Agenti di polizia rompono il finestrino per salvare un cane in un’auto bollente
Il cane ora sta bene ma non è certo se potrà riunirsi con il suo proprietario
Quando arriva il caldo, dobbiamo fare particolarmente caso ai nostri quattrozampe. Prima di fare qualsiasi cosa, dovremmo ricordarci che i cani, proprio come noi, soffrono il caldo e corrono moltissimi pericoli quando le temperature sono elevate. Lasciarli in un’auto calda oppure chiusi in balcone con il sole che batte, significa esporli al concreto pericolo di morte. Oggi vi parliamo proprio di una storia del genere. Infatti, la polizia del Nottinghamshire, ha salvato un cagnolino che stava soffocanso in una macchina. Per farlo, hanno dovuto rompere il finestrino.
Conosiamo qusta storia, grazie ai post condivisi dalla Polizia su Facebook. Nel farlo, hanno raccontato l’accaduto e hanno esortato tutti i proprietari a non lasciare mai il cane chiuso in macchina, perchè il rischio è davvero elevatissimo.
Il cagnolino salvato è di razza Shi Tzu. Questo cagnolino è rimasto in auto in una settimana in cui il caldo ha fatto da padrone: le temperature si aggiravano attorno ai 32 gradi e, in queste condizione, l’abitacolo dell’auto diventa un vero e proprio forno. Per fortuna, i poliziotti, dopo essersi accorti del cane che abbaiava e ansimava hanno rotto il finestrino e lo hanno liberato.
Hanno commentato in questo modo la vicenda su Facebook “Ai proprietari di cani ricordiamo ancora una volta di non lasciare i loro cani in macchine calde, anche con i finestrini leggermente aperti, come nel caso di questo incidente”. Ora, l’RSPCA ha preso in carico il caso di questo Shi Tzu. Il proprietario è stato rintracciato, ma non è chiaro se potrà riunirsi con il suo cagnolino in quanto ha avuto un comportamento negligente.
Approfondimento: Tutto sulla razza Shi Tzu
In Italia, lasciare il cane chiuso in macchina al caldo, espone il proprietario a sanzioni elevatissime. Inoltre questo comportamento integra il reato di Maltrattamento di Animali, disciplinato all’articolo 544 ter del Codice Penale.
Questa storia, per fortuna, si è conclusa nel migliore dei modi. Ci ricorda, però, ancora una volta quanto sia impotante non esporre il nostro cane a questo genere di rischi!
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