Barbet, utilizzo di questa razza di cane: dalle sue origini al giorno d’oggi
Barbet, utilizzo: per cosa nasce questo splendido e simpatico esemplare dal pelo super-riccio e gli occhi nascosti? Quali sono le attività per cui da sempre è stato educato e che, in fondo, preferisce svolgere nella vita? Ecco qualche informazione per conoscere meglio il suo temperamento.
Barbet, utilizzo: la sua prima educazione
Quando nacque il Barbet? Qual è l’attività per la quale è sempre stato educato? Come sono cambiate le sue abitudini dalle origini fino al giorni nostri? Partiamo da scoprire qualche dettaglio sulle sue origini.
Da dove viene il Barbet? Questo cane nasce in Francia in tempi relativamente antichi. Le prime testimonianze scritte e certe dell’esistenza di questo esemplare risalgono al 1300 circa. In questo periodo, fu un conte a descrivere un tale cane dal pelo morbido e riccio che era molto diffuso ai tempi.
Questa notizia, però, ci fa presupporre che il Barbet fosse un cane dalle origini ancora più antiche. Sappiamo, infatti, che già nel XIV la sua fama era più che affermata! Alcuni studiosi confermano tale ipotesi, parlando di una sua possibile nascita collocata fra il VII e l’VIII secolo nella zona della Francia e di una sua più prossima diffusione.
All’epoca, il Barbet era famoso per una sua grande abilità: il nuoto! La passione per l’acqua, dunque, sembra aver da sempre caratterizzato questo tipo di esemplare che all’inizio veniva definito solamente come il cane dal “pelo riccio, morbido e folto”.
Il suo primo impiego, quindi, fu quello di cane da caccia. Infatti, era solito gironzolare in grandi spazi aperti e dedicarsi alla caccia di qualunque tipo di preda, in ogni luogo, anche in quelli che altri cani avrebbero considerato inaccessibili perché pieni d’acqua.
Il Barbet non ha mai avuto paura dell’acqua, anzi si può dire che essa sia sempre stata una sua grande alleata nella caccia, e non solo. Ha sempre rappresentato anche una bella passione per divertirsi, sfogare le energie e rotolarsi per rinfrescarsi.
Dato questo importante elemento, non si può prescindere dal raccontare come il Barbet rappresentasse un bell’elemento per diventare il cane da caccia eletto dai marinai che partivano per qualche lunga e sfiancante spedizione. Chiunque salpasse si preoccupava di avere sempre con sé un esemplare di tale razza.
Oltre al coraggio di salire in nave e affrontare il mare senza problemi, il Barbet veniva educato, insomma, a svolgere ruolo fondamentale! Il suo divertimento più grande era quello di dare la caccia ai topi o a qualunque altro animale presente a bordo!
Oltre a impegnarlo seriamente durante la navigazione e a farlo divertire, tutto questo serviva a ripulire la nave e renderla decisamente più sicura agli occhi dei passeggeri, soprattutto dal punto di vista igienico.
Secondo step: cane da pastore
Col passare degli anni, poi, ci si rese sempre più conto del fatto che il Barbet era un cane più o meno facile da addestrare. Questo portò gli appassionati della razza a cercare di impiegarlo in tutte le attività nelle quali sembrava brillare. Oltre che come cane da caccia, insomma, si tentò anche di renderlo un cane da pastore: i risultati furono ottimi!
Il Barbet, dunque, si adatta a svolgere qualunque tipo di attività. Il suo carattere forte, la sua corporatura resistente e il suo spirito di avventura lo rendono un perfetto avventuriero, pronto a buttarsi in qualunque tipo di situazione senza paura.
Ecco, dunque, che si rese un ottimo elemento per la cura del bestiame: nessun animale scappa dal gregge se al comando c’è un Barbet! Sa come farsi rispettare e sa perfettamente come recuperare eventuali “disertori” del branco.
Terzo step: cane da compagnia
Ma non solo! In tempi ancora più recenti c’è stato modo di capire quanto il carattere del Barbet fosse dolcissimo, affabile e assolutamente disponibile e devoto all’uomo. Ecco, allora, che negli ultimi tempi c’è stata un’altra “attività” per la quale il Barbet si rese perfetto: essere un ottimo cagnolone da compagnia.
Nonostante il suo aspetto robusto, la sua tenacia e la sua testardaggine, è docile, tranquillo e si affeziona tantissimo al suo amico umano, tanto da essergli fedele sempre e leale fino alla fine dei suoi giorni.
Dunque, se c’è una parola che si può dire per riassumere il carattere e l’utilizzo del Barbet nel corso della storia è questa: versatilità!