Bari: cane randagio ustionato con olio bollente
Brutta vicenda quella che arriva da Bari, dove un cane è rimasto ustionato con dell’olio bollente.
Non un incidente, purtroppo, ma un vero e proprio gesto di violenza. Un gesto di una violenza inaudita, che non fa altro che dimostrare, ancora una volta, che molto spesso siamo proprio noi umani le vere bestie.
Perché decidere di ferire qualcuno con dell’olio bollente va oltre ogni limite dell’immaginazione. A prescindere dal tipo di colpa che la vittima possa avere.
Se poi la vittima è addirittura un essere senza colpe, allora non ci sono davvero parole. Perché che colpe potrebbe avere un cane randagio per meritarsi questo trattamento? Per meritarsi di restare ustionato a causa dell’olio bollente?
È proprio così che alcune volontarie di Bari hanno ritrovato il cane, completamento ustionato. Sul pelo, i segni di quell’olio che adesso sarà molto difficile da mandar via. Ma non come le cicatrici sul corpo del cucciolo, che invece resteranno per sempre a testimoniare la crudeltà dell’essere umano.
Perché come si possa arrivare a pensare di bruciare un cane con dell’olio bollente è davvero impossibile da capire.
Come detto siamo a Bari, nella Zona Fiera del Levante e il cane rimasto ustionato si chiama Max. È un randagio molto conosciuto in zona, grazie soprattutto alla sua dolcezza e alla sua tranquillità.
Non un cane aggressivo, pericoloso, anche se neanche in questo caso sarebbe stato giustificabile il gesto. Ma in ogni caso Max è un cane docile, che non ha mai dato noia a nessuno.
Eppure, forse, qualcuno non poteva proprio vederlo. Oppure semplicemente l’autore del terribile gesto voleva semplicemente sfogare la sua rabbia su qualcuno e Max ha solo avuto la sfortuna di trovarsi nel momento sbagliato nel posto sbagliato.
La vicenda è stata denunciata da Peppino Milella, il Presidente dell’Associazione IX Maggio, attraverso la sua pagina Facebook. Adesso il cucciolo si trova sotto le cure di un team di veterinari e sembra stare meglio. Nel frattempo, è caccia al colpevole.