Animali affamati e malati rischiano di morire se non vengono aiutati
Senza niente da mangiare e con diverse malattie ci sono animali che rischiano di volare sul ponte dell'arcobaleno perché nessuno li aiuta
In Grecia, come in tanti altri Paesi del mondo, l’allarme è preoccupante. Ci sono tantissimi animali affamati e malati che rischiano di morire perché non ci sono persone che si prendano cura di loro. I volontari dei rifugi fanno quello che possono per poterli aiutare a sopravvivere e a stare bene, ma ci vuole l’aiuto di tutti. Delle amministrazioni, ovviamente, ma anche dei singoli cittadini che possono fare molto.
In Grecia l’allarme riguarda soprattutto gli animali abbandonati in una discarica comunale. L’Animal Rescue Site e la Greater Good Charities hanno iniziato ad aiutare i gruppi locali di soccorso animali nella città di Xanthi alla fine dell’anno scorso. C’erano 600 animali malati e affamati che a stento riuscivano a sopravvivere. Le sue associazioni hanno scoperto che in quella regione ci sono migliaia di cani e gatti costretti a vivere in strada. Una situazione insostenibile, sia per il benessere di queste povere creature sia per la comunità.
Le associazioni locali e i singoli volontari fanno molto per queste anime senza pace, che si trovano in strada perché nate come randagi o perché abbandonate da persone prive di cuore e di anima. Sopravvivono come meglio possono, cercando cibo tra i rifiuti. Per questo motivo spesso si formano delle colonie presso le discariche che si trovano subito fuori dalle città greche. I rifugi sono ormai pieni e non si può fare molto in condizioni critiche come quelle che vivono canili e gattili in Grecia. Tutti possiamo contribuire a rendere migliore la vita di questi poveri animali abbandonati, costretti a vivere in condizioni decisamente non dignitose.
Le associazioni chiedono continuamente aiuto alle autorità locali, che però sembrano non avere intenzione di dare una mano. O trovano soluzioni al limite del surreale come in Turchia, dove si pensa di abbattere gli animali randagi.