Avvelenamento da anticoagulanti nel cane
L’avvelenamento da anticoagulanti nel cane è sempre dietro l’angolo. Si trovano nei veleni per topi e nei farmaci. Scopriamo sintomi e cura
L’avvelenamento da anticoagulanti nel cane è per lo più accidentale. Lo scopo di questo farmaco, lo dice la parola stessa, è quello di prevenire la coagulazione del sangue.
Purtroppo è presente in sostanze comunemente usate per contrastare l’epidemia dei topi. Se viene ingerito blocca la sintesi della vitamina K, un componente essenziale per la normale coagulazione del sangue, che provoca sanguinamento spontaneo e incontrollato.
Che cosa è?
Purtroppo, in condizioni normali, l’avvelenamento da anticoagulanti nel cane – se in forma lieve – non mostra segni per diversi giorni. Quando però il veleno comincia ad avere degli effetti sul nostro amico a quattro zampe vedremo debolezza e pallore causati dalla perdita di sangue.
L’emorragia può essere esterna: dal naso, dal retto e con episodi di vomito e sangue; o interna (più difficile da stanare): con sanguinamento toracico e addominale. Più tempo si perde nella diagnosi e nella cura, più alto è il rischio di morte.
I sintomi
Come abbiamo già visto, l’avvelenamento da anticoagulanti nel cane più presentare diversi sintomi, alcuni visibili altri meno:
- Debolezza e instabilità;
- Perdita di sangue dal naso;
- Vomito con presenza di liquido ematico;
- Perdita di sangue dal retto;
- Contusioni ed ematomi sottopelle;
- Emorragie gengivali;
- Ascite (gonfiore della pancia) a causa dell’accumulo di sangue nell’addome;
- Difficoltà respiratorie per la presenza di sangue nei polmoni.
Se notiamo uno o più di questi segnali dobbiamo correre – letteralmente – dal veterinario perché possa intervenire prima possibile ed evitare che succeda il peggio.
Le cause
La causa principale dell’avvelenamento da anticoagulanti nel cane è l’ingestione di veleno per topi. Se sospettiamo che il nostro Fido ne sia entrato in contatto, è altamente consigliato portarlo dal veterinario prima che la situazione degeneri.
I cani randagi, quelli che vivono molto all’aria aperta sono maggiormente a rischio. Oltretutto questo tipo di veleno può essere usato contro procioni, opossum e scoiattoli: stiamo attenti se nella nostra zona sono presenti.
Un’altra causa è l’ingestione di farmaci accidentale. L’eparina, un farmaco comune per il trattamento della coagulazione del sangue negli esseri umani, può avere un effetto tossico su Fido.
Prodotti chimici rischiosi
I principali prodotti chimici anticoagulanti che possono essere trovati nei veleni per roditori (o altri prodotti per la casa) sono:
- Warfarin;
- Hydroxycoumadin;
- Brodifacoum;
- Bromadiolone;
- Pindone;
- Diphacinone;
- Diphenadione;
- Chlorohacinone.
Il primo tipo di anticoagulanti impiega diversi giorni per uccidere un roditore; il secondo invece è più letale, insieme agli altri elencati di seguito.
La diagnosi
Il veterinario eseguirà una visita approfondita, tenendo conto della storia clinica, dei sintomi e di eventuali incidenti. La anamnesi dovrà essere molto dettagliata.
Verranno fatti esami del sangue e delle urine completi. E verrà controllato il grado di coagulazione del sangue per determinare quanto grave sia l’avvelenamento da anticoagulante nel cane.
Se abbiamo un campione di veleno, portiamolo con noi; potrebbe essere utile anche quello delle feci e del vomito: rappresentano tutte informazioni preziose per il veterinario.
Il trattamento
La cura per contrastare l’avvelenamento da anticoagulante nel cane prevede trasfusioni di sangue intero o di plasma. La vitamina K, necessaria per la normale coagulazione del sangue, farà da antidoto e sarà somministrata mediante iniezioni sottocutanee (con dosi ripetute, se necessario) o anche per via orale.
Meglio non indurre il vomito, a meno che non ci sia stato consigliato dal veterinario: alcuni veleni possono causare più danni attraverso l’esofago che se lasciati nello stomaco di Fido.
La prevenzione
L’avvelenamento da anticoagulante nel cane può essere evitato tenendo a debita distanza da Fido tutte le sostanze rischiose.
Se poi viviamo in zone potenzialmente pericolose, facciamo molta attenzione e cerchiamo di evitare situazioni in cui può entrare a contatto con veleni potenzialmente mortali.