Abbandonato a testa in giù appoggiato a un muro: questo cane era ormai uno scheletro in attesa dell’inevitabile
Quando le cose aveva cominciato a prendere la peggiore piega possibile, qualcosa di inimmaginabile è capitato
Una scena da incubo: è quella che si sono ritrovati davanti i volontari, quando hanno per la prima volta conosciuto Blue. Appoggiato a un muro con la testa in giù, era il ritratto della sofferenza. Oltre che molto scheletrico, aveva un occhio gravemente infetto con i spesso dentro e la schiena compromessa. I soccorritori non riuscivano a darsi una spiegazione su cosa fosse successo, tuttavia, anziché lasciarsi abbattere dalle difficoltà, hanno affiancato il cane nel processo di recupero e guarigione. Hanno pensato di garantirgli il massimo sostegno, consapevoli di quanto sarebbero state cruciali le ore successive.
Recuperare il piccolo avrebbe richiesto tanto lavoro, perciò si sono rimboccati fin dal principio le maniche. Innanzitutto, come da (buona) prassi hanno portato Blue presso uno studio veterinario. I medici hanno deciso di tenerlo in una stanza apposita per 72 ore, dove è stato nutrito soltanto con un po’ di sciroppo. Fortunatamente, i soccorritori hanno avuto i nervi saldi da non prendere iniziative avventate prima di sentire un parere autorevole, di personale con gli strumenti necessari in circostanze simili.
Il quadro clinico alquanto preoccupante li aveva indotti a tenere la guardia alta e così hanno preso tempo, attenendosi in maniera ligia e rigorosa alle istruzioni. Trascorsi cinque giorni, il cand ha cominciato a mostrare dei segnali incoraggianti e, pertanto, gli operatori della struttura ne hanno disposto la dimissione. Portato dal suo salvatore a casa, ha trascorso una prima notte d’inferno.
Con una minore quantità di antidolorifici, ha pianto a dirotto. Eseguirgli subito l’operazione era escluso, perciò gli bisognava somministrare delle cure speciali. Al decimo giorno, Blue ha avuto l’ok per mangiare un po’ di cibo crudo. Pian piano ha recuperato pure le funzioni motorie, messo su un po’ di peso le ferite hanno cominciato a ricucirsi. Lasciato passare un mese dai soccorsi, il cane è stato riportato dal veterinario e la diagnosi è stata nel complesso buona. Certo, la strada da affrontare è lunga, tuttavia si inizia a scorgere la luce in fondo al tunnel. Nel frattempo, avrà l’opportunità di legare con gli altri ospiti del centro e scoprire la bellezza di sentirsi amati.