Atresia dell’ano del cane: cos’è? Si cura?
Ecco come comportarsi nei casi di atresia dell’ano del cane. Dai sintomi alla cura
Tra le patologie che colpiscono i nostri amici a quattro zampe, soprattutto visibile dall’età cucciola, c’è l’atresia dell’ano del cane.
Si tratta di una anomalia segnalata frequente che include quattro tipi di atresia, tra cui la stenosi anale congenita (tipo I); ano imperforato da solo (Tipo II) o combinato con una maggiore terminazione cranica del retto come sacchetto cieco (Tipo III); e discontinuità del retto prossimale con normale sviluppo rettale anale e terminale (Tipo IV).
Atresia dell’ano del cane: come si contrae
L’atresia rientra tra le anomalie congenite del retto e dell’ano rare nei cani. Una maggiore incidenza è stata riscontrata nelle femmine e in diverse razze, tra cui barboncini in miniatura o giocattolo e terrier di Boston.
L’intervento chirurgico è solitamente la prima scelta per consentire al cane di vivere serenamente la sua vita, tuttavia possono verificarsi complicanze postoperatorie, tra cui incontinenza fecale e atonia colica secondaria a prolungata distensione preoperatoria.
Atresia dell’ano del cane, cosa sapere
Fin dalle prime fasi dello sviluppo embrionale a causa di una incompleta formazione del setto uro-rettale o di alterata evoluzione della membrana anale e della cloaca, possono avere origine le malformazioni che interessano la regione perineale.
Le informazioni circa l’incidenza di queste anomalie che colpiscono cani e nel gatti sono limitate, secondo gli studi si tratta di manifestazioni rare con un incidenza che non arriva neanche all’1%. Dal punto di vista clinico la patologia congenita si rende evidente nel primo periodo di vita.
Come riconoscere l’atresia dell’ano del cane
I sintomi per il riconoscimento dell’atresia sono di varia natura: dalla distensione addominale generata dal meconio ritenuto in caso di atresia o aplasia anale accompagnata da mancata evacuazione, fino all’imbrattamento fecale della regione perineale se è presente una fistola retto genitale o uretro-rettale.
Per riconoscerla, osservate attentamente il comportamento del vostro amico a quattro zampe. Tra i sintomi infatti ci sono la perdita di vitalità e la mancanza di alimentazione.
Atresia del cane, quattro tipi anatomici
Si possono riconoscere quattro tipi anatomici. Il Tipo I è caratterizzato dalla stenosi congenita dell’ano. Il Tipo II è caratterizzato da membrana anale persistente e retto terminante a fondo cieco in posizione immediatamente craniale. Il Tipo III presenta la membrana anale persistente e retto terminante a fondo cieco cranialmente. Il Tipo IV ha ano e porzione terminale del retto sono normali, ma la porzione craniale del retto termina a fondo cieco all’interno del canale pelvico.
In generale l’incidenza sembra essere maggiore nelle femmine che nei maschi (1,79 volte più frequente)6 . La sintomatologia appare dopo i primi mesi di vita, in generale dopo lo svezzamento tra le 2 e le 4 settimane.
Atresia del cane, terapia
La terapia è di tipo chirurgica, tuttavia ogni caso ha bisogno di un attento esame per capire se è il caso di operare o meno. Bisogna infatti tenere conto l’età del cucciolo, le sue condizioni fisiche e eventuali complicanze post operatorie.
La guarigione risulta un po’ complicata vista la difficoltà di proteggere la zona con le fasciature. Molto spesso vengono effettuati dei bendaggi con la tecnica tie-over.