Come addestrare un cane a non inseguire le auto
La socializzazione è fondamentale per evitare che corra pericoli o sia un rischio per gli altri. Addestrare un cane a non inseguire le auto è importante
Sin dai primi giorni di vita il nostro amico a quattro zampe impara a conoscere e a interagire con il mondo che lo circonda nel rispetto di tutti gli attori in gioco.
Inizia imparando dalla sua mamma, dai e con i sui fratellini. Ma una volta avviato lo svezzamento e completata l’adozione dovrà essere compito nostro educare Fido affinché abbia una vita serena e la lasci vivere anche agli altri.
Addestrare un cane a non inseguire le auto è una forma di protezione verso la nostra piccola palla di pelo che altrimenti rischia di essere investito, con tutte le conseguenze anche gravi, e di mettere in pericolo chi si trova a incontrarlo sul proprio cammino.
Questione di metodo
Addestrare un cane a non inseguire le auto significa pianificare e porsi un obiettivo. Riuscirci non è affatto difficile ed è sufficiente seguire dei semplici consigli per poter ottenere risultati ottimali. In generale, l’ideale è sempre tenere a mente che occorrono pazienza e costanza.
Soprattutto se siamo alla prima esperienza in campo cinofilo, affidiamoci all’esperienza di un etologo certificato e seguiamo i consigli del veterinario di fiducia, che conosce il quadro completo di Fido ed eventuali caratteristiche di razza che possono incidere sul temperamento.
Fermo restando che prima di fare uscire il cane all’esterno è bene che abbia completato tutte le vaccinazioni di rito che garantiscono la protezione da patologie e parassiti vari, la sua vita all’aria aperta deve essere condotta in sicurezza.
Se non lo teniamo al guinzaglio, deve essere libero di scorrazzare felice in un’area circoscritta e controllabile. Può succedere, però, magari perché viviamo in una villetta al piano terra che dà sulla strada, che il nostro amico sia tentato di inseguire le auto di passaggio.
Le cause del comportamento di Fido
Può capitare che a spingerlo sia il divertimento nel rincorrere qualsiasi cosa si muova o spirito di protezione verso coloro che considerano famiglia perché vede le auto come una minaccia alla proprietà. Qualsiasi sia la ragione di un comportamento istintivo, senza snaturare l’indole del cane in questione, gli va insegnato che determinate abitudini possono costargli la vita.
Inoltre, non dimentichiamo l’aspetto legale. Il microchip per il cane ormai è obbligatorio. Questo fa sì che Bau sia iscritto all’anagrafe canina e che al suo numero identificativo corrisponda il nome del proprietario. Non si tratta soltanto di una pratica utile in caso di smarrimento e, poi, di ritrovamento; ma è un modo per responsabilizzare chi si prende l’onere (e l’onore) di adottare un peloso.
La legge in materia di animali di affezione, per il loro controllo e per impedire il loro maltrattamento, è sempre più puntuale e risponde sempre di più a dei vuoti normativi che esistevano sino a poco tempo fa. Questo perché il cane non viene visto più come uno strumento utile nella caccia o per controllare la proprietà: è un membro della famiglia a tutti gli effetti e come tale merita di essere trattato.
Come insegnare al cane il pericolo delle macchine
In generale, addestrare un cane a non inseguire le auto non fa parte delle dei comandi primari come “seduto” vieni qui”, “a cuccia”; ma questi ultimi sono propedeutici alla richiesta oggetto della nostra analisi e che vogliamo Fido interiorizzi.
Anche se non è la prima cosa che il nostro amico a quattro zampe impara, a seconda delle condizioni di vita e dello stile che conduce, può diventare di vitale importanza che la apprenda il prima possibile e può essere utile – un vero e proprio salvavita in diverse occasioni.
Non serve solo a impedire che Fido faccia baccano attraverso le grate della recinzione del giardino, ma anche che si metta in qualche guaio che gli costi la vita o lo metta seriamente in pericolo. Un altro aspetto da non sottovalutare è che un esemplare non addestrato potrebbe perdere di vista il proprio padrone durante una passeggiata e smarrirsi. Inoltre, un investimento non è pericoloso solo per la vittima diretta, ma anche per chi guida e per i passeggeri a bordo che sono comunque coinvolti in un incidente che potrebbe farli finire fuori strada.
Cane si lancia contro le macchine
Come addestrare un cane a non inseguire le auto? Il procedimento è simile a quello che serve conoscere per insegnare al cane a stare al tuo fianco, oppure a stare seduto. In realtà questi comandi, se acquisiti in precedenza, renderanno queste sessioni di addestramento molto più semplici. Prima di tutto si deve tenere a mente che inseguire fa parte delle azioni dettate dall’istinto e quindi per un cane è assolutamente normale farlo.
La maggior parte dei cani tende a dare conto a tutto quello che si muove: gatti, topi, insetti, auto, esseri viventi e oggetti inanimati (meccanici o meno). Il punto è segnare una sottile linea di demarcazione tra il concesso e il non, anche in base ai differenti contesti. Di norma possiamo insegnare al cane il comando fermo o resta.
Il nostro amico a quattro dovrà imparare a fermarsi e a rimanere vicino al padrone fino a quando non sente un nuovo comando che dia il via libera. Per la sessione di allenamento ci serve il clicker per il cane, bocconcini succulenti a mo’ di rinforzo positivo, metodo, coerenza e costanza. Il tutto deve avvenire all’insegna del relax e del divertimento, sapendo come parlare al cane per farlo sentire a proprio agio.
Eliminare l’istinto predatorio del cane
I trucchi per addestrare il cane a non inseguire le auto sono diversi e anche numerosi. Se il padrone riuscirà a seguirli tutti alla lettera, in breve tempo riuscirà ad addestrare il cagnolino senza troppi sforzi. In particolare la costanza sarà utilissima per non arrendersi e far ripetere al cane più volte al giorno i vari esercizi, e anche più giorni consecutivi.
Insomma, è molto importante tenere a mente queste regole, anche perché sono le basi per instaurare un ottimo rapporto tra bipede e quadrupede, un legame che si basa sulla fiducia reciproca. Non si deve dimenticare inoltre che quando il cane si ferma e non insegue il bersaglio che aveva scelto, lo si deve premiare tramite la tecnica del rinforzo, cioè con snack o giochi.
Questo lo aiuterà a memorizzare cosa non deve fare, e quale comportamento invece deve assumere. Insomma, addestrare il cane con gli snack è possibile, ma senza esagerare. Prendiamolo per la gola, senza dimenticare le esigenze del suo stomaco sensibile.