Cane lupo italiano, come averlo? Tutto sull’affido
Davvero fuori dal comune e poco diffuso, il cane lupo italiano non è facile da ottenere, ma come possiamo fare per averlo? La procedura prevede diversi passaggi che vale la pena conoscere se si è determinati ad adottarne un esemplare. Il fine ultimo, motivo per il quale sorge qualche ‘difficoltà’, è quello di tutelare la sua diffusione che deve rimanere limitata e monitorata con attenzione.
Questa razza in particolare si affida seguendo un determinato processo disciplinare e previa assunzione di obblighi da parte del proprietario. Il tipo di lavoro che si deve fare con ogni esemplare di questa specie, infatti, prevede una selezione di razza molto particolare. A coordinarla è l’A.A.A.L.I. – Associazione degli Affidatari Allevatori del Cane Lupo Italiano – che ha il compito di salvaguardare la razza e di gestire il Registro Anagrafico Ufficiale.
Allevamento lupo italiano nero
Il cane lupo italiano deve seguire una serie di attività che mirano a preservarne le caratteristiche per le quali è considerato così raro e pregiato, ma come possiamo averlo? Si tratta di un protocollo che lo monitora dalla riproduzione del soggetto che viene affidato, alla fase che considera uno specifico addestramento che lo vede impegnato in servizi di pubblica utilità e di protezione civile. A tal proposito, può tornare utile saperne di più sui cani di servizio.
Questo amico a quattrozampe è impegnato anche in una serie di attività e manifestazioni. Il fine è comunque quello di non diffonderlo più di tanto. L’allevamento selettivo del cane, in questo caso, viene seguito nella sua forma più elevata e non viene portato avanti in un’ottica estensiva, ma di salvaguardia della specie e del suo numero limitato, che è motivo di vanto per gli appassionati e gli esperti che si sono avvicinati a esso.
Avere un allevamento di cane lupo italiano non è facile, per metterlo in piedi si deve seguire una prassi specifica e presentare una apposita domanda all’associazione di riferimento, previa iscrizione e consultazione del sito dove è possibile reperire tutte le informazioni del caso e i contatti diretti se dovessero servire ulteriori delucidazioni in merito.
Lupo italiano nero
Ci si può avvalere anche del supporto dell’eventuale delegato di zona. Non di secondaria importanza, infatti, è sentire direttamente un responsabile dell’A.A.A.L.I tenendo conto che il territorio nazionale è suddiviso per aree di competenza. Sarà attraverso il responsabile di riferimento che si potranno conoscere tutti i fattori che devono essere accettati se si vuole procedere con l’affidamento. In questo modo, da entrambe le parti, sarà possibile fare le opportune verifiche affinché tutto vada per il verso giusto e il benessere del nostro amico a quattro zampe rimanga l’aspetto prioritario.
Gli interessati all’invio della propria domanda d’affidamento di un lupo italiano devono tener conto che, a seguito del programma di tutela della razza, possono essere prese in considerazione solo domande di persone associate all’A.A.A.L.I. e totalmente disponibili al rispetto totale dello statuto, pena la revoca d’affido e il ritiro del cane.
Pertanto la conoscenza specifica dei regolamenti, prima di sottoporre la propria richiesta, è fattore importante anche per comprendere se il lupo italiano costituisca effettivamente animale adatto alle proprie esigenze e rispondente alle proprie aspettative.
Lupo italiano, il carattere
Per avere il piacere di crescere e tutelare un cane lupo italiano, una volta saputo come averlo, si devono attendere dei tempi che sono variabili. Si va da un minimo di qualche mese al massimo di un anno. Ma questo è un dato medio e comunque è bene sempre chiedere chiarimenti al delegato di zona competente. I fattori che entrano in gioco sono soprattutto legati al numero di cuccioli disponibili, alla richiesta e alla sua regolarità in tutti i punti da compilare.
Di solito, nascono circa 50 esemplari ogni anno. Nel frattempo, però, è comunque possibile avvicinarsi al mondo degli appassionati e degli esperti attraverso la partecipazione a iniziative locali e nazionali. Si organizzano dei raduni, degli incontri formativi e di addestramento da parte delle unità cinofile specializzate in questa razza davvero fuori dal comune.
I criteri che vengono presi in considerazione per stabilire chi può diventare affidatario o meno prevedono un giudizio di idoneità, che arriva alla fine di un determinato percorso di verifica. Nulla viene lasciato al caso e i dettagli sono importanti, ma d’altra parte se si vuole ottenere un cane lupo italiano e, una volta scoperto come averlo, si è andati avanti nella presentazione dei moduli la determinazione non manca di certo e i ‘sacrifici’ richiesti verranno ricompensati da una palla di pelo dalle peculiarità davvero straordinarie.
Da non sottovalutare, oltretutto, è la cronologia con cui arrivano le richieste in associazione e il tipo di impiego previsto. Hanno la priorità gli affidi alle unità cinofile impegnate in protezione civile o in servizi di pubblica utilità; ai soci che hanno già dato dimostrazione di essere affidabili oppure inseriti nell’ambito di progetti di selezione promossi dal team degli esperti.
Lupo italiano, il cucciolo
Il cane lupo italiano, indipendentemente da come averlo, lo si deve conoscere e si deve evitare ogni speculazione o forma di diffusione non autorizzata. Infatti, spesso ci si trova di frontea cuccioli nati soprattutto da incroci non certificati, né tanto meno iscritti al Registro Anagrafico Ufficiale che la stessa A.A.A.L.I. detiene per decreto ministeriale.
Questo genere di procedure arrecano un danno di immagine non di poco conto. Mina gli obiettivi per i quali questa razza molto particolare è nata. La destinazione di impiego, infatti, non è comune e non può essere lasciata al caso.
Ci sono delle procedure disciplinari specifiche a tutela di questo amico a quattro zampe. È assolutamente vietato il commercio per finalità che non sono previste espressamente dal regolamento associativo.
Ogni cucciolo sprovvisto del proprio numero RAU non è di fatto appartenente alla razza, perché non ufficialmente riconosciuto e quindi registrato. Il rilascio del pedigree, quindi, deve essere gestito solo ed esclusivamente dall’A.A.A.L.I.
Pertanto, l’associazione mette in guardia chiunque fosse interessato ad avvicinarsi a questo mondo così esclusivo di diffidare dagli annunci e dalle offerte sul web. L’unica procedura ufficiale è quella appena descritta e non prevede né deroghe né eccezioni. Non ci sono scorciatoie per avere un cane lupo italiano. Infine, per preservare la razza, sono incentivate le segnalazioni in merito a pratiche sospette o poco trasparenti.