Anisocoria nel cane: l’asimmetria pupillare e il suo trattamento
Anisocoria nel cane: sembra nascondere una rara malattia, altro non è che una differenza tra le pupille. Vediamo i dettagli e come curarla
Può capitare di notare nel nostro amico a quattro zampe un’asimmetria oculare, precisamente delle pupille. Questa condizione si chiama anisocoria del cane. Per curarla è indispensabile trovare la causa scatenante.
La parte circolare al centro dell’occhio, quella che permette alla luce di entrare all’interno del bulbo oculare, a destra e a sinistra, ha un diametro differente e dà un aspetto un po’ strano allo sguardo di Fido. Niente paura, il veterinario sarà in grado di trovare la soluzione più indicata.
Che cosa è?
Le pupille degli occhi si espandono quando la fonte di luce è minore, si contraggono invece quando è maggiore. L’anisocoria nel cane si verifica quando hanno delle dimensioni differenti l’una dall’altra.
Questa patologia fa apparire una pupilla più piccola dell’altra, ma – con l’individuazione corretta della causa scatenante – ci sono diversi piani terapeutici che risolvono il disturbo in questione.
Sintomi. O sintomo?
Nel caso dell’anisocoria nel cane i segnali sono univoci. A dir la verità è uno solo e lo abbiamo già descritto. Se notiamo un’asimmetria delle pupille nel nostro amico a quattro zampe, chiediamo una consulenza al veterinario di fiducia.
Sarà lui, in base alla causa che l’ha provocata, a stabilire la cura più adeguata per arrivare a una completa guarigione. Mi raccomando, niente fai-da-te: gli occhi sono molto delicati, e una patologia anche stupida – se mal curata – potrebbe avere delle conseguenze spiacevoli.
Le possibili cause
Lo abbiamo già detto, le ragioni che provocano l’anisocoria nel cane possono essere molteplici. Il risultato è sempre lo stesso: l’alterazione delle dimensioni delle pupille.
Questa condizione può essere causata da un’infiammazione della regione frontale dell’occhio; da un aumento della pressione oculare; o da una patologia che interessa il tessuto dell’iride stessa.
In quest’ultimo caso potremmo avere a che fare con un’iride sottosviluppata, con un accumulo di tessuto cicatriziale a livello oculare, con forme di cancro o con disturbi dovuti alla somministrazione di farmaci.
La diagnosi
Nel caso di anisocoria nel cane, noi – e successivamente il veterinario la confermerà – noteremo un’asimmetria delle pupille. La prima cosa da fare è distinguere tra cause neurologiche e motivi di natura oculare.
Nel caso lo riterrà opportuno, lo specialista ricorrerà agli ultrasuoni per individuare eventuali lesioni; mentre la tac (altrimenti conosciuta come tomografia computerizzata) e la risonanza magnetica servono a identificare lesioni cerebrali.
Cure e trattamento
Solo il veterinario, attraverso un’osservazione accurata e gli esami diagnostici sopracitati, potrà comprendere le cause e fare la diagnosi di anisocoria nel cane. In base al risultato di questa prima fase verrà stabilita la cura adeguata. Nel caso di tumore, potrebbe essere importante saperne di più sulla chemioterapia nel cane.
La prognosi del nostro amico a quattro zampe, per il pieno recupero, dipende sempre dal motivo che ha provocato la patologia. Nei casi più gravi, qualora dovesse sopraggiungere la cecità, è molto improbabile che la condizione sia reversibile. Non abbiate paura: prendersi cura di un cane cieco è possibile e non poi così difficile, basta solo qualche attenzione extra.
Data la natura della malattia, fare prevenzione non è possibile. L’unica cosa è seguire scrupolosamente la cura prescritta dal veterinario di fiducia che, oltretutto, conosce pregressi clinici e caratteristiche del nostro fedele amico.