Cucciolo di cane sordo: cure e necessità, che cosa gli serve e come crescerlo
Se il nostro cagnolino è sordo, ha delle esigenze particolari a cui dobbiamo fare molta attenzione. Ecco di quali si tratta.
Sia che essa sia di tipo congenito o che si sia verificata in seguito a traumi o malattie, la sordità di un cagnolino può presentare tante incognite per lui e forse ancora di più per chi si prende cura di lui. In questo articolo vi illustreremo tutto quello di cui dobbiamo tenere conto se abbiamo un cucciolo di cane sordo così da garantirgli la vita sana e felice che merita di vivere, esattamente come tutti i suoi simili.
Sono ormai in molti a sapere che l’udito dei cani è di gran lunga più sensibile rispetto a quello degli esseri umani: questi animali riescono infatti a percepire suoni a frequenze decisamente troppo alte per il nostro orecchio. Allo stesso tempo, però, anche loro, proprio come noi, possono perdere questo senso nel corso della loro vita o nascerne del tutto privi.
È assolutamente normale per un padrone sentirsi impreparato se viene messo di fronte a una situazione di questo tipo, ma non è nemmeno il caso di lasciarsi prendere dal panico: è assolutamente possibile per un cane sordo condurre una vita del tutto normale e priva di disagi, e imparare a relazionarsi con il mondo esterno nel modo migliore; questo vale per un cane adulto come per un cucciolo, caso particolare che tratteremo in questo articolo.
Ovviamente è nostro preciso compito garantirgli questa normalità e serenità, e alle volte potrebbe trattarsi di un percorso non facile. È per questa ragione che abbiamo redatto questa piccola guida su come regolarsi per prendersi cura di un cucciolo sordo nel migliore dei modi e riuscire a crescerlo senza fargli mancare nulla.
Sordità nel cucciolo: le cause più comuni
La sordità nel cane è un fenomeno che di solito tende a sopraggiungere dopo che Fido ha raggiunto un’età piuttosto avanzata, anche se non è una prerogativa di tutti gli esemplari (proprio come non lo è nel caso delle persone anziane che perdono progressivamente l’udito nel corso del tempo).
Può accadere invece ai cani di ogni età, compresi ovviamente i cuccioli, di perdere l’udito in seguito a una lesione di tipo traumatico, all’esposizione prolungata a rumori molto forti, a infezioni da acari nell’orecchio o ancora ad alcune malattie acute o croniche come l’otite. Anche dei tumori e delle intossicazioni da farmaci possono provocare o accelerare la perdita dell’udito, ma sono molto meno comuni in un cucciolo.
Vi è poi la sordità congenita, che si verifica quando le terminazioni nervose del sistema uditivo del cucciolo non si sviluppano in modo corretto. Se vi state chiedendo se esistano delle razze di cani maggiormente esposte al rischio di sordità congenita, la risposta è sì: tra quelle più interessate da questo fenomeno spicca senza dubbio il Dalmata (circa il 30% dei cuccioli di questa razza nasce parzialmente o totalmente sordo); vi sono però anche il Setter Inglese, il Pastore Australiano, il Jack Russell, il Bobtail, il Collie e il Cane da Pastore Scozzese.
Alcuni studiosi hanno poi dimostrato una correlazione tra sordità congenita e colorazione del pelo: in questo senso è più probabile che i cuccioli completamente o parzialmente bianchi, nonché quelli che presentano dei pattern di tipo merle e piebald, siano nati sordi.
Come scoprire se un cucciolo è sordo
A prescindere dalle statistiche appena citate, che coprono del resto solo una parte degli esemplari affetti da sordità, come possiamo fare a capire se il nostro cagnolino non ci sente? Contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, la sordità in un cucciolo non è semplice da intuire o almeno lo è molto meno rispetto a quella (non congenita) di un cane adulto, soprattutto quando non è ancora cominciato l’addestramento e Bau non è stato abituato a rispondere a determinati richiami.
In generale i cuccioli sordi tendono ad abbaiare meno, e quando lo fanno la loro voce ha un suono diverso; sicuramente non mostreranno alcuna reazione a degli stimoli esclusivamente sonori, che si tratti del vostro richiamo o di rumori o suoni di altro tipo, anche piuttosto forti.
Può anche accadere che sussulti per la sorpresa alla vista di qualcosa o qualcuno che aveva annunciato la sua presenza solo con un suono; se si spaventa potrebbe reagire anche con aggressività, soprattutto se viene svegliato di soprassalto. Se avete dei dubbi sulla capacità del vostro cucciolo di sentirvi, l’opzione migliore è quella di portarlo dal veterinario: effettuando un apposito esame sarà possibile determinare l’eventuale grado di sordità del piccolo.
Accorgimenti particolari e accessori utili
Qualora aveste avuto conferma del fatto che effettivamente il cagnolino è sordo, sappiate che per un cucciolo è decisamente più facile crescere con questa condizione rispetto a un cane adulto che deve imparare più o meno improvvisamente nuove abitudini; e le cose sono certamente più semplici anche per noi. Questo però non significa che questa situazione vada sottovalutata: per la sicurezza e il benessere del piccolo Fido, dobbiamo fare del nostro meglio per venire incontro alle sue esigenze.
Perché parliamo di sicurezza? Perché un cucciolo privo dell’udito non è in grado di percepire alcune minacce per la sua incolumità, come ad esempio l’arrivo di macchine o la presenza di altri animali (pericolosi o meno) quando si trova fuori casa. Di conseguenza la prima regola è quella di tenerlo sempre al guinzaglio quando lo si porta a passeggio; se avete un giardino, inoltre, assicuratevi che sia ben recintato.
Proprio perché Bau non sarà in grado di rispondere né di sentirvi quando lo chiamate, potrebbe risultare utile munire il suo collare di un campanellino, in modo tale che possiate accorgervi della sua presenza e soprattutto monitorare i suoi spostamenti nelle vicinanze. Munire il collare di una targhetta con il vostro recapito potrebbe poi essere molto utile se Fido dovesse smarrirsi.
La risposta naturale di qualunque animale che nasca o diventi sordo sarà quella di utilizzare al massimo tutte le risorse che ha a disposizione: gli altri quattro sensi si acuiranno con il passare del tempo, permettendogli di percepire ogni stimolo con maggior precisione e quindi di orientarsi sempre meglio nell’ambiente in cui si trova. Il piccolo Bau comincerà ad affidarsi con sempre maggior disinvoltura a piccoli segnali come le vibrazioni emesse sul pavimento da qualcuno che cammina vicino a lui, o a delle correnti d’aria che si formano quando qualcuno apre una porta.
Come possiamo aiutarlo in questo senso? Anche noi, proprio come lui, dovremo imparare nuovi modi di comunicare con lui e rafforzare sempre di più il nostro legame. Anziché basarvi su richiami verbali e in generale su dei suoni per attirare la sua attenzione, passate ai gesti: potete creare una vera e propria lingua dei segni fatta apposta per comunicare con lui.
Sempre a proposito di segnali visivi, per evitare di spaventarlo potete utilizzare una torcia o l’interruttore della luce per segnalare il vostro arrivo o la vostra uscita dalla zona della casa in cui si trova. Per svegliarlo in modo “soft” potete mettergli del cibo vicino al muso, avvicinarvi a lui con passi più pesanti oppure accarezzarlo delicatamente (lontano dal muso). Maggior costanza dimostrerete nell’utilizzo di queste forme di comunicazione, più facile sarà per lui abituarcisi e reagire di conseguenza.