A quanto pare i cani randagi capiscono l’uomo meglio degli altri: lo dice la scienza
Uno studio condotto su 160 cani randagi ha dimostrato che questi sanno comprendere la gestualità umana pur non essendo addestrati
L’uomo ha addomesticato il cane da migliaia di anni. Purtroppo oggi sono numerosissimi gli esemplari senza una casa e che non riescono ad instaurare una convivenza pacifica con l’essere umano. I randagi infatti tendono molto spesso a sviluppare un’indole aggressiva, il che aumenta la probabilità di trasmissione di virus letali come quello della rabbia.
Nonostante molti trovatelli siano da anni in una continua lotta contro l’uomo alcuni studi hanno dimostrato che ci sono molto più “vicini” di quanto si possa pensare. Gli esperimenti sono stati effettuati su 160 esemplari provenienti dall’India, uno dei Paesi in cui il fenomeno del randagismo è più diffuso. Lo scopo è stato quello di dimostrare che i cani, specialmente se randagi, sono in grado di comprendere perfettamente i nostri gesti. La non-comprensione da parte dell’animale al contrario lo spaventa perché non sa cosa l’essere umano potrebbe riservargli: cibo, carezze o gesti violenti? Capire in che modo poter comunicare con i trovatelli potrebbe permetterci di preservare la nostra e la loro incolumità.
In cosa consisteva l’esperimento? Un esaminatore ha fornito due ciotole ai cani, una contenente del pollo e l’altra del semplice aroma che avrebbe dovuto richiamare l’odore del cibo. Un secondo esaminatore ha indicato una delle due ciotole tenendo le mani ben lontane da esse. Quasi la metà dei cani non ha mosso un muscolo perché troppo impauriti dalla presenza degli esaminatori. La maggior parte di loro si è avvicinata alle ciotole indicate dall’esaminatore, dimostrando di aver compreso perfettamente la natura del suo gesto.
I dati raccolti da questo esperimento hanno confermato che i cani non addestrati, pur mostrandosi diffidenti nei confronti dell’uomo, sono in grado di relazionarcisi. “Questo conferma ancora di più che i cani selvatici sono bravi proprio come ogni altro cane a interpretare la gestualità umana, e che sono intelligenti proprio come spesso pensiamo” ha dichiarato Brian Hare, il direttore del Duke Canine Cognition Center della Duke University.