Barbone, a chi è adatto? Chi è il compagno umano con cui va più d’accordo
A chi è adatto il Barbone? Scopriamo insieme qual è la sua indole per capire se esiste un padroncino ideale per lui
Barbone: a chi è adatto questo cane dal pelo riccio e dallo sguardo simpatico? Quale potrebbe essere il padroncino ideale? Come si pone questa razza nei confronti dell’uomo o di altri animali? Ecco qualche informazione che potrebbe aiutarci a capire come provvedere per una buona convivenza fra tutti.
Barbone: come sviluppò il suo rapporto con l’uomo?
A chi è adatto il cane di razza Barbone? Qual è il padroncino adatto a lui? Ci sono dei membri della famiglia con i quali si trova meglio e altri con cui, invece, ha più difficoltà a relazionarsi? Ecco qualche informazione utile a riguardo.
Si può ben affermare che il Barbone sia un cane da sempre abituato al contatto con l’uomo. Fin dalle sue origini, infatti, il Barbone svolgeva dei ruoli molto importanti, che implicavano necessariamente un rapporto concreto e assoluto con l’amico a “2 zampe”.
All’epoca medioevale, ad esempio, risalgono delle testimonianze che vedevano il Barbone essere un perfetto cane da compagnia. Esso infatti spesso compariva nelle opere pittoriche, al fianco di signori di un certo rango sociale che lo sceglievano per la sua affabilità e dolcezza, oltre che eleganza e raffinatezza.
In un periodo più tardo, invece, che rientra fra il Sei e il Settecento, il Barbone si adattò a svolgere svariati lavori, come testimoniano alcuni testi che fanno parte addirittura del novero letterario.
Inoltre, in riferimento al Barbone si può sottolineare un elemento caratteristico: questa razza veniva anche definitiva come “cane d’acqua“. Cosa significa? Il Barbone è sempre stato un cane coraggioso e avventuriero, impavido e sempre pronto all’esplorazione: l’acqua, ad esempio, non è mai stato un elemento spaventoso per lui, come invece è reputato da tanti altri cagnolini.
Ecco allora che il Barbone veniva utilizzato per svolgere moltissimi compiti, come la caccia di qualche piccola preda che si rifugiava nell’acqua. Altre volte, si educava affinché riuscisse semplicemente a svolgere dei ruoli che avessero a che fare con questo elemento così temuto da tanti altri cani.
Tutti questi impieghi lo hanno da sempre intrattenuto e gli hanno permesso di cimentarsi in vari tipi di relazioni con l’uomo. Che fossero rapporti “lavorativi”, affettivi o di compagnia poco cambiava! Quello che è certo, però, è il fatto che il Barbone sia sempre stato un cane adatto e disponibile nei confronti del suo amico umano.
Se andassimo a scavare ancora più a fondo nella sua storia, troveremmo anche altri divertenti aneddoti sul Barbone. Esso, infatti, soprattutto nel corso del XIX secolo lavorava nei circhi francesi. Ci chiederemmo allora: quale poteva mai essere il ruolo per il quale veniva convocato?
Il Barbone, per sua conformazione fisica e per la sua eleganza, agilità e raffinatezza si è sempre prestato benissimo per compiere numeri acrobatici, per lo svolgimento dei quali si rivelò sempre di più un ottimo e ricercatissimo elemento.
Questi spettacoli, in particolare quelli acrobatici, intrattenevano e divertivano moltissimo il pubblico, tanto che il Barbone acquisì sempre più fama e arrivò ad essere una razza richiestissima e molto conosciuta.
Nello stesso periodo, inoltre, la diffusione del Barbone continuava la sua ascesa verso la fama anche nel resto d’Europa. La stessa Spagna, infatti, ricercava moltissimo, soprattutto come cane da compagnia per intrattenere e “coccolare” la nobiltà.
Dolce, tenero e affettuoso, prima di tutto era un perfetto animale domestico con cui condividere le giornate. Ma poi, grazie alla sua eleganza e raffinatezza, il Barbone si prestava perfettamente anche per essere esibito durante delle occasioni speciali. I nobili, mostrando il loro piccolo gioiello, aumentava anche la propria stessa fama e la loro reputazione.
Padroncino ideale: chi è?
Dunque, in base a quello già detto in precedenza si può concludere che il Barbone sia un cane perfetto per rapportarsi con l’uomo. Il suo carattere la dice lunga: non si fa alcun problema a rendersi disponibile con lui, si pone sempre in modo affabile e tranquillo, è sensibile e curioso di seguire quello che gli viene consigliato dal suo amico umano.
Dunque, a chi è adatto il Barbone? Qual è, se c’è, il padroncino ideale per questo cane dalle mille taglie e dallo sguardo buffo e simpatico?
Le uniche persone, ad oggi, con cui il Barbone si pone in modo un po’ diffidente sono quelle che non conosce, ovvero coloro che considera “estranei” rispetto alla sua cerchia ristretta. Come fare allora per educarli ad essere rilassati nei confronti di tutti?
I cuccioli di Barbone, fin dalla tenera età, sono molto espansivi amorevoli, vanno sempre a ricercare le coccole e pretendono mille attenzioni costanti e quotidiane.
Si può allora far leva su questi elementi al fine di sviluppare al meglio il carattere del Barbone. I piccolini sono intelligenti a tal punto da capire perfettamente che qualche regola va seguita al fine di raggiungere una convivenza equilibrata e stabilire un’amicizia duratura.
Dunque, un misto di abitudine, amore e pazienza sono necessari per aumentare il grado di confidenza che il Barbone può dare agli estranei.
Comunque, si può ben affermare che il Barbone sia adatto a qualunque tipo di padroncino. Non c’è una fascia d’età o una personalità in particolare che potrebbe attirare più di altre la sua attenzione.
Il Barbone è un cane perfettamente in grado di adattarsi alla vita d’appartamento. Entrare in confidenza con la famiglia fin da cucciolo è un ottimo punto di partenza.
L’unica cosa, come già detto, di cui bisogna preoccuparsi è questa: fare in modo che la socializzazione con “altre” persone inizi dalla tenera età.
Se si abituasse fin da piccolo ad avere intorno anche altre persone esterne al nucleo familiare o anche altri animali conviventi nella casa, il gioco è fatto!
Il Barbone, si ribadisce, è un ottimo cane da compagnia, assolutamente adeguato per la vita domestica.
Bisogna solo avere un po’ di pazienza all’inizio per fargli capire che anche le persone che non conosce possono essere sue amiche. Non per forza, dunque, un estraneo deve rappresentare per lui un eventuale pericolo.
Educazione: il Barbone può diventare un membro della famiglia?
Ecco allora che possiamo concludere il discorso sostenendo a buon diritto che il Barbone sia un cane adatto a tutta la famiglia. Le uniche cose che servono per rendere il rapporto con lui ottimo sono pazienza e amore: se fin da piccolo si educa e si abitua alla presenza delle persone o degli animali, il suo atteggiamento non potrà che essere carino e dolce.
Bambini, anziani, adulti: tutti sono dei padroncini ideali per questo splendido cane dalle mille risorse. L’educazione di un Barbone, inoltre, è semplice ed efficace. Intelligente, sveglio e disponibile, ci verrà dietro in ogni momento della vita senza fare storie!
Quello che serve è solo fargli capire che può fidarsi di noi, o eventualmente di qualche “estraneo”, nonché nostro amico o parente che viene a trovarci o che incontriamo per strada durante le passeggiate giornaliere.
Lui deve imparare a comprendere che fare amicizia con gli sconosciuti non significa incorrere in pericoli. Anzi: questo implica avere la possibilità di giocare e avere rapporti con tanta gente. Condividere insieme dei momenti di quotidianità è quello che il Barbone preferisce fare in assoluto: la famiglia (tutta!) dunque, è il luogo adatto per lui.