Cosa fare se il cane ha mangiato l’uovo di Pasqua: pronto intervento
Un cane che ha mangiato l'uovo di Pasqua potrebbe essere in serio pericolo. Ecco cosa sapere e come intervenire per il bene del nostro Fido
Quando arriva la Pasqua le case si riempiono di gustose leccornie e non possono mancare le uova di cioccolato, che piacciono proprio a tutti, sia bambini che adulti.
Ma per chi accudisce un amico a quattro zampe sa che tutto questo può rappresentare per lui un pericolo. Fido è un gran golosone e non perde mai occasione per chiederci un pezzettino del nostro cibo.
Anche se gli diciamo “no” talvolta non si arrende e non demorde, al punto da farcela proprio sotto al naso. Ma se il cane ha mangiato l’uovo di Pasqua? Ecco cosa sapere e come intervenire per il suo bene.
Il cioccolato è tossico per i cani
Per quanto i suoi occhioni dolci siano irresistibili, non dobbiamo lasciarci mai condizionare. Il cioccolato è un alimento altamente tossico per i nostri amici a quattro zampe e non dovremmo mai dargliene, nemmeno un pezzettino.
Non si tratta di un’esagerazione. Dobbiamo sempre tenere a mente che quel che a noi fa bene non è sempre sicuro per il cane e quindi dobbiamo fare in modo che mangi soltanto gli alimenti che lo tengono lontano da qualsiasi rischio o problema di salute.
Con il cioccolato non si scherza mica! È un cibo che Fido non dovrebbe mai ingerire perché contiene una sostanza chiamata teobromina che agisce sul suo organismo come un vero e proprio veleno. Del resto non è di certo un caso che si parli di avvelenamento da cioccolato, che poi in sostanza è un avvelenamento da teobromina. Questa particolare molecola si trova proprio nel cacao, che è alla base della preparazione del cioccolato. Ma il corpicino di Fido non è in grado di elaborarla né di eliminarla, perciò se il cane ha mangiato l’uovo di Pasqua significa che sta accumulando una sostanza velenosa nel suo organismo.
Anche un pezzettino può fargli male
Molti magari pensano che un piccolo pezzetto di cioccolato non sia poi così pericoloso per il cane. Sbagliato! Anche se ciascun cane è diverso dall’altro – con età, peso, dimensioni e condizioni di salute specifiche – non vuol dire che possiamo tentare la sorte e soddisfare la sua golosità dandogli del cioccolato.
È pur vero che la tossicità del cioccolato sul cane si basa anche sul suo peso corporeo. Diciamo che le dosi e le dimensioni del cane influiscono sugli effetti della teobromina sul suo organismo, ma in ogni caso è una sostanza da cui tutti i cani indistintamente devono stare alla larga.
Molto dipende anche dal tipo di cioccolato che il cane ha mangiato, quindi in sostanza dal tipo di uovo di Pasqua che ci ha rubato. Nel caso di cioccolato al latte bastano circa 20 grammi di cioccolato per ogni chilo di peso corporeo per osservare degli effetti lievi. Se il cane ha mangiato circa 40 grammi di uovo di Pasqua per ogni chilo del suo peso, invece, si parla già di avvelenamento. Senza contare, poi, che il cioccolato al latte contiene alte dosi di zuccheri, un altro elemento che può essere molto pericoloso per il cane e che, insieme alla teobromina, crea un mix a cui dobbiamo stare molto attenti. Vomito, pancreatite, diarrea e danni epatici e ai reni sono soltanto alcuni dei possibili effetti tossici del cioccolato.
Se il cane ha mangiato l’uovo di Pasqua al cioccolato fondente, poi, il pericolo è ancor più grave. Il fondente contiene maggiori quantità di teobromina rispetto agli altri tipi di cioccolato, perciò in questo caso la dose pericolosa per Fido diventa ancora più piccola. E poi questo il fondente, specialmente quello amaro, contiene anche grandi quantità di caffeina, un’altra sostanza che provoca una grave forma di avvelenamento.
Sintomi di avvelenamento da cioccolato
Quando Fido ingerisce una minima dose di cioccolato, di quelle non letali, comunque manifesta dei problemi di salute che appaiono subito piuttosto evidenti. Nella maggior parte dei casi i primi sintomi che possiamo osservare sono vomito e diarrea, perché appunto l’organismo reagisce alla teobromina che non riesce ad eliminare.
Il vero e proprio avvelenamento da cioccolato, però, causa sintomi decisamente più gravi e a cui dobbiamo prestare moltissima attenzione. Sono i classici sintomi di avvelenamento nei cani come aumento della temperatura corporea, perdita dei riflessi, rigidità muscolare e una debolezza diffusa. A questi dobbiamo aggiungere le difficoltà respiratorie e l’aumento della frequenza cardiaca che, senza un pronto intervento, possono sfociare in ipotensione, convulsioni, insufficienza cardiaca e persino coma. Un cane che ha mangiato l’uovo di Pasqua in dosi eccessive può persino morire.
Cosa fare
Se Fido ha fatto il monello mangiando l’uovo di Pasqua che per giorni abbiamo cercato di tenergli nascosto, dobbiamo intervenire immediatamente. Oltre all’avvelenamento da cioccolato vero e proprio, il cane rischia anche soffocamento perché magari ha mangiato la plastica dell’involucro o, ancora peggio, la sorpresa contenuta all’interno dell’uovo.
Per questo dobbiamo controllare non solo se il cane ha mangiato l’uovo di cioccolato, ma anche la carta che lo contiene e ciò che si trova al suo interno. E l’unica cosa da fare è contattare immediatamente il nostro veterinario di fiducia, pronti a fornirgli tutte le informazioni di cui ha bisogno in questa primissima fase.
Il veterinario ha bisogno di conoscere il peso del cane e anche il peso dell’uovo di Pasqua che ha mangiato. Dobbiamo dirgli anche che tipo di cioccolato ha ingerito, perché come abbiamo visto anche questo dato influisce sugli effetti e la tossicità. Infine è necessario dire al medico quanto tempo è trascorso da quando il cane ha mangiato l’uovo di Pasqua e quali sintomi sta già manifestando.
Pronto intervento
Non esiste una cura miracolosa per il cane che ha ingerito cioccolato e la tossicità si può affrontare valutando la situazione, caso per caso. Dopo aver fornito le informazioni necessarie al veterinario, questi potrà scegliere due strade diverse. Se i sintomi sono lievi ed effettivamente il cane sta piuttosto bene, a eccezione di qualche episodio di vomito o di cacca brutta, potrebbe dirci di lasciarlo a casa e continuare ad osservare i sintomi.
In caso contrario, qualora Fido manifestasse sintomi più preoccupanti, potrà dirci soltanto una cosa: portarlo di corsa in clinica. Nei giorni di festa molte sono chiuse, ma c’è sempre qualche pronto soccorso veterinario aperto in cui portare il cane. Perciò non disperate!
Tendenzialmente dopo mezz’ora il cane è già in piena fase di intossicazione, perché il cioccolato ha già raggiunto l’intestino. A questo punto il veterinario deve intervenire cercando di eliminare la teobromina dal suo organismo e per farlo può adottare diversi metodi. In questi casi torna utile un lavaggio gastrico o anche la somministrazione di carbone attivo, che protegge il tratto gastrointestinale. Tutto dipende dalla situazione specifica e solo il veterinario può scegliere il metodo migliore con il quale procedere.