Avvelenamento da anfetamine nel cane: cosa bisogna sapere
Usate in molte terapie umane, l'avvelenamento da anfetamine nel cane, invece, è un problema reale. Ecco tutto quello che c'è da sapere
Fido deve starne assolutamente alla larga: l’avvelenamento da anfetamine nel cane, più di quanto possa accadere nell’uomo, ha degli effetti devastanti. Nei casi più gravi può provocare anche la morte.
Molte patologie umane – come la narcolessia, l’obesità, l’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) – vengono curate con questa sostanza; ma quando si tratta dei nostri amici a quattro zampe la situazione cambia drasticamente. Gli effetti possono andare dalla semplice irrequietezza alle convulsioni e al decesso.
I sintomi principali
Bisogna fare molta attenzione ai segnali dell’avvelenamento da anfetamine nel cane. Una diagnosi tempestiva è indispensabile per impedire il peggio. Attenzione a:
- Irrequietezza;
- Affanno;
- Iperattività;
- Agitazione, irritabilità o aggressività;
- Letargia;
- Spasmi muscolari;
- Convulsioni nel cane;
- Pupille dilatate;
- Vomito e diarrea;
- Aritmia e altre malattie cardiache nei cani;
- Eccessiva salivazione;
- Pressione alta;
- Morte.
Se notiamo uno o più di questi sintomi, corriamo immediatamente dal veterinario più vicino (nel caso ce ne fosse bisogno, andiamo in una clinica aperta 24 ore su 24).
Le possibili cause
La maggior parte dei casi di avvelenamento da anfetamine nel cane è accidentale. L’inconsapevole e malcapitato amico a quattro zampe, infatti, ingerisce le pillole che cadono sul pavimento, o che vengono lasciate incustodite e a portata di zampa.
È molto più raro, invece, che il farmaco venga somministrato di proposito. Qualsiasi sia la causa, un’anamnesi dettagliata da parte nostra è fondamentale per una diagnosi rapida, e un trattamento efficace, salvavita.
La diagnosi
Dopo averci posto delle domande sulla storia medica, il veterinario farà una visita obiettiva al nostro fedele amico. Cercherà sintomi compatibili con l’avvelenamento da anfetamine nel cane e – in base al grado di intossicazione – procederà con la cura più adatta.
Verranno fatti esami di sangue, analisi delle urine e a livello gastro-intestinale; purtroppo però alcune indagini richiedono diversi giorni prima di ottenere dei risultati. Ecco allora che il trattamento viene cominciato prima.
La cura
Se l’avvelenamento da anfetamine nel cane è avvenuto di recente, il nostro amato quadrupede è ancora in grado di camminare e non ha le convulzioni, il veterinario potrebbe ricorrere all’induzione del vomito – attraverso perossido di idrogeno o ipecac – per disintossicare l’organismo da questa sostanza altamente dannosa.
Nei casi più gravi potrebbe essere necessario ricorrere al carbone attivo o a una lavanda gastrica. La terapia può essere somministrata endovena. Nel caso di convulsioni si danno sedativi e farmaci per ridurre la stimolazione del sistema nervoso. Se la temperatura corporea sale a livelli pericolosi, possono essere necessarie misure di raffreddamento.
Infine, il veterinario vorrà controllare i risultati diagnostici e fare altre analisi per verificare la funzionalità renale. Monitorerà il livello della pressione sanguigna e della temperatura. Ecco qualche dettaglio in più sull’avvelenamento del cane, in generale.
La prevenzione
Una volta tornato a casa, nel caso di avvelenamento da anfetamine nel cane, è bene che il nostro amico a quattro zampe viva una condizione di tranquillità e che si riposi, così da facilitare la fase di recupero.
Come sempre, la cura migliore è la prevenzione. Visto che la causa principale è l’assunzione accidentale, teniamo al sicuro questa sostanza. Se la dobbiamo assumere, facciamolo lontani da Fido e non lasciamola incustodita.