Blaze, il cane con la vitiligine dall’aspetto speciale (foto)
Come mostrano le foto, Blaze è un cane affetto da vitiligine. Ha lentamente perso il suo colore naturale.
Il protagonista della storia di oggi, come mostrano le foto, è Blaze, il cane dall’aspetto particolare a causa della vitiligine.
Blaze è nato totalmente di colore nero. Col passare del tempo, mentre continuava a crescere, la sua padroncina notò che qualcosa in lui stava cambiando. Pian piano gli iniziavano a spuntare delle macchie bianche lungo tutto il pelo.
Preoccupata, chiese un consulto a un veterinario, che le comunicò che il problema del suo Blaze era la vitiligine e che probabilmente avrebbe continuato a progredire.
La vita del cane non era in pericolo, quindi non se ne preoccupò. Dopo qualche mese, Blaze continuò il suo cambiamento, fino a diventare completamente pieno di queste macchie.
La sua mamma non si preoccupò più di tanto, ma si rese conto che questa particolarità del suo cane indisponeva alcune persone. Ma perché? Semplicemente perché, purtroppo, la paura e la discriminazione del diverso, fanno ancora parte dell’essere umano.
Molte volte hanno attribuito a Blaze, il cane con la vitiligine, come mostrano le foto, aggettivi quali “brutto”, “malato”. Ma la sua padroncina non ha mai dato peso a queste parole. Un giorno, si rese conto che forse è necessario sensibilizzare le persone sull’argomento “diversità“.
Le particolarità fisiche di alcuni cani sono tra le prime cause di abbandono. Se Blaze fosse stato di qualcun altro, avrebbe potuto essere abbandonato per il suo essere diverso rispetto agli altri cani.
Così, la donna, ha deciso di rendere note nel web le immagini del suo cane, mostrando anche il lato caratteriale del quattro zampe.
Lo scopo è quello di far capire che il diverso non va emarginato. Nonostante la sua particolarità, Blaze è un cane affettuoso, fedele, vivace e molto coccolone.
Cosa ha di diverso rispetto agli altri cani? La sua padroncina manda avanti questa sensibilizzazione da un po’, sperando che un giorno si impari che il diverso non è da emarginare.