Australian Silky Terrier, salute: aspettative di vita e come prendersene cura
Australian Silky Terrier, salute: cosa sappiamo riguardo lo stato di salute di un cagnolino tenero come questo? Qual è il suo stato benessere del quale dovremmo preoccuparci? Vediamo qualche informazione utile su come prenderci cura al meglio di un esemplare di questa razza.
Australian Silky Terrier: salute e benessere
Esemplare di Australian Silky Terrier, fonte: Instagram, nycstreerdogs
Qual è lo stato di salute dell’Australian Silky Terrier? Nonostante le sue piccole dimensioni, possiamo ben affermare che il corpo di questa razza è molto resistente e robusto, a tal punto da riuscire a resistere bene a qualunque intemperie.
L’aspettativa di vita orientativa di tale cane è di circa 13-15 anni: nella norma rispetto alla media dei cani di piccola taglia. Ci sono poi alcune malattie che spesso si sono sviluppate per questa razza, secondo le informazioni di alcuni appassionati.
Eccone un elenco:
- patologia di Legg-Calvé-Perthes
- malattia del disco intervertebrale
- displasia del gomito
- lussazione della rotula
- diabete
- epilessia
Vediamo ora qualche importante dettaglio sulle prime due di queste malattie, che sono molto specifiche e tipiche di tale cane; soprattutto, sono quelle forse un po’ meno diffuse e meno conosciute fra le razze di cani.
Legg-Calvé-Perthes
Esemplare di Australian Silky Terrier, fonte: Instagram, thechicollector
La malattia Legg-Calvé-Perthes è una patologia che spesso si presenta nella razza Australian Silky Terrier. È un problema a livello ortopedico che va a colpire la testa e il collo del femore. I cani di piccola taglia ne soffrono molto spesso.
Purtroppo, va ad influire sullo sviluppo del femore e così sul suo buon funzionamento: di conseguenza, il cagnolino potrebbe anche avere dei problemi a livello di articolazione dell’anca che si manifestano con difficoltà variabile di zoppia ed artrosi.
Probabilmente dovuta ad un’impossibilità del sangue di defluire correttamente nella zona che arriva fino al femore, la Legg-Calvé-Perthes può portare ad una frammentazione o al vero e proprio collasso del femore.
Le conseguenze sono una zoppia lieve che poi, col passare del tempo, può diventare grave o permanente. Oltre a ciò, si farà sentire in brevissimo tempo è anche l’artrosi.
Le cause? Ereditarietà, squilibri ormonali, dieta sbagliata, traumi vari causati da esercizio fisico fatto nel modo scorretto.
Come si cura? Nei casi più lievi, è consigliato bendare la parte dell’arto coinvolto, al fine di evitare movimenti bruschi che potrebbero peggiorare la situazione. Un farmaco antinfiammatorio e antidolorifico, poi, è quello che ci vuole per tranquillizzare il cane e farlo stare meno nervoso.
In quelli peggiori, invece, solitamente si consiglia l’intervento chirurgico: potrebbe consistere nell’inserire una protesi che possa aiutare il cane a tornare a muoversi senza alcun problema, andando a colmare quel “vuoto” che prima gli impediva di camminare liberamente.
Malattia al disco intervertebrale
Esemplare di Australian Silky Terrier, fonte: Instagram, _marie_arts_lover
Anche questa è una patologia molto frequente nei cani, che va ad intaccare la spina dorsale. In cosa consiste? Il disco intervertebrale si sposta rispetto alla sua posizione ottimale e va a creare una sorta di pressione sul midollo spinale.
I dischi sono degli elementi utilissimi ai fini dell’organismo del cane. Essi fanno da ammortizzatori, da veri e propri cuscinetti che tendono ad ammortizzare eventuali ed eccessivi carichi che andrebbe ad intaccare la colonna stessa.
Mano a mano che il cucciolo cresce, questa patologia aumenta la sua intensità, fino a poter creare davvero dei gravi problemi a livello di movimento, di organismo e di salute. A questo punto, sia con l’avanzare dell’età che con la predisposizione della specifica razza allo sviluppo di tale problema (come avviene con l’Australian Silky Terrier), la situazione potrebbe evolvere fino a creare una vera e propria ernia al disco.
Se non trattata a dovere e fin da subito, questa può comportare davvero conseguenze molto gravi e soprattutto irreversibili al midollo spinale. Contattare subito il veterinario è l’unica soluzione per cercare di non arrivare ad uno stadio irrisolvibile.
Come si può curare l’ernia al disco? Si può dire che tale problema può essere trattato, ma non è detto che si possa risolvere al 100%: la diagnosi, ovviamente, va in base al grado di gravità in cui si trova il nostro amico a 4 zampe.
Generalmente, nei casi più lievi, si consiglia solo un lungo periodo di riposo, a cui spesso si aggiunge una cura di antidolorifici per alleviare il fastidio al cane.
In quelli peggiori, invece, si può pensare all’intervento chirurgico, laddove, è ovvio, si possa fare. Anche a questo dovrà necessariamente conseguire un periodo di completo e totale relax: questo potrebbe sicuramente aiutare il cane a gestire al meglio la convalescenza e il post-operazione. Una cosa è certa: prima si interviene, più si hanno possibilità di riuscita migliore.