Avvelenamento da xilitolo nel cane: cos’è e cosa fare
Se il vostro cane ha mangiato anche una sola caramella, portatelo immediatamente dal veterinario, perché potrebbe morire. Alcuni dolci, infatti, contengono xilitolo, altamente tossico per Fido
Se il vostro cane ha mangiato una caramella o una gomma da masticare, è meglio portarlo immediatamente dal veterinario. Questi alimenti infatti contengono spesso xilitolo, fatale per Fido. Vediamo quali sono i segnali di avvelenamento da xilitolo nel cane e cosa fare se succede.
Lo xilitolo viene utilizzato come dolcificante, motivo per cui si trova in molti dolci che non contengono zucchero. Se per l’uomo è del tutto sicuro, non è così per i nostri amici animali. I cani sono molto golosi di dolci ma evitate di cedere alla tentazione di far mangiare loro anche solo una caramella. Basta solo una piccola quantità di xilitolo per provocare un’intossicazione al vostro cane, che potrebbe andare incontro alla morte.
Cosa è e dove si trova lo xilitolo
Lo xilitolo è un alditolo che viene spesso usato come dolcificante in alcuni prodotti senza zucchero. Ha un sapore gradevole e dolce ma al suo interno c’è una certa quantità di sostanze chimiche. Per molto tempo quindi è stato impiegato al posto dello zucchero, anche perché contiene un numero decisamente inferiore di calorie.
Ecco perché è facile trovarlo in caramelle, gomme da masticare, dolci, prodotti da forno e integratori alimentari. Ma attenzione perché si può trovare anche nei dentifrici. Quindi, quando per pigrizia lavate i denti del vostro cane con il dentifricio che usate voi, sappiate che potrebbe andare incontro alla morte.
Se non lo leggete chiaramente nell’elenco degli ingredienti sulle etichette dei prodotti, sappiate che lo xilitolo in Europa viene utilizzato come additivo alimentare con il numero E967.
Differenza tra cani e persone
Lo zucchero può essere dannoso per i denti e per la salute delle persone, così molte persone scelgono di mangiare alimenti senza zucchero. In questi però spesso viene usato lo xilitolo come dolcificante. Se per gli uomini lo xilitolo può essere innocuo, nei cani può invece portare alla morte.
Sia nelle persone che nei cani, il livello di zucchero nel sangue è controllato da rilascio di insulina da parte del pancreas. In noi umani, lo xilitolo non stimola il pancreas a produrre altra insulina. Cosa contraria invece nei cani.
Al cane basta anche solo una piccola quantità per ammalarsi. Rispetto all’uomo, infatti, il nostro amico pelosetto metabolizza lo xilitolo ad un ritmo molto più rapido, ecco perché può rivelarsi fatale. Quando questa sostanza viene elaborata troppo velocemente, l’organismo del cane reagisce e il pancreas produce una quantità maggiore di insulina. Questo, di conseguenza, provoca uno stato noto come ipoglicemia. Fa cioè calare sensibilmente e velocemente la quantità di zuccheri nel sangue, spesso a livelli che risultano fatali.
L’ipoglicemia può verificarsi entro i 10 o 60 minuti dall’ingerimento della sostanza e se non trattata in tempo può mettere in pericolo la vita del cane.
Ecco perché l’avvelenamento da xilitolo nel cane è estremamente pericoloso. Se sospettate che Fido abbia mangiato per sbaglio qualcosa senza zucchero, o se invece siete stati voi – inconsciamente – a fargliela mangiare, bisogna immediatamente portarlo dal veterinario.
Non sono noti invece dati certi di intossicazioni in gatti e furetti, per il momento i cani sono l’unica specie in cui è stata segnalata questa tossicosi.
Intossicazione da xilitolo nel cane: cause e sintomi
Abbiamo appena visto che lo xilitolo provoca nel cane un repentino calo di zuccheri nel sangue e quindi un’ipoglicemia che potrebbe risultare fatale. Questo nel caso in cui la dose ingerita superi i 75/100 mg per chilo. In caso di assunzione di dosi maggiori di 500 mg per chilo la conseguenza potrebbe essere una grave insufficienza epatica di cui non si conosce lo sviluppo. Ma attenzione perché non è detto che un cane che sviluppi un danno epatico da xilitolo mostri anche i segni dell’ipoglicemia.
I sintomi di avvelenamento da xilitolo nel cane sono: vomito, debolezza, atassia, depressione, ipopotassiemia, tremori, convulsioni, coma. I primi segnali possono manifestarsi entro trenta minuto dall’ingerimento della sostanza. Se invece lo xilitolo è contenuto in substrati che ne rallentano l’assorbimento – come per esempio nelle gomme da masticare – allora i sintomi possono comparire anche ventiquattro o quarantotto ore dopo
Per quanto riguarda i segni di danno epatico, i sintomi sono: depressione, vomito, ittero, coagulopatie, aumento della bilirubina nel sangue, trombocitopenia, iperfosfatemia. Considerare che gli enzimi epatici si innalzano già otto-dodici ore dopo aver ingerito la sostanza. I sintomi invece compaiono tra le ventiquattro e le quarantotto ore successive.
Avvelenamento da xilitolo nel cane, cosa fare
Arrivati a questo punto è ormai chiaro che lo xilitolo è tossico per il cane e può causare un avvelenamento mortale. Se il vostro amico a quattro zampe mostra i sintomi di cui abbiamo appena parlato, la prima cosa da fare, quindi, è portarlo dal veterinario.
Sarà il medico con la visita e le analisi del sangue a stabilire con certezza quale sia il problema. Per aiutarlo nella sua diagnosi, però, è bene che siate sinceri al 100%. Non omettete di dire che il cane ha mangiato una caramella o qualcosa contenente xilitolo, perché questo rallenta la diagnosi del medico e ogni minuto potrebbe essere determinante per salvare la vita del vostro pelosetto.
L’unico modo per evitare che gli zuccheri nel suo sangue scendano a livelli pericolosi, cosa che lo mette a rischio di ipoglicemia, è quello di indurre il vomito. Questa operazione deve essere fatta il più presto possibile in animali asintomatici, entro trenta minuti dall’ingerimento della sostanza perché dopo non ha più senso, e assolutamente sotto la supervisione di un veterinario.
Durante il tragitto potete mettere un poco di miele sulle gengive del cane per ritardare il calo di zuccheri nel sangue, ma non altro. Il carbone attivo, per esempio, non ha alcuna utilità in questo caso.
Il ricovero e la terapia
La terapia richiede un ricovero immediato per almeno tre giorni con controlli periodici della glicemia e degli enzimi epatici. Alcuni veterinari daranno al cane un farmaco specifico per proteggere il fegato, anche se non è noto quanto buono o efficace sia realmente.
I medici trattano l’ipoglicemia o con boli di destrosio EV o con infusione continua a tasso costante. Si penserà agli altri sintomi man mano che si presentano. Il veterinario potrebbe consigliare di tenere il cane in clinica. In una struttura adatta infatti avrebbe a disposizione tutti i farmaci e i trattamenti necessari per riuscire a superare un momento molto difficile. Dal momento che l’ipoglicemia può persistere per anche più di ventiquattro ore, bisogna continuare il ricovero e la terapia fino a quando il cane non si stabilizza.
La terapia, soprattutto se iniziata in tempo, può quindi essere efficace. Ricordate però che l’avvelenamento da xilitolo nel cane può essere letale, soprattutto se associato ad un grave danno epatico.