Cucciolo di cane zoppica e guaisce: tutte le possibili cause
In questi giorni notate che il vostro cucciolo di cane zoppica e non riuscite a capire il perché? Le cause potrebbero essere numerose e soprattutto variegate, diciamoci la verità. Al pari dei bambini che, curiosi di scoprire il mondo che li circonda rischiano di cadere e farsi male, anche i cani possono incorrere in qualche incidente doloroso. La diretta conseguenza, come potete immaginare, è la zoppia del piccolo. Ma è importante saper leggere attentamente i comportamenti del cane per capire davvero da cosa dipende il suo dolore. Vediamo allora quali possono essere le cause di una zoppia lieve o grave.
I sintomi della zoppia nel cane
Riconoscere che il cane ha problemi di zoppia non è poi così difficile, ma è comunque di fondamentale importanza osservare il cucciolo per capire a quale arto accusa dolore. A seconda della parte del corpo che gli fa male, il piccolo assumerà un atteggiamento diverso. Se si tratta di una delle zampe anteriori, ad esempio, il cane tenderà a portare verso l’alto la testa ed il collo nel momento in cui poggia l’arto a terra. Viceversa, nel caso delle zampe posteriori, il cucciolo sarà portato ad abbassare i fianchi o a camminare spostando il peso in avanti.
In entrambi i casi, è probabile che il cucciolo accompagni anche guaiti e pianti all’atteggiamento claudicante. Pertanto, se notate che il cucciolo di cane zoppica e si lamenta, fareste bene a chiamare subito un veterinario, dopo aver individuato la zampa a cui accusa dolore. È probabile che gli si sia infilato qualcosa tra i cuscinetti, oppure che abbia preso una distorsione giocando. Insomma, le cause di una zoppia sono tante. Basta solo fare attenzione e capire da cosa dipende.
Ferite e traumi lievi
Tendenzialmente, se il vostro cane comincia a zoppicare dopo un passeggiata è probabile che abbia una piccola ferita ad una delle zampe. Potrebbe trattarsi di un sasso o di un vetro che lo hanno tagliato, comportando così la perdita di sangue. Se notate che il piccolo ha problemi a camminare, controllare subito se tra i cuscinetti si intravedono tracce di sanguinamento o un’escoriazione, così da riuscire a capire subito qual è la causa della zoppia. Al pari di qualunque ferita, la soluzione è quella di disinfettarla, così da poter risolvere il problema in breve tempo.
Nel caso in cui invece il piccolo non presenti alcuna ferita, la zoppia potrebbe essere dipendere da un trauma lieve come una distorsione o uno stiramento. In questi casi, il cucciolo potrebbe provocarsele giocando in modo esagerato con altri cani, oppure semplicemente saltando in casa. Non si tratta chiaramente di nulla di preoccupante, ma sarà necessario tenere il cane a riposo, e ricorrere ad una cura farmacologica se necessario. In pochi giorni, però, tutto dovrebbe tornare alla normalità e il cucciolo potrà ricominciare a giocare.
I traumi gravi e le patologie
Nel caso in cui notate che il cucciolo di cane zoppica senza riuscire a poggiare uno degli arti a terra, allora è probabile che ci sia una frattura, oppure una lesione dei legamenti o dei tendini. In questo caso, è importante portare immediatamente il piccolo dal veterinario, perché un trauma grave non controllato potrebbe causare una zoppia permanente nel vostro amico a quattro zampe. Chiaramente, la frattura o la lesione sono strettamente correlati ad un evento traumatico: una brutta caduta, un incidente o altro ancora.
Ma la zoppia del cucciolo potrebbe dipendere anche da alcune particolari patologie. Prima tra tutte, la displasia dell’anca o del gomito, legata ad una malformazione dell’articolazione che rende dolorosi i movimenti del cane. In linea di massima, il fatto che il cucciolo di cane zoppica può dipendere da questo, anche se non sempre la patologia mostra sintomi evidenti. Al di là di questo, un’altra causa della zoppia del piccolo può essere identificata nella panosteite, una patologia che colpisce soprattutto i cani di taglia grande come il Pastore Tedesco.
Si tratta di una condizione piuttosto dolorosa che colpisce i nostri amici a quattro zampe nella fase della crescita, anche se si conosce ancora poco di questa patologia. Sappiamo però che può generare dolore lieve o grave su uno o più arti, trasferendosi da uno all’altro e provocando così una condizione di zoppia nel cucciolo. In questo caso è bene rivolgersi ad un veterinario per capire come affrontare la patologia e ridurre il più possibile la sofferenza del cane.
Come comportarsi quando il cucciolo zoppica
Se notate che il cucciolo di cane zoppica è bene che interveniate in modo corretto per evitare che la sua condizione fisica possa aggravarsi. Anzitutto, è consigliabile non muovere troppo il piccolo nel caso in cui notiate i sintomi evidenti di una zoppia. Se riuscite a tenerlo fermo, chiaramente, è meglio. Nei casi in cui l’atteggiamento del vostro amico a quattro zampe duri per più di 24 ore, è bene chiamare il veterinario per spiegargli la situazione e capire come intervenire. Nel caso di un trauma lieve, ad esempio, è consigliabile il riposo. Ma le fratture e le lesioni richiedono senza dubbio altri accorgimenti.
Come abbiamo già detto, però, la prima cosa da controllare è la presenza di eventuali ferite o escoriazioni tra i cuscinetti delle zampe. Spesso, durante le passeggiate, i nostri amici a quattro zampe rischiano di incontrare vetri rotti, sassi appuntiti o piccoli chiodi che gli feriscono le zampe. La diretta conseguenza è la difficoltà a poggiare l’arto a terra e la tendenza a zoppicare. In questo caso, vi basterà controllare quanto sia profonda la ferita, disinfettarla con grande attenzione e aspettare che si rimargini. In pochi giorni il cucciolo dovrebbe tornare a camminare normalmente.
Ma se così non fosse, allora è evidente che si tratti di qualcosa di diverso. In questo caso, rivolgersi ad un veterinario è la cosa migliore che possiate fare. Il medico eseguirà alcune manovre sul cane per individuare la causa della zoppia, il che gli permetterà di capire come affrontare il problema: con un po’ di riposo, seguendo indagine più approfondite, ricorrendo alla fisioterapia o addirittura alla chirurgia nei casi più estremi.