle articolazioni, ecco perché dalla sua tipico posizione ci sembra sempre lì, lì per scattare. Il torso appare corto, ma ampio in larghezza all’altezza del busto, collegato perfettamente al collo e bilanciato rispetto al resto del corpo.
Tra i tratti distintivi del Bulldog francese c’è sicuramente il muso, schiacciato e che diventa una cosa unica con il cranio, caratterizzato da una forma particolarmente arrotondata. Anche le orecchie sono caratteristiche, molto grandi e dalla forma unica nel suo genere.
Bulldog Francese, il quadrupede adattabile
Come precedentemente accennato, questo amico a quattro zampe non soffre a vivere in appartamento, anche se la metratura non è particolarmente importante. Non si tratta di una razza che necessita di particolare attività fisica, ma questo non vuol dire che non ami le passeggiate fuori casa e passare del tempo all’aperto.
Un aspetto che bisogna conoscere prima di adottare un Bulldog francese è che non ama stare da solo. La solitudine è il tallone d’Achille di tutti i quadrupedi, e nei casi più gravi si arriva a parlare di ansia da separazione nei cani, ma per questo esemplare è particolarmente difficile gestirla. Se vogliamo prenderne uno con noi, non possiamo avere una vita particolarmente frenetica e che passiamo spesso fuori casa.
Questa piccola palla di pelo necessita di avere tanto affetto e amore da chi considera famiglia, parte del branco. Se ignoriamo questa sua peculiarità, rischiamo di danneggiare il suo equilibrio psicologico e che abbia ripercussioni anche dal punto di vista fisico.
Il fatto che si adatti facilmente a qualsiasi ambiente e che tenda a essere piuttosto riservato fa sì che sia un ottimo cane per chi non ha esperienze pregresse in campo cinofilo. Non è tutto oro quello che luccica, però. Questa caratteristica va a cozzare con una sua relativa attitudine alla disobbedienza. Insomma, un insieme di pro e contro che lo rendono un amico a quattro zampe abbastanza equilibrato nel complesso.
Resistenza alla temperatura climatica
Il mantello del nostro amico a quattro zampe è corto, questa caratteristica lo rende sensibile alle basse temperature e non è il caso che ne venga esposto a lungo e/o senza protezioni. Ecco un motivo in più per considerarlo un esemplare da appartamento. Una cuccia in giardino è consentita solo durante le stagioni più calde ma all’ombra, d’inverno coccoliamolo sotto le coperte della sua cuccia o nel letto (se ha il permesso di dormire con noi). Per avere conferma di come comportarsi in tal senso, è sempre bene chiedere il parere del veterinario di fiducia, colui che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere.
La precisazione delle zone d’ombra quando si ha la cuccia in un’area esterna nasce dal fatto che il Bulldog francese non tollera nemmeno le alte temperature. Se non stiamo attenti è un candidato per il colpo di sole nel cane, una condizione che se non presa in tempo può portare alla disidratazione e alla morte.
A penalizzarlo è la conformazione fisica, tra le razze di cani brachicefale, presenta una canna nasale corta; il tartufo e delle cavità respiratorie che non sono efficienti nel raffreddamento dell’aria fino ai polmoni. Ecco allora che è bene pensare a dei metodi refrigeranti in viaggio e non fargli mai mancare una ciotola con dell’acqua fresca. Di contro, però, non è un esemplare dalla salivazione eccessiva e nemmeno dei deficit di occlusione mandibolare. Questo non ci deve far preoccupare durante le ore notturne. I suoi sogni sono generalmente tranquilli.
La toelettatura
Il nostro amico a quattro zampe ha un sacco di pregi, tra questi anche il fatto di non perdere quantità di pelo eccessive, neanche nei periodi di muta che si verificano due volte l’anno – in autunno e in primavera – e che gli consentono di prepararsi al meglio delle proprie possibilità all’arrivo del freddo oppure del caldo.
Questa caratteristica, legata alla sua propensione alla vita in appartamento, si sposa perfettamente con tappeti, divani, poltrone e letti che non saranno eccessivamente colpiti dalla presenza di peli morti. Di norma necessita di essere spazzolato una volta a settimana, a meno che non riceviamo indicazioni differenti da parte del veterinario o dal toelettatore professionista al quale è bene rivolgersi soprattutto se siamo alla prima esperienza con un quattro zampe.
Un consiglio è quello di prestare particolare attenzione alla pulizia nei momenti clou della giornata. Quando il cane mangia e beve o se lo portiamo a divertirsi al parco sotto casa evitando le ore di caldo eccessivo. Attenzione soprattutto al muso, le zampe e la coda. Il bagnetto di solito è consigliabile una volta al mese, ma chiediamo conferma allo specialista che farà una valutazione complessiva e non solo legata alle caratteristiche standard di razza.
Condizioni di salute
Per fortuna, le attitudini sedentarie del Bulldog francese non incidono sul peso. Non si tratta infatti di un esemplare che tende a ingrassare. L’importante, però, è che segua una dieta sana e bilanciata, concordata insieme al nutrizionista e che tenga conto del suo fabbisogno giornaliero.
Non dimentichiamo che il cane è prevalentemente carnivoro e ha bisogno di assumere proteine di origine animale, seguite da vitamine, minerali e fibre nelle giuste quantità. Per il resto, questa razza – al di là delle componenti respiratorie sopracitate – code di buona salute.
L’addestramento
Se segue una corretta socializzazione, la riservatezza tipica di questa razza può essere gestita in fase di addestramento e fare in modo che apprenda i comandi di base necessari per una convivenza pacifica in società. Il punto di forza che dovremmo sfruttare a nostro favore è la tendenza a prendere tutto come un gioco.
Una programmazione adeguata e step by step dell’addestramento prevede l’utilizzo del clicker per il cane e il meccanismo del rinforzo positivo, in maniera tale da premiare il cane quando si comporta come gli abbiamo chiesto. Solo facendogli vivere tutto all’insegna del relax e del divertimento, possiamo essere certi di ottenere dei risultati senza creare danni psicologici. Per verificare che determinati comandi siano stati correttamente automatizzati, possiamo usare la tecnica della riprova nell’addestramento del cane. Tutto questo per evitare che l’anarchia prenda il sopravvento.
Per fortuna, siamo di fronte a un amico a quattro zampe fedele e che non ha particolari istinti di fuga, se si trova bene nell’ambiente domestico, è questa la condizione che preferisce. Inoltre, non è un esemplare che ama scavare e danneggiare le recinzioni che vengono messe a protezione di una determinata area. Anzi, insieme alla sua famiglia, ottiene tutto quello che cerca e non sente l’esigenza di altro. Non ha grilli per la testa, diremmo noi bipedi.
La sua tranquillità, durante l’addestramento e non, fa sì che abbia autocontrollo anche nel morso. Come detto in precedenza, se non nota pericoli, accoglie gli ospiti come un perfetto padrone di casa. I problemi possono esserci in casi limite che possiamo prevedere da determinati segnali che lancerebbe prima di agire direttamente.
Caccia e istinto predatorio
Per quanto il nostro Fido, indipendentemente dal grado di addomesticamento ricevuto, nasca e viva da predatore, con il Bulldog francese siamo di fronte a un’eccezione che conferma la regola. Ha una minima tendenza a cacciare che potrebbe aumentare solo se in casa ci fossero delle piccole prede a sua disposizione, parliamo di uccellini e roditori.
In condizioni di normalità, però, non abbiamo a che fare con un segugio sempre allerta e che parte a ogni minimo movimento sospetto. La vita da pantofolaio è sicuramente più invitante ai suoi occhi. Di conseguenza, è anche abbastanza silenzioso e abbaia solo quando è necessario. Se nota un pericolo e pensa che i suoi cari siano in pericolo fa tutto quello che è in suo potere per difenderli, viceversa è un esemplare da “vivi e lascia vivere”. Niente allarmi eccessivi, quindi, ma avvisi quando qualcosa non lo convince.
Torniamo dunque a una peculiarità già accennata, non ama tanto l’attività fisica, i suoi livelli di energia sono bassi e si concentrano su ciò che è strettamente necessari a favore di un riposino pomeridiano al fresco o a una sessione di coccole extra che non disdegna mai. Questa sua calma, gestiamola con il guinzaglio durante le passeggiate quotidiane, proteggiamolo da eventuali altri animali aggressivi che invece possono rappresentare un pericolo concreto.
D’altra parte, la sua conformazione fisica non gli permette di essere particolarmente vigoroso e il Bulldog francese di questo ne è consapevole. Si mostra più energico solo quando la sua curiosità viene adeguatamente solleticata oppure in condizioni in cui crede che uno slancio in più valga la pena. Potrebbe tirare al guinzaglio, quindi, ma si tratta comunque di contesti limite, piuttosto rari.
Gioco ed esercizio fisico
Se adottiamo un amico a quattro zampe di questa razza non avremo mai un atleta in casa, anche con tutta la buona volontà, ha delle caratteristiche fisiche che non glielo consentono. Sono, quindi, più che sufficienti due o tre uscite al giorno di 15 minuti, mezz’ora al massimo per renderlo appagato e soddisfatto, per fare in modo che non si senta frustrato né tantomeno trascurato da colui al quale vuole molto bene: il suo compagno di avventure bipede.
Nonostante sia uno sportivo con riserva e tendenzialmente pantofolaio, la nostra piccola palla di pelo ama giocare e divertirsi. Da solo, se ha gli accessori giusti a stimolarlo soprattutto mentalmente, ma anche e in special modo in compagnia. Di bambini, adulti, bipedi e quadrupedi indistintamente. L’importante è conoscere la sua indole e rispettarla.
Possiamo proporgli attività di vario tipo e, a meno che, non si tratti di un salto in alto o di una corsa da velocista, risponde sempre di buon grado e non vede l’ora di stare un po’ con chi considera famiglia. Non dimentichiamo mai, infatti, che si tratta di un coccolone che ricerca attenzioni. Alla parola “gioco”, possiamo stare certi che la sua risposta è affermativa ed entusiastica. L’importante è che le sessioni ludiche non durino troppo. Se si stanca e va in affanno, data la sua conformazione di muso e vie aeree, potrebbe soffrirne e star male: quello che non vorremmo mai per lui.