Bonus 2023 per animali domestici: come funziona e come si richiede
Nella nuova Legge di Bilancio c'è anche un Bonus 2023 per chi possiede animali domestici. Ecco a chi spetta, come e quando si richiede, a quanto ammonta e come fare
Nella nuova manovra finanziaria, la prima del governo della premier di Giorgia Meloni, che dovrà essere approvata in Parlamento entro il 31 dicembre prossimo, c’è anche il Bonus 2023 per gli animali domestici. Chi condivide casa con un pets, infatti, potrebbe ricevere un incentivo davvero interessante. Scopriamo insieme come funziona e le prime informazioni utili.
Secondo quanto emerso in queste ore, il bonus dovrebbe essere un assegno di 150 euro all’anno da dare ai proprietari per ogni animale di compagnia che vive in casa. Gli animali devono essere iscritti all’anagrafe relativa e si potrà richiedere il bonus per un massimo di tre animali, quindi di 450 euro annui.
L’emendamento è stato firmato da Michela Vittoria Brambilla del Gruppo Misto. Prevede un bonus per chi condivide casa e vita con un animale domestico, con un assegno che dovrebbe essere corrisposto dall’Inps. Si dovrà presentare una domanda all’ente per poterlo avere.
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Per poter fare domanda, l’animale deve appartenere a un nucleo famigliare con ISEE non superiore a 15mila euro all’anno. Se è inferiore a 7mila, invece, si potrebbe ricevere un assegno doppio. Anche se l’importo massimo non dovrà comunque superare i 900 euro.
Michela Vittoria Brambilla ha anche aggiunto altri emendamenti legati al benessere degli animali. La deputata, insieme ad alcuni colleghi, ha aderito all’“Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’ambiente”.
La deputata ha anche fatto altre proposte: riduzione dell’Iva sugli alimenti per gli animali e le cure veterinarie. Ci saranno anche finanziamenti per la lotta al randagismo in particolare al Sud. E lo stanziamento di risorse per la transizione a un allevamento senza gabbie a misure per la tutela degli animali selvatici. Ma anche riferimenti alla tutela della biodiversità, la sperimentazione del vaccino contraccettivo Gonacon, la realizzazione di corridoi sulle strade sulle strade più frequentate dalla fauna selvatica, la formazione di Carabinieri Forestali. E, infine, anche il divieto di importazione e riesportazione di trofei di caccia grossa.
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