Alabai, storia di questo cane particolare
Ecco la storia dell'Alabai, il maestoso Pastore dell'Asia Centrale conosciuto per la sua proverbiale forza e per l'incredibile coraggio
Il Pastore dell’Asia Centrale, conosciuto anche come Alabai, ha origini lontane e la sua storia affonda le radici a ben 4.000 anni fa.
Senza dubbio si tratta di una delle razze canine più longeve attualmente esistenti ma anche tra quelle meno conosciute del mondo turco.
Posizione geografica
L’Alabai è il risultato della selezione naturale avvenuta tra gli antichi molossi che popolavano l’attuale regione del Turkmenistan.
La sua area d’origine è vastissima e si estende dal Mar Caspio fino al Pamir e dal confine tra Russia, Iran e Afghanistan fino alla Siberia meridionale.
Questa regione che oggi comprende sei paesi moderni – Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Tagikistan, Turkmenistan e Russia – è caratterizzata da un ambiente variegato e spesso ostile
Dalla calda steppa del deserto alle montagne rocciose la differenza di temperatura tra il giorno e la notte può essere addirittura di 30 o 40 gradi.
Da tutto questo non poteva che nascere un cane incredibilmente resistente come l’Alabai, capace di adattarsi a qualsiasi ambiente o clima.
Alabai: storia e testimonianze
A tutti gli effetti l’Alabai è la razza canina appartenente alla famiglia dei Molossoidi più antica che esista attualmente.
La storia e le origini ci dicono anche che l’Alabai è con molta probabilità la testimonianza vivente di come fosse l’aspetto di questi cani nei tempi antichi, già 4.000 anni fa.
Se oggi possiamo dare una data indicativa delle origini di questo cane lo si deve a una scoperta fatta alcuni anni fa nel Turkmenistan meridionale.
Qui gli archeologi hanno rinvenuto una piccola statua di terracotta che risale a duemila anni prima di Cristo.
È chiaro che il cimelio raffigura proprio un esemplare di Alabai e ci mostra anche che la pratica di tagliare le orecchie era in uso già a quel tempo.
Caratteristiche e peculiarità
L’Alabai è un cane dalla storia antica che ha riscosso da sempre un grande successo per via delle sue caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere.
È un cane forte, intelligente e dotato di uno straordinario coraggio e per questo in Asia Minore è considerato da sempre il cane da pastore e da combattimento per eccellenza.
Non si tira indietro di fronte a nulla e affronta qualsiasi minaccia per difendere il suo padrone o il gregge a cui fa da guardiano.
Il grande e potente Alabai è in grado di affrontare lupi, leoni di montagna e persino orsi e in passato affrontava anche leopardi e tigri, diffusi nella sua terra d’origine.
Se c’è una caratteristica che contraddistingue questo cane è senza dubbio il suo forte istinto di protezione verso la famiglia che considera alla stregua del suo “branco”.
Nonostante sia considerato un ottimo cane da combattimento, l’Alabai ha un temperamento abbastanza pacifico tanto che non è mai il primo ad attaccare.
Reagisce soltanto quando percepisce un reale pericolo per se stesso o per i suoi cari e state certi che vi difenderà sempre, anche a costo di perdere la vita.
L’Alabai oggi: impiego e riconoscimenti
Non è facile ammirare un Alabai perché la razza canina vive principalmente entro i confini della sua area d’origine.
Gli esemplari attualmente esistenti sono il frutto di una selezione accurata a opera dei russi che a partire dagli anni Trenta iniziarono a interessarsi alla razza.
Potenza, agilità, intelligenza e coraggio: non ci volle molto perché questo cane divenisse uno dei preferiti dagli abitanti dell’Unione Sovietica.
Non a caso i russi lo considerano parte del gruppo dei cosiddetti Volkodav, ovvero cani “distruttori di lupi”.
Oggi l’Alabai è utilizzato come cane da pastore ma purtroppo viene sfruttato anche come cane da combattimento contro Pastori del Causaso, Kandal e altri molossoidi.
Nella vasta area d’origine di questo cane ne sono state sviluppate diverse varianti tutte classificate come Ovtcharka (o Pastore) dell’Asia Centrale.
Le tipologie si distinguono principalmente per via della loro fisicità e possono essere più o meno grando.
Infatti nelle regioni della steppa gli esemplari sono meno massicci rispetto a quelli diffusi nelle montagne del Pamir che sono più grandi e più pesanti.
L’Alabai a lungo non ha ricevuto il riconoscimento ufficiale della FCI – Fédération Cynologique Internationale ma nel 2010 è stato stilato lo standard di razza.
Nella classificazione della FCI l’Alabai è inserito nel Gruppo 2 dei Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani bovari svizzeri.
Appartiene, inoltre, alla Sezione 2.2 dei Molossoidi, cani da montagna senza prova di lavoro.