Addio, Galassia: se n’è andata la cagnolina soccorritrice di Rigopiano e del Ponte Morandi
Salutiamo Galassia, Border Collie che ha prestato soccorso in alcune tragedie italiane e che ha lasciato un grande vuoto volando sul Ponte
Ogni volta che un nostro amico a quattro zampe se ne va, lascia un dolore inspiegabile nel nostro cuore. La sua perdita lascia un segno talmente tanto profondo che chi non ne ha mai amato uno non può sicuramente immaginare. Oggi, però, quel dolore riguarda tutti noi, perché ad andarsene è stata Galassia, uno dei cani di soccorso che prestato soccorso durante diverse tragedie italiane.
Galassia era una cagnolina speciale, piena di voglia di vita, piena d’amore. Un animale fedele, una compagna che ha lavorato alacremente per rintracciare chiunque fosse in difficoltà. Apparteneva alle unità cinofile della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco delle Marche ed era una splendida Border Collie. Il suo cuore però era interamente devoto a Franco Alessandrini, il suo conduttore.
Un conduttore che è diventato un padrone innamoratissimo di lei, con un legame così intenso da togliere il fiato. Franco e Galassia sono andati ovunque ci fosse bisogno di loro, aiutando in modo estremamente significativo: dal terremoto di Modena, alla valanga di Rigopiano, dal crollo del ponte Morandi, all’incidente dei due arei Tornado ad Ascoli Piceno, Galassia e Franco erano lì.
Non ha mai esitato, Galassia. Le bastava avere a fianco il suo migliore amico per essere un pilastro fondamentale in moltissime ricerche. Ma il tempo passa per tutti e Galassia: aveva già 14 anni. Piano piano, ha iniziato a spegnersi fino a quando, il 15 maggio, ha esalato l’ultimo respiro.
Noi vogliamo ricordarla citando le parole del suo padrone, che l’ha salutata così: “Inutile che manifesti l’immenso dolore per la perdita di Galassia. Oltre ad esserne il conduttore ero anche il padrone e con lei siamo andati ovunque ci fosse stato bisogno di noi. Dico solo che un’unità cinofila è un binomio inscindibile: due corpi con una sola anima“.
Ma non solo: vi lasciamo con due foto di lei, quando era piccola e poi quando era energica e nel piano delle sue forza. Perché è con lo stesso candore e con la stessa frenesia e allegria che adesso la immaginiamo correre sul Ponte.