Come abituare un cane al guinzaglio?
Che lo si adotti fin da cucciolo o da adulto, una delle prime domande è: come abituare un cane al guinzaglio? Vediamolo insieme.
Quando si decide di adottare un amico quadrupede, lo si porta a casa e lo si fa abituare alla sua nuova casa piena di amore e di attenzioni, una delle prime cose da sapere è come abituare un cane al guinzaglio. È infatti una fase indispensabile dell’addestramento.
Sembra facile, almeno quando vediamo gli altri quattro zampe a passeggio coi propri padroni, non sempre lo è però. Qui di seguito alcuni suggerimenti da seguire per rendere la procedura meno indolore possibile, per noi e lui.
Per abituare un cane al guinzaglio serve il collare
Soprattutto se decidiamo di adottare un cucciolo, quasi sicuramente non ha idea di cosa sia un guinzaglio e a cosa serva. In questi casi, prima di abituare un cane al guinzaglio, dobbiamo fargli prendere familiarità con il collare o la pettorina.
Questa parte è facile: basta che lo indossi (ovviamente accertiamoci che non sia stretto e che non gli provochi fastidi) e che ci faccia l’abitudine. Se vogliamo essere certi di scegliere il colore giusto possiamo tenere conto di quali colori vedono i cani.
Una volta indossato, in genere si gratta per un po’, cerca di toglierlo con la zampa o di morderlo, ma si stanca dopo qualche minuto. Noi dobbiamo far finta di niente, come se non ce ne fossimo completamente accorti.
Dopo venti minuti, mezz’ora al massimo, si renderà conto che non gli fa nulla e lo accetterà completamente. Lasciamoglielo per qualche ora al giorno, poi togliamoglielo e ripetiamo l’operazione il giorno dopo.
Operazione guinzaglio
Chi non si è documentato prima, magari chiedendo consiglio al proprio veterinario contestualmente alla prima visita, lo mette e comincia a tirare. Niente di più sbagliato! Il nostro piccolo cucciolo (indipendentemente dall’età) si spaventerà e il nostro compito sarà solo più complicato.
Considerando che non vogliamo che Fido combatta con lo stress del cane, la prima cosa che possiamo fare per abituarlo al guinzaglio, è fargli capire che non è un suo nemico. Il modo migliore è mettendoglielo, senza usarlo.
Inizialmente sarà spaesato e infastidito da questo estraneo che lo segue ovunque vada, ma a poco a poco si abituerà e non farà più storie. Anche in questa fase va ignorato, solo quando la missione sarà compiuta premiamolo con un biscotto per fargli capire che siamo orgogliosi di lui.
Ecco qui, per esempio, come far capire ai cani che gli vogliamo bene. Ripetiamo l’operazione tre volte al giorno (mattina, pomeriggio e sera). Per lui diventerà presto una routine.
Usiamolo
Qui comincia il difficile: le reazioni di Fido possono essere molteplici. C’è chi si blocca e si rifiuta di muoversi, modalità sciopero (o meglio sit-in); chi comincia a mordere il guinzaglio; poi c’è chi impazzisce e inizia a saltare ovunque.
Il cane va rimproverato solo quando morde il guinzaglio, deve capire che non va fatto; negli altri casi dovrà accettare di fare ciò che vogliamo noi e assecondare la direzione che gli diamo.
Ci si può aiutare con il solito rinforzo positivo: il premio è un modo di comunicare basilare in fase di addestramento. L’attenzione così non sarà più sul guinzaglio ma sul biscotto (che verrà tenuto strategicamente a qualche metro di distanza, vicino a noi). E capirà che per ottenerlo dovrà calmarsi o muoversi per venirlo a prendere.
Questo gioco potrà durare cinque/dieci minuti, il tempo che capisca che non vogliamo sottoporlo a una tortura e che – se vuole – potrà addirittura divertirsi.
Senza che se ne renda conto lo avremo tirato per la prima volta. Una volta finito, lasciamogli solo il collare.
Consigli per abituare il cane al guinzaglio
Ricordiamoci di ripetere il gioco la sera, oppure il giorno dopo, facendo la stessa cosa: e, visto che conosce già l’iter, possiamo azzardare qualche passo in più, magari fuori di casa, e provare con un tragitto più lungo. Questa fase dovrà durare tre o quattro giorni.
Arriveremo così a un punto in cui il cane ci viene dietro anche per diversi metri, ma aggiungiamo una difficoltà: sostituiamo il biscotto con una carezza, o un altro gesto positivo (che però non sia un premio).
Così capirà che questo non è un altro momento dedicato alla pappa (anche se ci spererà), ma lo assocerà alle passeggiate quotidiane. Alla fine, in appena una settimana, apprezzerà anche altre cose che trova in giro, e scoprirà l’entusiasmante fase esplorativa.