Aborto spontaneo per infezione nel cane: cosa sapere e cosa fare

Il nostro cane è continuamente soggetto ad infezioni, alcune più e altre meno gravi. Vediamo cosa succede in caso di aborto spontaneo per infezione nel cane.

La gravidanza del proprio cane viene spesso vissuta con gioia e felicità perché dei piccoli sono in arrivo. Quello a cui pensiamo meno, solitamente, sono i rischi che il nostro cane corre. Uno di questi dipende da un’infezione in particolare, riconosciuta come brucellosi, di origine batterica, che può provocare danni significativi, fino all’aborto.

Brucellosi e aborto conseguente

La Brucellosi, come anticipato, è un’infezione batterica di tipo contagioso. I modi in cui il nostro quattro zampe può contrarla sono svariati, ma può anche bastare un contatto ravvicinato con un cane infetto per subire il contagio.

La principale conseguenza della contrazione della brucellosi, è lo sviluppo di infezioni veneree. I cani tenuti a fini riproduttivi, infatti, sembrano essere quelli più soggetti e coinvolti.

Nelle femmine, durante la gravidanza, il sintomo più evidente è l’aborto spontaneo nel periodo finale della stessa, che solitamente si inserisce nell’arco temporale che va dai 45 ai 55 giorni.

Se la gravidanza arriva al termine, i cuccioli possono anche nascere morti. Le femmine non gravide, quando sono infette spesso contraggono un’infezione uterina con conseguenti perdite vaginali persistenti che potrebbero causare l’infertilità e quindi la conseguente incapacità di concepire.

Sintomi

Nei cani infetti, i principali sintomi riconosciuti riguardano lo sviluppo di ulteriori infezioni nell’apparato riproduttivo. Nei cani femmina la zona più colpita è quella dell’utero.

Tra gli altri sintomi troviamo sicuramente delle perdite vaginali croniche, l’insorgenza di un aborto apparentemente spontaneo e, nei casi più gravi, la diagnosi rileva e conferma l’infertilità del cane.

Cause

Tra le cause riconosciute, legate alla contrazione di Brucellosi che provoca l’aborto nei cani femmina, ne troviamo alcune comuni di seguito elencate:

• Annusare, leccare o entrare in stretto contatto con dei cani che hanno già contratto l’infezione e sono quindi infetti;
• Esposizione diretta a liquidi infetti, magari dopo l’aborto di un cane infetto;
• Raramente la contrazione avviene dopo il contatto con la saliva del cane infetto;
• Esposizione ai cani da allevamento, più sensibili alla contrazione dell’infezione.

Trattamento

Il trattamento dipende dalla gravità del caso. Nei casi peggiori, quando la situazione è irrecuperabile, se il cane infetto è a diretto contatto con altri cani, viene consigliata l’eutanasia.

In casi meno gravi la castrazione e la sterilizzazione vengono tentati, ma non sempre sono efficaci: alcuni cani vengono considerati infettivi per tutta la loro vita.

La somministrazione prolungata di antibiotici viene praticata nei casi in cui l’infezione non è ancora gravemente diffusa, ma il successo della terapia non è assicurato.