Cuccioli di pinscher nano: come educarli
Ci affascina lo sguardo buffo e i temperamento dei cuccioli di pinscher nano? Ecco come educarli e instaurare con loro un magnifico rapporto
Taglia media, piccola o grande? I cuccioli di pinscher nano – come tutti i batuffolosi e piccoli quadrupedi – saltano subito all’occhio quando si passano in rassegna tutte le possibilità a disposizione.
Se si decide di optare per un esemplare di questa razza è bene essere preparati: conoscere tutte le caratteristiche e sapere come addestrarlo al meglio; così si garantirà una vita sana e ricca di belle esperienze a lui e al suo amico bipede.
Un po’ di storia
Quella dei cuccioli di pinscher nano è una razza tedesca dalle origini preistoriche, anche se la sua data di nascita ufficiale – riconosciuta dalla FCI – risale al 1879. Esistono però reperti che attestano la presenza di esemplari con il cranio simile già ai tempi dell’Homo habilis.
Originariamente era usato principalmente come cane da caccia o per disfarsi degli animali nocivi e fastidiosi, quali topi e talpe. Oggi è un cane con una storia di tutto rispetto, che porta con sé incroci con altre razze interessanti (tra cui il bassotto e – non si è certi di questo – il piccolo levriero italiano).
L’anatomia del pinscher nano
I colori tipici di questa razza sono il rosso cervo e il nero focato, nello standard internazionale almeno. Il pelo ha una lunghezza uniforme; sempre liscio, corto e fitto; se è lucido è più apprezzato.
Il tronco non è molto largo: la sua lunghezza coincide più o meno con l’altezza al garrese; e ha un dorso leggermente scosceso. Appare compatto nel complesso; con la testa allungata e il muso a punta.
Normalmente ha la coda con attaccatura alta, che solitamente viene amputata in corrispondenza della terza vertebra.
Fiero ed energico
A dispetto della sua statura, solitamente ha un carattere molto fiero, energico e vitale; ama il gioco e stare in compagnia dei bambini: è un ottima scelta qualora ci siano dei piccoli (ma non troppo) bipedi in giro per casa.
Confermando le sue origini da segugio, è anche un ottimo cane da guardia: è sempre molto vigile e ha una intelligenza fuori dal comune; inoltre – ammesso che non esistano cani fedeli – ha una vera e propria venerazione per chi identifica come il suo padrone, il capobranco.
Elegante e leggero, ha una massa muscolare molto evidente, e ha i sensi molto sviluppati. Dà il meglio di sé in fase di apprendimento, ma addestrarlo non è per nulla semplice: bisogna avere tanta pazienza per contrastare il suo carattere testardo e un po’ anarchico.
Ha un carattere dominante
Lo Zwergpinscher è un cane che tende a dominare; se si sceglie il proprio amico a quattro zampe tra i cuccioli di pinscher nano, bisogna essere pronti ad avere un pugno di ferro e a fargli capire fin da subito che ci sono delle regole da rispettare. La sua perseveranza è uno degli elementi che lo caratterizzano, ma generalmente è anche molto fiero e rissoso.
Meglio non prenderlo in considerazione se a portarlo a spasso dovranno essere persone anziane: non si accontenterà di passeggiare, vorrà correre! Oltretutto, nonostante non sia un cane di taglia grande, al guinzaglio si sente in trappola e cerca sempre di tirare, di essere lui a comandare.
Non solo è un ottimo cane da guardia, ma sa essere di compagnia: ama giocare e divertirsi; e la sua taglia contenuta lo rende perfetto per gli appartamenti non troppo spaziosi.
Ha una salute di tutto rispetto solitamente, ma soffre tanto le basse temperature: in inverno dobbiamo avere un occhio di riguardo nei suoi confronti, ed è meglio non farlo stare troppo in ambienti esterni.
Come prendersene cura
Il pelo corto non necessita di molte cure. È consigliato però tenerlo in allenamento e non fargli mai mancare la sua dose giornaliera di attività fisica e divertimento all’aria aperta.
Bisogna garantirgli una alimentazione corretta e bilanciata; e – come già detto – proteggerlo dal freddo. Il suo peso ottimale in età adulta si aggira attorno ai 4/5 chili per gli zewpinscher, ai 15/20 chili per i pinscher.
Per educarli bisogna valutarne il carattere
Non diciamo nulla di nuovo: i cuccioli di pinscher nano sono attivi, curiosi e molto esigenti; sono una vera forza della natura e molto determinati e testardi. Per valutare se fanno al caso nostro, e noi al caso loro, bisogna conoscere bene le caratteristiche fisiche e caratteriali:
- Hanno un temperamento difficile e tenace; non a caso venivano usati come cani da caccia o per liberarsi di ratti e altri piccoli animaletti molesti: se in casa sono già presenti conigli, criceti o simili, forse questa non è la razza migliore;
- Hanno un carattere indipendente? Stabilirlo è indispensabile per decidere come procedere in fase di addestramento. Di certo sono cani che tendono a pensare con la propria testolina, anche parecchio dura; se non si ha molto tempo da dedicargli, meglio non prendere in considerazione la loro adozione;
- Attenzione agli estranei: qui esce l’istinto da cane da guardia, che li rende diffidenti e poco inclini alle nuove conoscenze (specie se immediate).
- Sono molto curiosi: vogliono sentirsi liberi di correre ed esplorare, ed è per questo che tendono spesso alla fuga; per evitare spiacevoli incidenti è consigliabile fargli fare attività fisica tutti i giorni, così da permettergli di incanalare al meglio le proprie energie.
- Presenza di bambini in casa: il pinscher nano è un giocherellone ed è molto fedele, non ci sono particolari controindicazioni all’adozione se a casa ci sono già dei bambini. Attenzione però all’età e all’indole del pargolo – questi animali hanno le zampe molto delicate e un bambino particolarmente irrequieto potrebbe ferirle involontariamente – e alla sua tendenza ad attaccare: non è detto che sia in grado di percepire correttamente l’irruenza dei bimbi.
È arrivato il momento di socializzare
I cuccioli di pinscher nano devono farlo prima possibile, per colmare la loro propensione alla diffidenza; inoltre è meglio scegliere un esemplare abituato a stare in appartamento e a sentire i suoni tipici della casa.
La socializzazione deve continuare anche durante la sua adolescenza: più esperienze vivrà, più si eviterà di dover fare i conti con stati d’ansia e comportamenti aggressivi.
Stiamogli vicino: ha bisogno di compagnia e soffre particolarmente la solitudine, più di qualsiasi altro esemplare canino. Se non possiamo stare molto in casa, assicuriamoci che abbia giochi a sufficienza per non sentire troppo la nostra mancanza.
Quando è nervoso e in allerta bisogna fare attenzione alle reazioni che potrebbe avere, soprattutto verso gli estranei. Se notiamo i comportamenti qui di seguito descritti, non abbassiamo la guardia:
- Fissa il suo bersaglio;
- Sbadiglia molto;
- Si lecca spesso le labbra;
- Inarca la schiena, si accuccia, poi torna dritto, solleva la testa e sposta il peso del corpo in avanti;
- Tiene la cosa dritta, e la fa dondolare minacciosamente;
- Drizza i peli;
- Ringhia mostrando i denti.
A differenza dei bambini piccoli, quelli più grandi possono imparare a comprendere il linguaggio del corpo del cane, e interagire a con lui in maniera più sicura quando mostra agitazione.
Come addestrarli?
Prima di tutto bisogna essere determinati, risoluti e costanti quando si decide di imbarcarsi nell’impresa di educare dei cuccioli di pinscher nano. I rinforzi positivi sono particolarmente indicati.
Bisogna dedicargli almeno due sessioni al giorno di 10/20 minuti ciascuna, dipende dal loro livello di concentrazione. Cerchiamo sempre di concludere positivamente, con un premio che gli faccia comprendere che siamo soddisfatti di quanto ottenuto da loro.
Devono rispondere al nostro richiamo fin da piccoli: bisogna che abbiano la libertà di esplorare senza correre rischi, e l’unico modo è che vedano in noi una persona autorevole e a cui dare retta.
Usiamo una gabbia per cani: così da avere un posto sicuro in cui rifugiarsi quando desiderano restare soli o quando abbiamo ospiti in casa. Durante l’addestramento teniamola aperta e premiamo il nostro piccolo amico tutte le volte che ci si rifugia, oppure facciamo in modo che i suoi pasti avvengano lì.
Mai utilizzare la gabbia come una prigione o uno strumento di punizione, altrimenti il cane non la riterrà più un luogo sicuro, e non avrà più alcuna utilità.
Alimentazione sana ed equilibrata
Monitoriamo sempre il peso dei cuccioli di pinscher nano, così come quello degli adulti. È un cane attivo ma tende a ingrassare, e quindi la sua dieta dovrà tenere conto di questa predisposizione.
Il cibo deve essere di ottima qualità, impariamo a leggere l’etichetta: tra i primi tre ingredienti riportati sulla confezione deve esserci un tipo di carne. L’aiuto del veterinario, che conosce le caratteristiche della razza e il cane in particolare, è altamente consigliato.
Facciamo sì che non gli manchi mai l’acqua, e che sia fresca e sempre pulita. Se ha appena finito di mangiare evitiamo di fargli fare esercizio fisico: è una razza che, per sua conformazione, è soggetta alla dilatazione e alla torsione dello stomaco: devono passare almeno 90 minuti dal pasto.
Coccole e attenzioni a profusione
Come ogni cane, è bene che venga spazzolato regolarmente. Per fortuna il pelo corto non richiede le attenzioni tipiche di quello folto e lungo. Questa abitudine però aiuta a stimolare la circolazione del sangue e tonifica il pelo; oltretutto intensifica il rapporto bipede-quadrupede.
Lo abbiamo già detto, deve stare al caldo; e quando sta all’aria aperta in inverno è bene coprirlo adeguatamente.
Portiamolo dal veterinario con regolarità per i controlli di rito, e assicuriamoci che sia a posto con i vaccini; inoltre sono altamente consigliati dei trattamenti preventivi (sempre previa prescrizione).
Valutiamo la sterilizzazione, a meno che non abbiamo intenzione di farlo accoppiare. L’intervento è consigliato prima che compia sei mesi, per ridurre il rischio che contragga delle patologie (come il tumore alle mammelle nelle femmine) e per renderlo più docile.
Valutiamo di fare un’assicurazione sulla salute del cane: i pinscher nani non hanno grossi problemi, ma sono geneticamente predisposti a soffrire di determinate patologie, come la malattia di Legg-Calvé-Perthes (un problema dell’anca), la lussazione della rotula, l’ipotiroidismo e l’epilessia. Le cure possono essere costose, e un aiuto può essere determinante per affrontare l’eventuale malattia del nostro amato amico a quattro zampe.