Anomalie del comportamento materno del cane: come agire
Il cane può manifestare delle anomalie del comportamento materno. Scopriamo di che si tratta e come possiamo intervenire
Tutte le cagnette in genere hanno il cosiddetto istinto materno, ma non è sempre così. Esistono delle anomalie del comportamento materno del cane che influenzano negativamente il rapporto tra la mamma e i suoi cuccioli.
Cagnette che non allattano o che non se ne vogliono prendere cura, talvolta cani che non hanno mai avuto cuccioli ma vogliono accudire quelli degli altri.
Quando si manifestano dei disturbi comportamentali del genere è chiaro che qualcosa non va. Non possiamo prevederli perché non dipendono né dalla razza canina né dall’età del cane, ma possiamo imparare a riconoscerli e capire come affrontare la situazione.
Comportamento materno assente nel cane
Fondamentalmente possiamo distinguere due tipi di anomalie del comportamento materno del cane, che sono diametralmente opposte. La prima è il cosiddetto comportamento materno assente, quindi il caso in cui la cagnetta si mostra indifferente nei confronti dei propri cuccioli e non vuole prendersi cura di loro. Ma non è tutto qui.
Le anomalie del comportamento materno assente nel cane sfociano in atteggiamenti che possono diventare molto pericolosi per i cuccioli. Non solo la cagnolina rifiuta i cuccioli ma non vuole neanche allattare i piccoli, non li pulisce e non ci pensa due volte ad abbandonarli, lasciandoli in balia di se stessi.
Questo tipo di disturbo comporta anche altri segnali preoccupanti da parte della mamma, come il fatto che in situazioni di pericolo non protegge i piccoli. Lo fa perfino quando si avvicinano altri animali, caso in cui anziché proteggerli li attacca. Nei casi più gravi, seppur rari, può succedere anche che la cagna aggredisca i suoi cuccioli all’improvviso, senza un apparente motivo, fino addirittura a ucciderli.
Comportamento materno eccessivo nel cane
Di contro tra le anomalie del comportamento materno del cane ci sono anche quelle opposte, quando cioè la mamma dimostra un attaccamento quasi morboso a cuccioli che non le appartengono. Significa quindi che una cagnetta con questo tipo di disturbo cerca di appropriarsi dei cuccioli di un’altra mamma, oppure prova ad allattarli anche se non è stata lei a partorirli. Questo comportamento materno eccessivo sfocia in situazioni talvolta paradossali, come nel caso in cui la cagna protegge cuccioli che non le appartengono al punto da non lasciarli avvicinare dalla loro vera mamma.
In casi estremi questo tipo di anomalie del comportamento materno del cane si esprimono nei confronti di oggetti inanimati, soprattutto di peluche e pupazzi che ricordano in qualche modo la forma dei cuccioli. Quindi la cagna comincia a trattarli come se fossero veri animali, li pulisce e li lecca, dorme con loro e in più li protegge dai pericoli, anche se di fatto non corrono alcun rischio.
Cause di anomalie del comportamento materno del cane
In presenza di anomalie del comportamento materno del cane un padroncino può trovarsi letteralmente spiazzato. Sono tutti comportamenti e atteggiamenti anomali che richiedono un’analisi accurata, soprattutto per quanto riguarda i fattori scatenanti, non sempre facili da comprendere. Il comportamento materno assente è quello più complesso, perché di fatto può essere la conseguenza di tanti fattori molto diversi tra loro.
Tra le cause più comuni c’è lo stress della cagna, anche la paura. È probabile che questo dipenda principalmente dall’ambiente in cui vive che non le consente di stare tranquilla e la mette profondamente a disagio. Quindi riversa tutto questo nei confronti dei piccoli, che in fondo non c’entrano proprio nulla. Ci sono dei casi in cui, però, in realtà il fattore scatenante sono proprio i cuccioli o il cucciolo. Quando cioè sono malati oppure hanno una malformazione può capitare che la mamma si rifiuti di curarli. Apparentemente è qualcosa di molto crudele ma in natura funziona così: si privilegiano gli esemplari sani rispetto a quelli malati. Facciamo attenzione in una situazione del genere perché per istinto la mamma potrebbe anche sopprimerli, oltre a lasciare che muoiano.
Le cause di anomalie del comportamento materno assente del cane non si limitano a queste. In alcuni casi influisce lo stato di salute della mamma che se è malata o soffre tanto potrebbe essere restia a prendersi cura dei propri cuccioli. Per questo in sostanza non li pulisce e non vuole allattarli e dobbiamo essere noi padroncini a sostituirla, finché non si sarà rimessa del tutto.
Altre cause di anomalie del comportamento materno del cane
Anche la cagna che ha partorito la sua prima cucciolata può avere dei disturbi comportamentali simili, magari semplicemente perché è terrorizzata da questa nuova situazione che sta vivendo per la prima volta. Pensate al caso della depressione post partum che colpisce le donne umane. È qualcosa di molto simile che porta la cagna a sentirsi sopraffatta e spaventata, a non sapere cosa fare. In questo caso dobbiamo fare molta attenzione, cercare di darle il supporto di cui ha bisogno e, se il veterinario lo ritiene opportuno, allontanare i cuccioli da lei e provvedere noi stessi ad allattarli e accudirli al posto suo.
Infine anche le cagnette che partoriscono con il cesareo possono manifestare delle anomalie del comportamento materno e per una pura questione “chimica”. Durante il parto naturale la mamma produce ossitocina, quindi più ormoni, e ciò la induce istintivamente a curare i piccoli. Con il cesareo questo invece non accade. Anche aver partorito troppi cuccioli può spingere una cagna a rifiutarli, o meglio non sa da dove cominciare per prendersi cura di tutti i piccoli.
Nel caso di comportamento materno eccessivo del cane, invece, la causa è prettamente ormonale. Significa che quando una mamma ruba i cuccioli di un’altra cagna potrebbe avere una produzione eccessiva di progesterone. Questa si verifica quando le femmine sono in calore e non hanno mai avuto una cucciolata.
Anomalie del comportamento materno del cane: cosa fare?
Anche nel caso di anomalie del comportamento materno del cane dobbiamo ricorrere all’unica persona che davvero può aiutarci: il veterinario. La cagna ha bisogno di essere visitata accuratamente per capire quale sia il problema che scatena in lei queste reazioni. Il veterinario potrebbe scoprire che sta male a causa di un problema di salute e che non si prende cura dei piccoli perché soffre. Oppure che abbia un attaccamento eccessivo a cuccioli non suoi o peluche perché è in calore e non ha mai avuto gravidanze. In questo caso per risolvere il problema sarebbe opportuno sterilizzare la femmina il prima possibile.
Ci sono casi in cui il veterinario può diagnosticare un problema chiamato pseudogravidanza o gravidanza isterica. In questo caso occorre somministrare alla cagna dei farmaci appositi che ripristino i normali livelli ormonali e sarebbe opportuno sterilizzarla per evitare simili problemi in futuro.
I casi di comportamento materno assente sono un po’ più complicati da risolvere. D’altronde non possiamo costringere una cagnetta priva di istinto materno a prendersi cura dei cuccioli né possiamo trasmetterglielo in qualche modo. Quel che possiamo fare è provare a eliminare ogni possibile fonte di stress per la cagnolina, cercando di riservarle un posto calmo, confortevole e tranquillo nel quale non venga continuamente disturbata da animali o persone.
Se la cagna si rifiuta di allattare i cuccioli dobbiamo provvedere noi a farlo con il latte artificiale. Allo stesso modo se non li accudisce, dobbiamo essere noi a tenerli al caldo e a pulirli, proprio come se fossimo la loro mamma. E soprattutto se la cagna si mostra aggressiva, teniamola separata dai cuccioli per evitare che gli faccia del male. In ogni caso affidiamoci alle indicazioni del veterinario.