Adottare un cane traumatizzato: cosa occorre sapere e come farlo stare bene
Può succedere di adottare un cane traumatizzato, come rendere più facile il suo arrivo in casa e l’adattamento ad una nuova vita
Portare a casa con sé un amico a quattro zampe è un’esperienza bellissima che ci permette di donare amore a chi non ne ha avuto poi così tanto e di rendere la sua vita migliore, ricevendo in cambio altrettanto. Adottare un cane traumatizzato può richiedere una dose di pazienza in più al bipede che lo accoglie in casa. Quando proviene dal canile o si decide di dare una casa a un trovatello, infatti, spesso non possiamo conoscere la sua storia passata.
Alcuni atteggiamenti potrebbero farci pensare che il nostro adorato Fido sia un esemplare con una storia difficile alle spalle. Ma spesso dei comportamenti strani possono anche essere soltanto dovuti a degli aspetti del suo carattere. Il punto, allora, è imparare a distinguere quando dietro c’è una storia di abuso oppure un’indole particolarmente scontrosa.
Periodo di transizione
Cambiare casa e trovarsi in un ambiente completamente nuovo, con persone sconosciute può non essere semplice per il cane. Gli amici a quattro zampe particolarmente sensibili si adattano con più difficoltà anche alla minima novità ambientale e relazionale. A tal proposito, potrebbe tornare utile conoscere qualche trucchetto che faccia vivere con serenità un eventuale trasloco a un cane anziano.
Alcuni atteggiamenti potrebbero essere spiegati con un normale nervosismo dovuto al periodo di transizione, ansia e stress infatti in casi del genere sono all’ordine del giorno e Fido si ritrova a dover subire. Non si tratta certo di una scelta che parte direttamente da lui. È altamente consigliato dare del tempo alla nostra ‘nuova’ palla di pelo che deve adattarsi a persone e ambienti totalmente sconosciuti. Una volta che capirà di essere al sicuro si mostrerà più sereno e vivrà la nuova casa con tranquillità.
Questione di carattere
Ogni esemplare ha il proprio carattere. Di conseguenza alcune reazioni emotive possono essere giustificate pure da una dose notevole di timidezza oppure da un deficit in termini di socializzazione.
Il cane diffidente può essere aiutato, ma è sempre meglio prevenire che curare. Lo stile di vita delle prime settimane lo condizionerà per sempre, assicuriamoci quindi che non subisca un allontanamento precoce dalla madre e dal resto della cucciolata e segua un addestramento mirato per imparare a interagire correttamente con l’ambiente circostante.
A tal proposito, potrebbero tornare utili i corsi di addestramento per cuccioli.
Se il cane che abbiamo accolto in famiglia non ci guarda negli occhi, non dobbiamo preoccuparci più di tanto. È sempre bene non dimenticare che si tratta pur sempre di un animale. Nel mondo canino guardarsi dritti negli occhi è un atteggiamento aperto di sfida, che può precedere una lotta.
Segnali tipici
Adottare un cane traumatizzato, significa stare in allerta in un primo periodo. Un campanello d’allarme da non sottovalutare dai nuovi proprietari, che hanno deciso di allargare la famiglia e di donare e riceve una vagonata di amore extra, è una reazione emotiva esagerata ad alcune situazioni o a oggetti assolutamente comuni e innocui. Alcune volte, inoltre, a confermare i dubbi, può essere evidente un sentimento di agitazione e paura.
Per fare un esempio, un bastone o una cintura potrebbero spingerlo a scappare o ad abbaiare. Questo potrebbe essere un tipico segnale di un abuso subito in passato. Infatti, i cani hanno una memoria associativa legata a luoghi e oggetti. A tal proposito, potrebbe tornare utile sapere come funziona la memoria del cane e le ragioni che lo spingono ad abbaiare.
Prendersi cura di un cane traumatizzato
Adottare un cane traumatizzato può richiedere molta attenzione in più rispetto alla norma, ma non dobbiamo subito lasciarci prendere dallo sconforto e gettare la spugna. Alcuni espedienti, infatti, possono aiutarlo a vivere con più serenità la nuova situazione.
Tuttavia, l’adozione – soprattutto di un esemplare che viene dal canile e che per forza di cose non deve avere avuto una vita facile – non dobbiamo farci guidare solo ed esclusivamente dall’entusiamo. Fido, infatti, non è un peluche che possiamo abbandonare in un angolo, è un impegno per la vita: finché morte non ci separi, come si suole dire in altri contesti. Oltretutto, l’abbandono non è un’opzione e causa danni irreparabili nella sua psiche, sempre che riesca a sopravvirere (è ovvio).
In un’ottica di ambientamento veloce e indolore potrebbe essere d’aiuto fornirgli un rifugio, uno spazio sicuro all’interno della casa in cui può scappare e rimanere quando ne sente il bisogno. A tal proposito, ecco come abituare il cane al kennel. Creare uno spazio tutto suo, con un coperta e dei giochi, in cui rintanarsi quando è spaventato, dal quale uscire solo quando si è rasserenato.
Anche quello della ricompensa può essere un modo per avvicinarvi al cane appena adottato. Premiarlo spesso con biscotti per cani o con attività di gioco può farlo sentire amato dalla nuova famiglia.
Come conquistare la fiducia di Fido
È importante conquistare la fiducia del nuovo arrivato in famiglia, anche se comunicare con un cane può essere difficile. Imparare a leggere il linguaggio del corpo è fondamentale. Per fortuna, secoli di convivenza sempre più simbiotica hanno contribuito a ridurre il gap comunicativo inevitabile quando si tratta di due specie diverse.
Un professionista specializzato può essere di grande aiuto nell’instaurare un rapporto di fiducia con il nostro amico a quattro zampe. Un etologo esperto in comportamento canino, infatti, aiuta a comprendere gli atteggiamenti e a trovare delle soluzioni per migliorare una condizione di ansia e stress. Sarà lui a consigliarci eventuali esercizi e procedure che possono rendere più semplice la complessa fase dell’adattamento.
Consigli utili e conclusioni
Adottare un cane traumatizzato può richiedere molta pazienza e impegno, come abbiamo potuto vedere, ma tornare a casa e trovare la palla di pelo che abbiamo deciso di includere nel nucleo familiare che ci aspetta scodinzolando e fa le feste, in un ambiente che sente ormai come proprio, ci ripagherà sicuramente di tutti gli sforzi.
Il punto cruciale è fare in modo che non rischi di arrivare a soffrire di ansia da separazione, un disturbo non poco frequente e che colpisce in special modo chi ha alle spalle esperienze poco piacevoli. Vale la pena specificare, inoltre, proprio in un’ottica di adozione, che ci sono razze inclini a questo disturbo. Se siamo costretti a stare diverse ore al giorno fuori casa per lavoro, non optiamo per un esemplare che fa parte di questo elenco. Faremmo soffrire Fido e la nostra vita risulterebbe tutt’altro che semplice.