Quali sono gli allergeni alimentari del cane più comuni?
La salute del nostro Fido passa anche dalla dieta. Gli allergeni alimentari del cane, quindi, devono essere evitati e quindi – prima di tutto – conosciuti
Il benessere del nostro amico a quattro zampe è una nostra precisa priorità. Vederlo sempre in forma e in salute il nostro più grande desiderio. Per fare in modo che ciò avvenga, è importante che ce ne si prenda cura nel migliore dei modi.
Oltre alle visite periodiche dal veterinario di fiducia, colui che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere negativamente, dobbiamo pensare alla dieta migliore per la sua età, il suo stile di vita e le sue condizioni di salute.
Ecco allora che conoscere gli allergeni alimentari del cane diventa un dettaglio non di poco conto. Sapere quali sono è l’unico modo per evitarli. Per qualsiasi dubbio o incertezza, quindi, chiediamo al nutrizionista. Non affidiamoci al fai da te e al sentito dire e cambiamo gli elementi dell’alimentazione solo previa autorizzazione veterinaria.
Uno sguardo di insieme
Quando decidiamo di prendere un cane, dobbiamo farlo in maniera consapevole. Tenendo bene a mente che non si tratta solo di ricevere coccole, amore e divertirsi; ma che è una grande responsabilità che dura “finché morte non ci separi”. Per evitare gli allergeni alimentari per cani, è bene conoscere i cibi proibiti per i cani ed bandirli dalla dispensa adibita a contenere tutto quello che serve per la dieta del nostro amico a quattro zampe.
Se non si agisce con metodo e non si tiene il polso di ferro, è facile per i proprietari di una piccola palla di pelo diventare un po’ compiacenti quando si tratta di nutrimento e di snack extra. Il rinforzo positivo è un’ottima tecnica, ma va perseguita con raziocinio. Infatti, addestrare il cane con gli snack è possibile, ma senza esagerare.
Esistono degli esemplari che non hanno alcuna allergia alimentare e possono ingerire mangimi formulati con ingredienti diversi, mentre altri possono soffrire di ipersensibilità. In ogni caso, sia che serva più o meno attenzione, ci sono degli ingredienti assolutamente da evitare. Inoltre, se ne vogliamo inserire di nuovi – e mai provati – nella dieta del nostro adorato Fido, chiediamo prima il nulla osta allo specialista e facciamo una prova allergica con piccolissime quantità. Se non notiamo reazioni anomale, proseguiamo con le dosi consentite dal veterinario, altrimenti troviamo una formula alternativa e che non faccia male al nostro amico a quattro zampe.
I sintomi di un’allergia che dipende dalla dieta
Fra gli allergeni alimentari del cane che nei quali possiamo incappare più facilmente ne troviamo otto. Che non facciano bene alla nostra piccola palla di pelo ce ne rendiamo conto da alcuni segnali inequivocabili. Tra questi ci sono:
- Disturbi a livello cutaneo (come la dermatite del cane);
- Otite, la classica infezione che colpisce le orecchie;
- Disturbi di natura digestiva (come episodi di vomito, diarrea nel cane e rumori intestinali);
- Problemi respiratori (come starnuti, rinite o asma).
A tal proposito, può tornare utile saperne di più sul perché il cane starnutisce o come intervenire se il cane soffoca. Si tratta infatti di casi clinici che possono manifestarsi a tutte le età, anche se l’allergia alimentare del cane è più frequente negli esemplari giovani. Nella fattispecie, è più facile che colpisca i cuccioli sotto i tre anni.
Se notiamo uno o più di questi sintomi, quindi, è bene non temporeggiare e chiamare subito il veterinario di fiducia. A seconda della gravità della reazione allergica, infatti, c’è il rischio di conseguenze di una certa entità come il cane disidratato. Una condizione che, se non curata in tempo, può portare anche al decesso.
Gli alimenti più pericolosi per Fido
Alcuni di essi sono insospettabili, mentre altri sono abbastanza conosciuti da chi ha un minimo di dimestichezza con un amico a quattro zampe. In ogni caso non commettiamo l’errore di sostituirci al veterinario e chiediamo sempre il suo benestare prima di apportare qualsiasi cambiamento, soprattutto se si tratta di:
- Vitello;
- Pollo;
- Latticini;
- Pesce
- Maiale;
- Grano;
- Mais;
- Soia.
Lo specialista è indispensabile anche perché i sintomi precedentemente descritti sono comuni ad altre malattie. Una corretta diagnosi differenziale dunque viene messa a confronto con eventuali:
- Patologie endocrine come l’ipotiroidismo;
- Malattie parassitarie come la rogna sarcoptica nel cane;
- Altre malattie allergiche come la reazione al morso delle pulci o ad altre componenti ambientali;
- Infezioni fungine;
- Fattori contribuenti.
Un fattore che può ‘dare una mano’ agli allergeni alimentari del cane è la cattiva digestione (più a lungo il cibo passa attraverso l’intestino, più è esposto alle immunoglobuline E: anticorpi prodotti dal sistema immunitario e c’è la probabilità di innescare una risposta anafilattica). Oltretutto, può contribuire pure una maggiore permeabilità dell’intestino. Se il cane è infestato dai parassiti, poi, la permeabilità della parete aumenta, e con essa l’assorbimento delle proteine allergeniche.
Come capire se Fido ha un’allergia in atto
Gli allergeni alimentari del cane si manifestano principalmente con reazioni di natura cutanea. Il primo segno è un prurito non stagionale, cioè in qualsiasi periodo dell’anno. Inoltre si può formare la piodermite, che altro non è che un’infezione alla pelle. Fondamentale, oltre al riconoscimento dei sintomi già citati, è una diagnosi tempestiva da parte del veterinario, in maniera tale che possa intervenire prima possibile e nel migliore dei modi.
Un metodo efficace per capire se il cane è allergico a qualcosa, è la dieta a eliminazione: si tratta di un tipo di alimentazione che prevede l’esclusione, uno alla volta, di tutti gli alimenti che compongono la pappa di Fido. Quando smette di star male si capisce qual è stato il responsabile dei suoi disturbi allo stomaco. Inoltre esistono alcune diete con proteine alle quali Fido non è stato esposto (come la carne di cervo, cavallo, coniglio, e altre), e con carboidrati come patate o riso, oppure proteine altamente idrolizzate.
Si possono contrastare gli allergeni alimentari del cane con un’alimentazione naturale del cane. Si tratta una dieta casalinga, ma che va seguita sempre sotto la supervisione del veterinario di fiducia, in modo tale che sia sempre sana e correttamente bilanciata. Dopo un primo periodo, viene eseguito un test di provocazione. Fido quindi viene nutrito con la dieta che si ritiene abbia causato i sintomi e se ne osserva l’evoluzione. Se inizia a presentare di nuovo prurito, si eseguirà nuovamente la dieta di eliminazione e si confermerà l’eventuale diagnosi.
È abbastanza ovvio, ma non è mai sbagliato ripeterlo e non bisogna mai dare nulla per scontato. Per far guarire Bau dalle conseguenze degli allergeni alimentari del cane si deve seguire un’alimentazione con proteine e/o carboidrati che non generino reazioni anomale. In tal senso, è indispensabile farsi consigliare dal veterinario di fiducia, dopo una sua attenta analisi della condizione generale del nostro amico a quattro zampe e, per qualsiasi dubbio o incertezza, è bene fare una telefonata a lui.