Bangara, cane primitivo: curiosità e particolarità di una non razza
Bangara, cane primitivo: cosa sappiamo riguardo questa razza così grande e semi-sconosciuta? Cosa c’è di importante da sapere su questi esemplari? Quali sono le loro origini? Come sono arrivati fino a noi? Ecco qualche curiosità a riguardo.
Bangara: cosa sappiamo su questo cane primitivo?
Il Bangara è un cane primitivo. Cosa significa questa affermazione? Implica che tale razza è una fra le più antiche esistenti al mondo. Ecco però una curiosità: nonostante ciò, non è ancora riuscita ad ottenere il riconoscimento ufficiale da parte delle associazioni internazionali.
Si racconta che il Bangara sia uno dei discendenti più diretti del Mastino Tibetano. Questi esemplari enormi, in realtà, sembrano essere i genitori di ogni razza che appartiene alla categoria dei molossidi.
Ovviamente, non si può conoscere con precisione l’intero albero genealogico di tutte le razze canine. Si possono, però, fare delle ipotesi che vanno ad alimentare (o meno) alcune teorie basate sull’osservazione degli esemplari fra loro simili.
È proprio questo che successe quando si cominciò a studiare l’origine del Bangara, questo cane ancora oggi semi-sconosciuto e di certo non particolarmente diffuso nel mondo.
Alcuni studi fatti su basi scientifiche, in quanto ipotizzati da alcuni genetisti che hanno lavorato all’interno di Laboratori di genetica riproduttiva, sostengono che il Mastino Tibetano sia davvero il genitore del Bangara.
Come si è arrivati, poi, all’ipotesi che tali esemplari siano fra i più antichi esistenti e conosciuti? Sempre gli stessi studiosi, sulla base di evoluzioni genetiche e indagini a riguardo, hanno avuto modo di vedere come tutte le razze canine abbiano cambiato la loro morfologia e si siano distaccate dal lupo circa 42 mila anni fa: tutte, tranne una.
Quella, appunto, del Mastino Tibetano. Essa si divise geneticamente dal lupo in tempi ancora più antichi, che potrebbero far pensare ad un periodo di circa 58 mila anni fa.
Essendo dunque il Bangara il diretto discendente del Mastino Tibetano, possiamo confermare la sua autentica antichità. Il punto della questione, però, è molto delicato: è difficile distinguere un Mastino Tibetano da un Bangara di razza pura, in quanto sono davvero molto simili, se non (quasi) perfettamente uguali. Ancora oggi, infatti, questa distinzione è quasi impossibile da definire.
In ogni caso, per dare delle indicazioni ancora più specifiche riguardo l’origine del Bangara, uno dei cani più primitivi che ci siano, si può deve anche fare riferimento al territorio. Da dove viene questo cane?
Esattamente come il Mastino Tibetano, il Bangara nacque e si diffuse nella zona che va dal Tibet fino al Nepal, comprendente la parte settentrionale dell’India e il Bhutan. In generale, si può affermare che l’Himalaya sia il luogo di riferimento per tali razze.
Qualche curiosità: carattere
Il carattere del Bangara è forte e testardo, indipendente e autonomo in tutto e per tutto. Sa essere feroce e aggressivo quanto basta, essendo sempre stato abituato a vivere in ambiente esterni a volte anche impervi e pieni di predatori da cui difendersi.
Con l’uomo che considera suo amico sa essere molto affettuoso e premuroso. È molto probabile che arriverà a considerare il suo umano come qualcuno da proteggere e di cui prendersi cura al meglio.
Ovviamente, però, non è un cane da appartamento. La sua stazza grande e il suo bisogno di attività e movimento sarebbero intaccate; di questo ne risentirebbe la sua salute fisica e psichica.
È un cane istintivo e caparbio, che cerca sempre la giusta soluzione e vuole fare tutto da solo. Sarà difficile, infatti, che si faccia addomesticare senza ottenere qualcosa in cambio. Solitamente, il prezzo è stima, soddisfazione, dimostrazione di orgoglio e riconoscimenti per il buon lavoro svolto.
Addestramento
Cosa sappiamo, invece, riguardo l’addestramento di un cane del genere? Il Bangara è un animale molto grande che necessita assolutamente di essere educato fin da piccolissimo.
Questa è l’unica via per arrivare ad avere un rapporto sano ed equilibrato con lui, ma anche per tenerlo a bada.
È ottimo come cane da guardia ma soprattutto come cane da pastore. Dunque, è bene farlo vivere in grandi spazi dove possa divertirsi e sfogare tutte le sue energie nella cura del bestiame, nella protezione del territorio e della proprietà.
Per entrarci in confidenza, però, servono tanta pazienza, polso, autorità, ma anche calma, dolcezza e NIENTE AGGRESSIVITÀ. Non è facile conquistare la sua fiducia, ma se si interviene fin da piccolissimo e si sa come agire, lui si porrà in modo disponibile e tranquillo in tempi abbastanza brevi.
A questo punto, arriverà a darci retta in tutto e per tutto. Bisogna, però, essere bravi a fare le mosse giuste. Insomma, una volta raggiunti questi obiettivi, il Bangara diventerà un ottimo compagno di avventure, di vita e un fedele e lealissimo cane da guardia.