Apnea notturna del cane: cosa la causa e quali sono i rimedi
L'apnea notturna del cane, a seconda della gravità, può essere una patologia da non sottovalutare. Ecco tutti i dettagli per affrontarla al meglio
Esattamente come per noi esseri umani, si parla di apnea notturna del cane. Una patologia legata al sonno che va monitorata, tenuta sottocontrollo e gestita (soprattutto nei casi più gravi).
Non è altro che l’interruzione momentanea del respiro del nostro amico a quattro zampe mentre sta facendo un pisolino. Di notte, ovviamente, visto che le ore di riposo sono di più e anche noi dormiamo, controllare il nostro adorato Fido è certamente più complesso. Ecco uno dei motivi per i quali è indispensabile intervenire.
Uno sguardo di insieme
Può succedere che l’apnea notturna del cane si manifesti sentendo Fido russare rumorosamente dall’altra parte della stanza. Potrebbe essere un campanello d’allarme da non sottovalutare. Il problema principale, infatti, è se il nostro amico a quattro zampe smette di respirare per troppo tempo.
Sapere di cosa si tratta e come potere intervenire può fare la differenza tra la vita e la morte: si tratta di un disturbo, quindi, che non va assolutamente preso alla leggera. Il nostro obiettivo è quello di fare un po’ di ordine e dare degli strumenti utili di intervento.
Ovviamente, una precisazione è d’obbligo: nessuno può sostituirsi agli esperti del settore con una laurea in veterinaria. In questo caso più che in altri è bene non ricorrere al fai da te, ma avvalersi del supporto del proprio veterinario di fiducia (che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza importanti per delineare un quadro clinico dettagliato).
Come sempre, una anamnesi il più possibile completa da parte nostra può rappresentare un valido aiuto per lo specialista che deve individuare la diagnosi corretta e la terapia più idonea alla risoluzione del problema.
Che cosa è l’apnea notturna
Come accade a noi bipedi, anche i nostri amici a quattro zampe possono soffrire di apnea notturna. Questo vuol dire che, per intervalli di tempo più o meno prolungati, smettono di respirare durante il sonno.
Uno dei sintomi che ci deve mettere in allerta è quando vediamo Fido svegliarsi di soprassalto per una sensazione di soffocamento e ansimare per la fame di aria. Un contesto che, soprattutto a noi compagni di avventura molto attenti alla sua salute, appare tutt’altro che piacevole.
Nei casi più gravi, e se non viene riconosciuta e trattata per tempo, può provocare anche la morte del cane. Ecco perché sapere individuare i segnali diventa una questione prioritaria. Tra i più frequenti ci sono:
- L’interruzione del respiro durante il sonno;
- Il russare rumoroso;
- La difficoltà di mantenere un sonno tranquillo e prolungato;
- Il nervosismo e l’irritabilità.
Se notiamo uno o più di questi sintomi, non perdiamo tempo e contattiamo il nostro veterinario di fiducia per fissare una visita di controllo a stretto giro. Se, dopo un’attenta analisi, verranno confermati i nostri sospetti sarà lui a dirci quali sono i rimedi più efficaci in considerazione della situazione specifica.
Questione di razza
L’apnea notturna del cane può colpire qualsiasi esemplare e di qualsiasi età, anche se c’è una maggiore incidenza in adulti e anziani. Ci sono delle razze, però, che sono maggiormente soggette a questo tipo di patologie:
- Il Mastino;
- Il boxer;
- Lo Shih Tzu;
- Il Carlino;
- Il Boston Terrier;
- Il Rottweiler;
- Il Bulldog inglese.
Si tratta di esemplari più inclini al sovrappeso; con le vie aeree compromesse per alcune caratteristiche anatomiche (a tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sui cani brachicefali), e con allergie.
Rimedi e terapie
La cura più adatta all’apnea notturna del cane è strettamente correlata alla causa. Se il problema è l’obesità, la soluzione potrebbe essere fare seguire al nostro amico a quattro zampe una alimentazione ipocalorica e con dosi volte a risolvere il sovrappeso. Tutto questo accompagnato da un corretto e sufficiente esercizio fisico. Dei dettagli, ovviamente, bisogna discuterne con il veterinario di fiducia.
Nei casi più gravi, lo specialista potrebbe optare per la prescrizione di alcuni farmaci di supporto e consigliare l’intervento chirurgico per eliminare l’ostruzione del naso che provoca i disturbi appena analizzati (spesso e volentieri si parla di narici deformate).
In caso di allergia
Se la causa scatenante è l’allergia, il veterinario sottoporrà il nostro amico a quattro zampe a dei test specifici per localizzare il tipo di disturbo. Inietterà a Fido una serie di allergeni per vedere a quali reagisce e a quali no. Il trattamento dipenderà da questo responso.
In genere la cura più comune prevede la somministrazione di antinfiammatori o supplementi di acidi grassi. Tra i metodi di prevenzione più efficaci ci sono la pulizia frequente della casa e dell’eventuale lettiera (se Fido non può uscire per le consuete passeggiate quotidiane): l’obiettivo è quello di evitare la polvere come se fosse la peste.
Fido russa, altre cause
Non sempre si tratta di apnea notturna del cane se lo si sente russare. A volte la causa scatenante di questo disturbo potrebbe essere strettamente correlata alla posizione che assume durante il sonno.
Oltretutto, se il nostro amico a quattro zampe presenta anche una secrezione nasale, la tosse e starnutisce potrebbe avere in atto una infezione respiratoria o un raffreddore parecchio fastidioso. La cura più probabile sarà, in questo caso, a base di antibiotici. Diverso è se il nostro adorato Fido si sveglia durante la notte: 99 su 100 è la conferma dell’apnea notturna.
Altri disturbi del sonno
L’insonnia è un altro disturbo del sonno a cui può essere soggetto il nostro fedele amico. Può presentarsi sia all’inizio della notte che durante. In entrambi i casi la situazione è sempre la stessa: Fido non riesce a prendere sonno o a riaddormentarsi. In genere si tratta di una patologia che insorge come conseguenza di qualcos’altro:
- Una ferita;
- Uno stato di ansia o stress;
- La vecchiaia;
- Una malattia.
Quando i cani invecchiano, infatti, hanno maggiori probabilità di sviluppare una condizione che provoca disagio. La digestione e i problemi articolari in primis, seguiti da patologie che interessano la vescica.
La narcolessia è una condizione certamente più rara, ma che merita di essere presa in considerazione. Come succede a noi bipedi, anche i quattro zampe possono esserne affetti. Nella fattispecie, può causare un’interruzione del ciclo del sonno REM del peloso, e provocare una sonnolenza importante durante il giorno.
Tra i sintomi più comuni ci sono degli attacchi di sonno o cataplessia: altro non è che una improvvisa debolezza muscolare che può portare alla paralisi, pur rimanendo svegli. Può durare da pochi secondi a un paio di minuti, e nascere subito dopo forti emozioni (spesso al momento del pasto o durante il gioco).
La narcolessia è una patologia che può essere particolarmente pericolosa se Fido può avere accesso a fontane o piscine, per esempio. Viste le crisi improvvise, qualsiasi luogo che possa metterne a rischio l’incolumità è da evitare.