Alaskan Husky: carattere, indole, consigli e curiosità su questa razza di cane
Chi non ha mai sognato di avere un Alaskan Husky? Ma siamo proprio sicuri di conoscere tutto quel che c'è da sapere su questo cane...
Un cane celebre per la sua abilità nel trainare le slitte e per il suo aspetto primordiale, che lo fa somigliare tantissimo agli antenati selvatici. L’Alaskan Husky è un quattro zampe meraviglioso che vale la pena scoprire in modo più approfondito.
Quando decidiamo di adottare un cane dobbiamo esser pronti a ogni evenienza. Non basta nutrirlo o comprargli una cuccia, specialmente con un quattro zampe del genere che ha caratteristiche ed esigenze molto particolari.
L’Alaskan Husky è un cane sorprendente, a cominciare dal fatto che non sia una razza canina a tutti gli effetti (e vi spiegheremo perché). Ecco tutto quel che dovete sapere!
Indice
- Un po’ di storia
- Aspetto e caratteristiche
- Carattere e temperamento
- Addestramento dell’Alaskan Husky
- Salute e cure
- Alimentazione
- Toelettatura dell’Alaskan Husky
Un po’ di storia
Viaggiare a ritroso nel tempo per conoscere la storia e le origini dell’Alaskan Husky è l’unico modo per comprendere fino in fondo il suo “destino”. Come anticipato, tecnicamente questo nome non si riferisce a una vera e propria razza canina riconosciuta da club e associazioni, come accade ad esempio con il Siberian Husky (suo diretto antenato).
Alaskan Husky è un termine che viene usato per definire il gruppo dei classici cani da slitta, selezionati nel tempo dai mushers (i conducenti delle slitte) non per una questione di aspetto e morfologia, bensì per via delle loro caratteristiche e doti: resistenza, forza, velocità, agilità e capacità di vivere al freddo dei ghiacciai senza problemi.
Gli antenati dell’Alaskan Husky
A un primo sguardo potremmo dire che l’Alaskan Husky sia un cane dalle origini antichissime, eppure gli esemplari per come li conosciamo oggi sono frutto di una selezione piuttosto recente. I recenti studi sul DNA del cane, però, ci apre le porte ad un mondo davvero meraviglioso e, di fatto, la storia vera e propria dell’Alaskan Husky inizia decine di migliaia di anni fa.
Tantissimo tempo prima che europei e russi arrivassero nel Nuovo Continente, il Nord America era una vasta area dal clima rigido e ricoperta per lo più da ghiacciai. Qui vivevano delle popolazioni locali di cani, che possiamo definire “nativi” e che avevano caratteristiche molto diverse sia in fatto di dimensioni che di morfologia. C’era proprio di tutto, dai piccoli cani da caccia Innu Canoe ai cani Salish Wool, allevati appositamente per la loro lana, fino ai cani da caccia Tal Tan Bear, di taglia molto piccola.
Il legame con i lupi
L’Alaskan Husky, geneticamente parlando, porta con sé le caratteristiche di questi antichissimi cani nativi. In particolare quelle dei cani precolombiani che attraversarono lo Stretto di Bering più di 14mila anni fa e dal quale a loro volta si distinsero due grandi gruppi di cani, quelli delle coste e quelli dell’entroterra dell’Alaska. Tutti questi quattro zampe erano già addomesticati e abituati alla vita con l’uomo, ma alcuni studi dimostrano che alcuni esemplari potrebbero essersi mescolati alle popolazioni di lupi locali. Quindi sì, nelle vene dell’Alaskan Husky scorre anche sangue di lupo!
La prima selezione
Per le popolazioni locali i cani erano una risorsa fondamentale e questo ci porta alle origini vere e proprie dell’Alaskan Husky come gruppo definito. I nomadi di tutto il Nord America impiegavano i loro cani per diversi compiti, specialmente per trainare carichi pesanti e provviste nei loro consueti spostamenti. Questi cani erano utili anche per la caccia e la guardia dei villaggi, oltre che per la loro affettuosa compagnia. Ma ancora in questo periodo non si può parlare di selezione.
Di fatto la prima selezione vera e propria dell’Alaskan Husky iniziò qualche centinaio di anni fa a opera dei coloni del Canada e degli Stati Uniti settentrionali. Le tribù nomadi non “sceglievano” i loro cani e li adottavano così com’erano, senza selezionarne particolari caratteristiche. A ridosso del Novecento i coloni e poi i mushers, ovvero i conducenti di mute di cani da slitta, al contrario cominciarono a selezionare gli esemplari più adatti a svolgere determinati compiti.
Gli occorrevano cani resistenti alle basse temperature e in grado di correre sul ghiaccio e la neve, che fossero forti ma allo stesso tempo leggeri e veloci. Ecco allora che cominciarono a distinguersi le tre principali razze di cani nordici: il Siberian Husky e l’Alaskan Malamute (più grandi) e, appunto, l’Alaskan Husky (più piccolo).
Alaskan Husky, il cane da slitta per antonomasia
I mushers avevano bisogno di cani specifici, in grado non solo di correre tra la neve e i ghiacci dell’Alaska e del Canada ma anche che fossero in grado di svolgere diversi lavori: dovevano trasportare tronchi, consegnare rifornimenti in località difficili da raggiungere, poi anche partecipare alle corse a premi (quelle cioè in cui si potevano vincere ingenti somme di denaro).
A partire dai cani dei villaggi Inuit poi la “razza” è stata perfezionata con l’intento di ottenere velocità, resistenza, andatura particolare, zampe grandi, taglia non troppo grande. Si suppone che per affinare la selezione dell’Alaskan Husky siano stati introdotti cani come il Greyhound e il German Shortaired Pointer (e non solo).
Aspetto e caratteristiche
Più che parlare dell’Alaskan Husky, sarebbe corretto parlare “degli” Alaskan Husky. Sì, perché la selezione da cui provengono questi cani nordici da slitta è talmente variegata da non renderli una razza canina a tutti gli effetti, con uno standard ben definito. Ecco perché si dice che l’Alaskan Husky “tecnicamente” non si possa considerare un cane di razza.
Ogni incrocio dà vita a esemplari sempre diversi e con caratteristiche talmente diverse che vien difficile considerarli “parenti”. In linea generale l’Alaskan Husky ha l’aspetto del Siberian Husky ma con qualche differenza (a cominciare dalle dimensioni ridotte e dal pelo più corto). Ma non troveremo mai due esemplari identici e ci saranno sempre dei tratti, anche piccolissimi, che cambiano e li distinguono l’uno dall’altro.
Dimensioni e corporatura
L’aspetto generale dell’Alaskan Husky richiama le caratteristiche del lupo. Di fatto si tratta di un cane medio-grande, simile ai “cugini” Siberian Husky e Alaskan Malamute ma decisamente più piccolo. Le dimensioni ridotte, unite alla sua forza, lo rendono molto più veloce rispetto agli altri cani nordici ed è per questo che sono i perfetti cani da slitta. Sono stati selezionati proprio per questo!
Non possiamo fornire dati generici sulle dimensioni di un Alaskan Malamute, perché tutto dipende sempre dalle linee di sangue dalle quali ha avuto origine. Ma la corporatura ha delle caratteristiche ben precise: robusta, possente e molto muscolosa, con torace largo e profondo e zampe forti e potenti. Il peso generalmente varia tra i 21 e i 25 kg per i maschi e i 17 e i 19 kg per le femmine, mentre l’altezza va dai 40 ai 59 cm per i maschi e dai 35 ai 56 cm per le femmine. La coda dell’Alaskan Husky, infine, è alta, ripiegata sul dorso e completamente ricoperta da pelo.
Testa e muso
Gli Alaskan Husky sono cani ben proporzionati anche per quanto riguarda muso e testa. Quest’ultima è larga, alta ed eretta con orecchie di forma triangolare che stanno ben dritte. Il muso è leggermente allungato (ma non troppo) con un bel tartufo nero che spicca alla fine. Infine gli occhi sono vispi e attenti, con forma a mandorla e di colore blu o marrone, anche se possono essere eterocromi (cioè di due colori diversi).
Mantello e colori
Una delle caratteristiche principali dell’Alaskan Husky è proprio il mantello, folto e a doppio strato quindi ottimo per proteggerlo dal freddo, visto il suo tipico habitat a basse temperature. Il pelo è morbido e più corto rispetto a quello del Siberian Husky e dell’Alaskan Malamute, e non è un caso che sia così: in questo modo per il cane è più pratico il traino della slitta. E i colori? Non esiste un colore tipico dell’Alaskan Husky, proprio perché deriva da incroci sempre diversi e non è mai stata stabilizzata questa caratteristica. Può avere diverse combinazioni di colori con grigio, nero, bianco e persino rosso.
Carattere e temperamento
Se c’è una caratteristica che rende l’Alaskan Husky un cane davvero speciale è la sua naturale propensione alla socialità. Tutti i cani tendenzialmente sono socievoli e ormai abituati al contatto con l’uomo, ma questo bellissimo cane da slitta supera di gran lunga i suoi “cugini” Siberian Husky e Alaskan Malamute. L’Alaskan Husky è un cane molto affettuoso e dà il meglio di sé proprio quando sta a contatto con le persone!
Neanche a dirlo, il carattere del cane è influenzato dalle diverse razze canine che generano di volta in volta l’incrocio specifico, proprio come accade al colore del mantello. Ciascun Alaskan Husky può avere attitudini diverse e differenti sfumature di carattere, ma in generale gli esemplari sono tutti caratterizzati dalla propensione alla socializzazione e al lavoro di squadra.
Non ama la solitudine
Questo naturale bisogno di compagnia rende l’Alaskan Husky piuttosto insofferente alla solitudine. Non è un cane fatto per stare da solo e vivere in isolamento, cosa che lo danneggia profondamente rendendolo triste e perfino depresso. Un Alaskan Husky vive nel costante bisogno di contatto sia con le persone che con i suoi simili e non solo per una questione di “lavoro”. È vero che sin da cucciolo è abituato alla “squadra” di traino, a sentirsi parte di un gruppo con cui condivide tanti momenti ma naturalmente questi non si limitano al lavoro e comprendono anche coccole e giochi!
Va d’accordo con tutti
Sì, possiamo dire a gran voce che l’Alaskan Husky sia un cane che va d’accordo con tutti, dalle persone ai propri simili fino agli altri animali. Tendenzialmente è così ed è per questo motivo che questo quattro zampe è adatto alla vita in famiglia: si mostra sempre molto affettuoso e coccolone e non rifiuta mai una carezza o una scorpacciata di coccole, specialmente quando fa freddo.
L’Alaskan Husky è un cane nato per il lavoro di gruppo, perciò per lui è del tutto naturale vivere fianco a fianco degli altri cani. La sua socievolezza lo porta a essere sempre calmo, gentile e con un piglio giocherellone che lo rende un quattro zampe davvero speciale. Da “gelido” cane nordico ci potremmo aspettare tutt’altra indole, eppure l’Alaskan Husky sovverte le regole a cui siamo abituati. Al punto che – a dispetto dei luoghi comuni – va d’accordo persino con i gatti!
Un cane che…parla!
Che l’Alaskan Husky sia un cane speciale ormai è fuor di dubbio. E lo è anche per un’altra caratteristica: i suoi vocalizzi! A differenza della gran parte delle razze canine (salvo eccezioni), l’Alaskan Husky è uno di quei cani che si esprime anche “parlando”, soprattutto con le persone a cui vuole bene. Ha un modo tutto suo per comunicare emozioni, sensazioni e la gioia di stare con i propri umani del cuore.
Un cane competitivo
Come sempre occorre guardare ogni aspetto del carattere di un cane prima di cimentarci in un’adozione. L’Alaskan Husky ha mille caratteristiche positive e abbiamo visto che tendenzialmente non ha problemi ad andare d’accordo con persone, cani e altri animali. Ma (come sempre c’è un “ma”) attenzione a non sottovalutare il suo bisogno di impegno, oltre che di attenzioni.
Per sua natura l’Alaskan Husky ha il costante bisogno di lavorare, che sia con il traino delle slitte o con qualsiasi altro tipo di impiego. Perciò se vogliamo davvero renderlo felice dobbiamo assicurarci che abbia sempre un obiettivo da perseguire…insomma, non è di certo un can fatto per stare a oziare sul divano! L’Alaskan Husky è un cane che vive nel costante bisogno di impegnarsi in qualcosa ed è anche competitivo sotto molti aspetti: quando svolge un compito, fa di tutto per portarlo a termine al meglio delle sue possibilità.
Addestramento dell’Alaskan Husky
Per quanto sia un cane dolce e gentile con le persone e gli altri animali, l’Alaskan Husky non è proprio un cane per tutti. Il motivo? Da bravo cane nordico quale è, non perde mai il suo innato senso di indipendenza e una testardaggine che lo porta a essere un vero osso duro. Specialmente quando da piccolo lo dobbiamo educare e addestrare.
Il padroncino ideale deve essere una persona dal polso fermo, che conosca a fondo e comprenda la sua natura e sappia gestirlo nel migliore dei modi, incanalando le sue inesauribili energie in attività e compiti che il cane svolgerà con impegno e dedizione. L’Alaskan Husky è nato per vivere in branco, tuttavia tende spesso a voler prevalere sugli altri membri, com’è naturale che sia: vuole imporsi come capo-branco.
Dobbiamo esser bravi a stabilire e definire i ruoli, in modo che il cane impari a vederci come suo punto di riferimento. L’Alaskan Husky deve riconoscere l’importanza del suo padroncino, dargli ascolto e imparare a seguire i comandi senza fare di testa propria. È un cane estremamente intelligente che non ha alcun problema di apprendimento, ma un padroncino inesperto potrebbe trovarsi un tantino in difficoltà. Ecco perché il nostro consiglio è di rivolgersi a un educatore cinofilo esperto, che conosca a fondo questa grande famiglia canina.
Salute e cure
L’incredibile mix di razze da cui proviene ciascun esemplare di Alaskan Husky crea non soltanto una varietà di colori e caratteristiche, ma anche un vero e proprio scudo in fatto di salute. Proprio a causa di tale mix, l’Alaskan Husky è un cane sano e che difficilmente presenta gravi problemi di salute. Del resto il suo “pool genetico” è stato accuratamente selezionato dai mushers per evitare difetti!
Non è da escludere, però, la possibilità di malattie o disturbi specifici che spesso derivano proprio dalle razze di provenienza. Tutti i cani, anche il più forte e resistente, sono soggetti a problemi di salute e dobbiamo essere sempre attenti a eventuali sintomi, in modo da correre immediatamente dal veterinario per un controllo anche al primo sospetto.
Malattie tipiche
L’elenco di malattie tipiche dell’Alaskan Malamute non è molto lungo (per fortuna). Però dobbiamo esser consapevoli del fatto che gli esemplari di questa famiglia canina spesso sono predisposti a problemi e malattie oculari, in particolare la cataratta – che in genere è tipica dei cani anziani ma nell’Alaskan Husky può insorgere anche nei cuccioli – e l’atrofia progressiva della retina, una malattia degenerativa che provoca la progressiva cecità del cane.
Non accade sempre e a tutti gli esemplari indistintamente, ma anche l’Alaskan Husky può essere predisposto alla displasia dell’anca, ovvero uno sviluppo anomalo delle articolazioni dell’anca che causa un’andatura zoppicante e può degenerare in gravi problemi di mobilità. A questa dobbiamo aggiungere l’ipotiroidismo, cioè una riduzione della funzione tiroidea, e la displasia della laringe, ovvero una malformazione che provoca respiro pesante e sibili, probabilmente dovuta ai continui vocalizzi e all’intensa attività fisica tipica di questi cani.
Alimentazione
Indipendentemente dal tipo di dieta con cui scegliamo di nutrire l’Alaskan Husky – a crudo, piatti fatti in casa, crocchette o una combinazione di tutto questo – dobbiamo sempre tenere conto di due fattori essenziali: dobbiamo dargli alimenti di ottima qualità e con pasti bilanciati per questo tipo di cane. L’alimentazione è un elemento fondante nella cura di un quattro zampe, perché da questa dipendono la sua corretta crescita e la buona salute.
Sebbene si tratti di un cane forte, resistente e che generalmente gode di buona salute, anche l’Alaskan Husky deve mangiare in modo corretto e controllato, senza eccedere con le quantità e garantendogli l’apporto energetico e proteico necessario per svolgere le sue attività e mantenersi sempre in forma. L’Alaskan Husky ha bisogno di cibi altamente proteici, con un medio apporto di grassi e un basso apporto di carboidrati, che non riescono a digerire bene.
E le quantità? Tutto dipende dalla situazione specifica, la buona notizia è che l’Alaskan Husky è un cane che si auto-regola senza troppi problemi. Vuol dire che mangia soltanto ciò che gli va e di cui sente di avere bisogno, senza mai ingozzarsi fino a stare male. Un esemplare che fa molto movimento naturalmente mangia un po’ di più rispetto a un esemplare meno attivo, così come l’Alaskan Husky tende a mangiare più pappa quando fa molto freddo.
Toelettatura dell’Alaskan Husky
A differenza dei “cugini” Siberian Husky e Alaskan Malamute, l’Alaskan Husky generalmente ha un mantello corto, tutt’al più semi-lungo. Ciò significa che richiede una manutenzione regolare ma anche più semplice e non ha la necessità di essere spazzolato tutti i giorni o più volte al giorno. I periodi di muta sono quelli in cui dobbiamo prestare maggiore attenzione alla cura del bel mantello del cane perché, avendo un folto sottopelo, tende a disperderne proprio tanto…col rischio di ritrovarci la casa ricoperta da ciuffi!
Nella stagione di muta occorre spazzolarlo anche una volta al giorno, servendosi di pochi ma essenziali strumenti di toelettatura: un pettine a denti stretti per eliminare nodi, grovigli e sporcizia e una spazzola morbida che toglie tutto il pelo in eccesso. In base all’ambiente in cui vive il cane, poi, dobbiamo calcolare le giuste tempistiche per il bagnetto. Se il cane trascorre molto tempo all’esterno è ovvio che avrà bisogno di bagnetti più frequenti, per eliminare l’eventuale sporco che si accumula sul mantello e nelle zampe. Per qualsiasi dubbio, come sempre, vi consigliamo di rivolgervi a un professionista che saprà darvi tutte le indicazioni e i consigli del caso.