Barbone, addestramento: come farlo e quali sono i trucchi per farlo apprendere in fretta
Come si educa al meglio il nostro amico a 4 zampe? Ecco come agire di fronte all'addestramento di un Barbone
Qual è l’addestramento migliore per un Barbone? Cosa dobbiamo aspettarci dal suo carattere quando decidiamo di impartirgli un po’ di educazione? Ecco qualche informazione utile che ci aiuta a capire come gestire il suo temperamento.
Barbone e educazione: ecco come addestrarlo al meglio
Cosa sappiamo del Barbone e del suo addestramento? Come ci si deve porre nei suoi confronti quando si decide per impartire un minimo di educazione, atta alla buona e migliore convivenza in appartamento?
Il Barbone non è un cane difficile da addestrare, anzi. È molto ligio alle regole, sa come comportarsi di fronte ai comandi che gli vengono impartiti e non si fa grandi problemi quando c’è da rispettare degli “ordini”.
Essendo molto affezionato al suo padroncino nonché amico umano, il Barbone sviluppa una grande fiducia in lui, un rispetto assoluto e completo che gli permette di sentirsi al sicuro in sua compagnia.
Inoltre, tutto ciò lo rende più tranquillo anche nell’affrontare ogni giornata al meglio. Fiducia e rispetto, insomma, sono due elementi essenziali che stanno alla base di qualunque rapporto.
Se ci impegniamo a instaurare una bella relazione di amicizia fin da quando il nostro Barbone è un cucciolo, tutta la strada sarà in discesa. L’addestramento, infatti, è una parte fondamentale per entrare in confidenza col nostro amico a 4 zampe: non si può davvero prescindere!
Questo, ovviamente, non significa che noi dobbiamo avere il pieno controllo sulla sua vita o sulle sue azioni: anzi tutto il contrario. Il punto di partenza da cui cominciare qualunque tipo di rapporto è proprio quello di concordare delle regole che possano migliorare la convivenza e il legame.
Il Barbone, dunque, riesce a fidarsi facilmente di noi: fin da piccolissimo, si pone sempre in modo super-disponibile nei confronti dell’uomo.
Questo, chiaramente, gli permette di poter rispettare piacevolmente e pacificamente ogni “imposizione” senza che essa pesi eccessivamente sulla sua vita.
Così facendo, il Barbone diventerà fin da subito un nostro ottimo alleato. Lui è sempre pronto a starci dietro con piacere e adatto a proteggerci da qualunque situazione di eventuale pericolo.
L’unico punto su cui si potrebbe lavorare è il seguente: la diffidenza. Per quanto, infatti, il Barbone sia carino e disponibile nei confronti della propria famiglia e delle persone che conosce, non lo è altrettanto con coloro che considera degli estranei.
Il segreto, anche in questo caso, è sempre lo stesso: socializzazione precoce. Come succede con un bambino, anche il cucciolo di Barbone potrebbe essere abituato fin da piccolissimo a conoscere sempre gente nuova, che sia umana o animale.
Questa è un’azione assai funzionale all’assunzione di un atteggiamento molto più rilassato e sereno nei confronti di visi sconosciuti. È importante perché il Barbone, per sua più innata natura, è davvero un grande compagnone, tenero, dolce e affidabile.
Sarebbe un peccato se si ponesse in modo scostante con chi non conosce, solo perché non reputa tali soggetti degni a priori della sua fiducia.
L’addestramento del Barbone, insomma, non è assolutamente difficile: lui si affeziona in modo assoluto al padroncino, creando un rapporto così simbiotico che gli permette di essere leale e fedele per tutta la vita.
Ogni passo che farà il suo amico umano sarà considerato come un punto di riferimento essenziale e imprescindibile per la salute e lo star bene di tutti. Questo è confermato dal fatto che il Barbone, ufficialmente riconosciuto come razza dalla FCI, appartiene proprio alla categoria del Gruppo 9, nominata come “Cani da compagnia”.
Dunque, non si può di certo dubitare della socievolezza, affabilità e affettuosità del Barbone. La sua educazione sarà insomma semplice e funzionale, se gestita con i dovuti strumenti.
Addestramento: qualche info utile
Come avviene generalmente l’addestramento di un cane? Quali sono i comandi essenziali che servono ad un’ottima educazione, funzionale al raggiungimento dell’obiettivo? Ecco qualche consiglio.
Solitamente, i comandi principali da cui non si può mai prescindere sono quelli basilari, ad esempio: “seduto”, “vieni qui”, “in piedi”, “fermo”, “aspetta”. Inoltre, altro elemento essenziale è preoccuparsi di condurlo al guinzaglio, facendosi rispettare.
Il comando “seduto”
Vediamo uno dei comandi più utili: “seduto” (a livello internazionale “sit“). Questo è in genere il primo “ordine” che si insegna. Si può usare il classico metodo del biscottino, ovvero: tenere un premio in mano e farlo bene vedere al cagnolone è il primo metodo per stimolarlo a darci retta.
Lui pian piano capirà che, se esegue i nostri comandi, potrà avere la ricompensa: di solito, il cibo è il premio più apprezzato! Quali passaggi seguire? Vediamoli in ordine:
- tenere in una mano il biscottino
- far annusare lo snack al nostro amico
- alzare la mano verso l’alto e fare in modo che lui ci segua con lo sguardo
- probabilmente, lui protenderà per addentare il biscotto. Mentre lo fa, noi pian piano dovremmo accompagnare il suo movimento cercando di accarezzargli la schiena e, delicatamente, fargli capire che dovrebbe sedersi
- quando si siede, bisogna ripete il termine “seduto”
- ogni qualvolta che il cane esegue precisamente il movimento, noi dovremmo necessariamente premiarlo non solo dandogli il biscottino che si è guadagnato, ma anche con coccole e lodi
- il tutto si dovrà ripetere molte volte affinché il piccolo amico a 4 zampe riesca ad associare le azioni e fissarle nella sua memoria
- dopo che avrà imparato ad eseguire il compito, potremmo utilizzare il comando “seduto” anche in altre situazioni. L’importante è che ci ricordiamo SEMPRE di premiarlo quando rispetta ciò che gli viene chiesto.
Guinzaglio: come abituarlo?
Altra importante tappa per l’addestramento di un Barbone, ma in realtà di un qualsiasi cane è quella del rispettare il guinzaglio. Vediamo qualche informazione veloce su come educare il cane a rispettare il nostro passo senza tirare o andare per gli affari suoi chissà dove:
- abituare il cucciolo a portare il guinzaglio fin da piccolo
- far sedere il cane (ancora meglio dopo avergli insegnato il comando “seduto”) e infilargli il guinzaglio da terra
- tenere il guinzaglio con una mano e avere nell’altra un giochino o qualcosa che possa attirare la sua attenzione
- iniziamo a camminare tenendo ben in vista l’oggetto e facendo il modo che il cane se ne accorga e mantenga la sua attenzione su di esso
- qualora lui si distraesse e cominciasse a camminare da solo senza darci ascolto, fermiamoci e aspettiamo
- attirare nuovamente la sua attenzione e mantenere la soglia alta
- premiare il cane quando ci sta dietro. L’obiettivo è il seguente: cercare di insegnare al cane a starci dietro e a seguire i nostri passi, uno dopo l’altro. Se noi ci fermiamo, lui dovrà fare lo stesso; se noi gli proponiamo una strada, lui dovrà seguirci senza fare storie
- ripetere l’operazione finché non sarà completata al meglio.
Perché è importante tutto questo? Ovviamente, il discorso è sempre lo stesso: tutto viene fatto in funzione di una sua sicurezza ed educazione atti al rispetto del benessere di entrambi. Soprattutto quando lo portiamo a spasso, ci sono moltissimi pericoli in cui il cane può incorrere.
È bene, allora, che lui ci dia assolutamente retta: questo potrà sicuramente aiutarlo a non mettersi nei guai, a seguire la strada giusta e godersi al massimo la sua passeggiata senza intralci.
Quelli visti sono due dei comandi principali che non possono mancare nell’educazione di un cane. Vedremo che l’addestramento del nostro Barbone non sarà di certo impossibile: lui è molto propenso ad ascoltarci, è disponibile verso di noi ma anche abbastanza intelligente da riuscire a cogliere al volo ogni nostra richiesta e soddisfarla al meglio delle sue capacità.