Bottoni da cucito sulle orecchie dei cani, è maltrattamento? La risposta e no e vi spieghiamo perché
Avete mai visto foto o video in cui si notano dei grandi bottoni posizionati su orecchie o arti dei cani? Ebbene, oggi parleremo del loro utilizzo in medicina veterinaria
Cari lettori oggi affronteremo un discorso molto delicato che sta diventando molto popolare e controverso. Tratteremo, infatti, di un argomento importante come quello della sutura delle ferite dei nostri amici cani. E, in particolar modo, di un metodo abbastanza discusso per chiudere temporaneamente delle ferite grandi e gravi. Ecco, quindi, che discuteremo della così detta “sutura da materassaio regolabile con punti orizzontali“. Non so a chi di voi è capitato di vedere foto o video di cani con queste applicazioni, nella maggior parte dei casi posizionate proprio sul padiglione auricolare oppure sugli arti. E, sfido chiunque a pensare che siano delle applicazioni chirurgiche piuttosto che una sorta di maltrattamento. Andiamo a fare chiarezza su questo punto.
Come potete vedere nella foto che vi ho postato tra queste righe, il pelosetto in questione ha dei bottoni di diversi colori posizionati proprio sul padiglione auricolare. Ebbene, c’è chi si è domandato se fosse maltrattamento e chi, invece, ha lasciato a questa immagine il beneficio del dubbio. Oggi vi spiegherò che questa non è nient’altro che una metodologia che si utilizza in medicina veterinaria per poter chiudere delle ferite particolari.
Esistono diversi tipi di lesioni; a volte i margini delle ferite possono essere facilmente avvicinati per posizionare dei punti e chiudere la ferita. Ma, altre volte, la lesione porta alla completa perdita di lembi di tessuto con impossibilità di riavvicinamento. Quindi, esistono ferite che, nei momenti conseguenti al trauma, non possono essere richiuse completamente. In questi casi, che fare?
Un gruppo di ricercatori della Auburn University, situata in Alabama, negli Stati Uniti, pubblica una ricerca dal titolo “metodi per favorire la chiusura delle ferite a carico degli arti”, nel 2000. Nella quale è perfettamente spiegato l’utilizzo di questa tipologia di sutura “a bottoni” in medicina veterinaria. Infatti, tale operazione è molto utile in ferite che in un primo momento non si possono richiudere per mancanza dei lembi di pelle e per una circolazione deficitaria nel punto lesionato. Quest’ultima cosa assai frequente quando si verifica un trauma.
Grazie a questo tipo di sutura si può esercitare una tensione continua sui margini della ferita. Si favorisce così la contrazione della zona. Il vantaggio di questa tipologia di sutura è che può essere facilmente serrata o allentata periodicamente senza richiedere l’applicazione di nuovi punti di sutura. Inoltre, può essere applicato il “bottone” anche dopo l’applicazione di una pre sutura. E questo avviene quando si intuisce che la chiusura completa della ferita potrebbe alterare la circolazione locale, ad esempio quando c’è edema o ipotermia nella zona nei pressi della sutura stessa.
In conclusione, possiamo quindi affermare che, se doveste vedere dei cani con questo tipo di applicazioni, non spaventatevi. Non si tratta di maltrattamento ma di applicazioni chirurgiche utili alla chiusura di una ferita particolarmente difficile da trattare e sulla quale c’è bisogno di ritornare più volte. Fermo restando che sia una metodologia poco utilizzata, al giorno d’oggi. Anche se, badate bene, è necessario verificare caso per caso ma mai e poi mai intervenire su quei bottoni rimuovendoli o strappandoli.