Azawakh, storia e origini di questa razza proveniente dall’Africa occidentale
Azawakh, storia e origini: cosa sappiamo riguardo questo particolarissimo e magro esemplare di cane? Qual è la vicenda che racconta le sue avventure e la sua nascita? Ecco qualche informazione che ci aiuta a conoscerlo meglio.
Azawakh: qual è la sua storia?
Esemplare di Azawakh, fonte: Instagram, islatheazawakh
Cosa ci racconta la storia di un Azawakh? Qual è la vicenda che ci riporta alle sue origini? Da dove viene questo cane magrissimo? Forse questo nome non dice nulla alla maggior parte di noi: è più probabile che sia conosciuto come Levriero Africano.
Sembrerebbe che le sue origini più remote facciano capo all’oriente, anche se la zona di maggiore diffusione nel corso del tempo è stata l’Africa.
È probabile che sia nato da incroci fatti fra levrieri già esistenti, come quelli inglesi. Naturalmente o no, tali accoppiamenti avvennero nelle zone della Valle dell’Azawakh: ecco spiegato il nome più “tecnico”. Tale territorio si estenda tra due luoghi facenti parte degli Stati del Mali, ovvero il Niger e il Burkina Faso.
Col passare del tempo, si è diffuso anche nel resto del mondo. In Europa è arrivato molto tardi e tutt’oggi non è uno fra i cani più conosciuti o richiesti: l’Azawakh è un cane molto raro.
Comunque, data l’eleganza, la raffinatezza e la perfezione armonica di tale razza, l’Azawakh riuscì ad ottenere il riconoscimento ufficiale nel 1982 da parte della FCI.
Nome e curiosità: chi è l’Azawakh?
L’Azawakh era conosciuto e diffuso soprattutto perché era considerato uno dei più fedeli, ricercati e leali compagni dei Tuareg. Questi sono una popolazione nomade, un vero e proprio gruppo etnico che “abita” la zona del Sahara che si estende principalmente fra il Mali e il Niger, con qualche insediamento anche fra il Burkina Faso, la Libia e l’Algeria.
Sembrerebbe, dunque, che durante la storia l’Azawakh fosse il miglior amico di questa popolazione. Essa non soltanto lo ha sempre considerato un effettivo membro del gruppo, ma lo ha anche perennemente elogiato come uno dei migliori cani da caccia e da guardia esistenti.
Soprattutto in tempi non troppo recenti, l’Azawakh fu dunque il cane prediletto di molte popolazioni nomadi che viaggiavano fra il Sahara e il Sahel.
L’indole più innata: la caccia
L’importanza che tale razza ha sempre avuto per i popoli africani fu molteplice. Non solo l’Azawakh è un cane fedelissimo, che si affeziona in modo completo a totale alla sua famiglia, creando un rapporto simbiotico e indissolubile. Il Levriero Africano, inoltre, è anche il cacciatore che tutti vorrebbero con sé!
Le sue innate doti, e sicuramente anche la sua struttura fisica, gli permettono di essere agilissimo: la velocità è di certo dalla sua parte! Dunque, è sempre stato il cacciatore migliore per animali come la lepre o la gazzella, che altrimenti fuggivano senza che nessuno riuscisse mai a frenarle.
Per l’Azawakh, dunque, la velocità e l’agilità sono all’ordine del giorno! È davvero difficile batterlo nella corsa! Ecco allora che le tribù nomadi adoravano questo aspetto della razza: la sopravvivenza spesso dipendeva da questo…dunque divenne indispensabile fare amicizia con lui.
Ovviamente, non era soltanto per questo motivo che molte popolazioni se ne innamorarono. L’Azawakh sa davvero come farsi voler bene, ma attenzione: questo avviene solo ed esclusivamente quando e come dice lui! È anche un ottimo guardiano: la sua intelligenza e perspicacia lo portano ad essere un perfetto cane da protezione per tutti i membri della famiglia.
Non solo lui si è sempre divertito tantissimo ad andare alla ricerca di prede da acciuffare, ma è anche molto propenso a proteggere e mettere al sicuro qualunque persona che sente parte della sua famiglia.
Carattere: qualche cenno generale
Esemplare di Azawakh, fonte: Instagram, islatheazawakh
L’Azawakh come già sottolineato è un ottimo cane da caccia o da guardia. Per quando riguarda la compagnia, si devono fare alcune precisazioni. È molto intelligente, ha un temperamento vispo e vivace, iper-attivo e sempre pronto a buttarsi all’avventura.
Deve necessariamente stare all’aria aperta: non è un cane troppo adatto a restare recluso in un appartamento. Avendo vissuto per secoli e secoli al fianco dei Tuareg, ha sviluppato anche lui una propensione al nomadismo.
È vero che si affeziona alla sua famiglia in modo indissolubile, ma è altrettanto vero che rimane un cane indipendente e autonomo, che non ha bisogno davvero di nulla.
Difficile è entrare in confidenza con lui: deve essere lui a sceglierci! Altrimenti, potrebbe essere schivo e tirar fuori un po’ di aggressività. Vuole essere lasciato in pace e non essere forzato a fare cose che non vuole.
L’educazione è fondamentale per gestire un cane del genere. Qualora però riuscissimo ad entrare in confidenza e farci amare, l’Azawakh diventerà uno dei cani più fedeli, leali e rispettosi che si possa mai desiderare.