Pressione alta nel cane: che fare?
La pressione alta nel cane non è rara e può essere di due tipi. Sapere come affrontare un'eventuale crisi è indispensabile per il benessere di Fido
La pressione alta nel cane può essere di due tipi: ipertensione arteriosa primaria oppure ipertensione arteriosa secondaria. Quest’ultima è la più frequente.
Se il veterinario ha riscontrato questa patologia è fondamentale capire quali siano i fattori scatenanti e il trattamento adeguato da far seguire al nostro amico quadrupede.
Che cos’è la pressione alta nel cane
La pressione alta nel cane dipende da un aumento eccessivo della pressione sistolica e diastolica. Se non è causata da un’altra malattia, l’ipertensione può essere primaria, altrimenti detta essenziale o idiopatica, ed è molto comune tra gli esseri umani ma non tra i nostri amici a quattro zampe.
Se l’aumento della pressione è causato da una patologia, invece, si parla di ipertensione secondaria ed è il caso più comune nei cani. Gli effetti indesiderati potenziali possono essere molto pericolosi perché colpiscono diversi organi e, nei casi più gravi, possono provocare la morte.
Possibili conseguenze
Abbiamo detto che la forma più comune di pressione alta nel cane è quella secondaria, chiamata così perché conseguenza di un’altra (o altre) malattia. Questa può causare:
- Danni cardiovascolari: ipertrofia del ventricolo sinistro, alterazioni nelle arterie e arteriole;
- Problemi renali: glomerulosclerosi, atrofia glomerulare, degenerazione tubolare o fibrosi interstiziale;
- Deficit visivi: cecità, glaucoma, emorragie o distacco della retina;
- Danni neurali: emorragia cerebrovascolare, convulsioni, demenza o deficit neurologico.
L’intervento periodico e il controllo costante da parte dello specialista è indispensabile per tenere a bada un quadro clinico indubbiamente complesso e che può essere soggetto a peggioramenti.
Cause e fattori di rischio
L’ipertensione primaria o idiopatica, quella indipendente da altre patologie, si ha per cause ancora sconosciute. Si pensa che abbia un’origine genetica, ma non ci sono prove sufficienti a confermarlo; e, dato che non è molto frequente tra i nostri cari quadrupedi, gli studi in merito non fanno grandi passi in avanti.
La pressione alta nel cane (sempre parlando di ipertensione secondaria), lo abbiamo già detto, è causata da altre malattie. I cani maggiormente predisposti sono quelli che soffrono di obesità o i cani anziani. In questi casi a monte deve esserci una corretta alimentazione.
Altre malattie che causano un aumento della pressione nei cani sono quelle renali; le malattie endocrine (come il diabete mellito, l’iper e l’ipotiroidismo, la sindrome di Cushing, l’iperaldosteronismo e il feocromocitoma); le patologie neurologiche e la policitemia.
Sintomi della pressione alta nel cane
I cani che soffrono di pressione alta primaria non sempre presentano segnali significativi, mentre quelli che soffrono di ipertensione secondaria possono soffrire di uno (o più) dei seguenti sintomi:
- Emorragia nel bulbo oculare;
- Distacco della retina;
- Pupille dilatate;
- Cecità;
- Nistagmo (movimento anormale e frequente del bulbo oculare);
- Sangue e/o proteine nell’urina;
- Reni ingranditi o rimpiccioliti;
- Perdita di sangue dal naso;
- Soffio al cuore;
- Ghiandola tiroidea ingrandita;
- Disorientamento;
- Perdita della coordinazione dei movimenti;
- Paralisi parziale degli arti;
- Convulsioni (e a tal proposito vale la pena approfondire).
Ovviamente, qualora il nostro fedele amico dovesse soffrire di ipertensione, diventa indispensabile una diagnosi da parte del veterinario, e una prescrizione tempestiva e opportuna.
La diagnosi
La diagnosi della pressione alta nel cane avviene come negli esseri umani: si usa un strumento idoneo alla misurazione della pressione nell’arteria distale. Nei cani viene misurata da una delle zampe o dalla coda. Per ottenere risultati esatti e precisi è necessario misurarla più volte.
Esistono anche procedimenti più complicati e invasivi che quindi, di solito, non vengono usati nelle cliniche veterinarie ma in centri di ricerca o in grandi ospedali veterinari.
Purtroppo la diagnosi dell’ipertensione non viene effettuata negli ambulatori: si tratta di un processo difficile che può dare risultati sbagliati, dato che nella la maggior parte dei casi Fido si agita molto durante la visita. Di solito si misura solo quando si ha il dubbio che il cane soffra di qualche malattia cardiaca o di ipertensione, per l’appunto. È importante sapere che la pressione arteriosa dei levrieri è più alta rispetto a quella delle altre razze.
La cura della pressione alta nel cane
L’ipertensione primaria deve essere trattata con farmaci che aiutino ad abbassarla e con una dieta elaborata dal veterinario a seconda delle necessità specifiche del cane.
Per l’ipertensione secondaria, invece, è necessario curare la causa scatenante. Il trattamento, quindi, dalla malattia che provoca la pressione alta nel cane può variare.
A volte potrebbe essere necessario ricoverare il cane in ospedale o in una clinica veterinaria; nella maggior parte dei casi invece si deve cambiare l’alimentazione e seguire un programma di esercizio fisico, oltre a somministrare i medicinali prescritti a seconda del problema di base. Anche la prognosi dipende dalla causa.
La prevenzione
Per prevenire la pressione alta nel cane, bisogna tenere conto di vari aspetti della vita quotidiana, quali:
- Dieta sana ed equilibrata: basata su cibo di qualità o sull’elaborazione di ricette casalinghe, sempre sotto la supervisione di un veterinario;
- Esercizio fisico: ovviamente a seconda della salute e delle capacità motorie;.
- Mantenimento di un buono stato di salute: portando il cane al controllo periodico, rispettando il calendario delle vaccinazioni e quello dei trattamenti antiparassitari; e infine prestando attenzione a qualsiasi anomalia.
Più ci occupiamo del nostro amico a quattro zampe, con particolare attenzione alle sue esigenze alimentari, motorie e al suo generale benessere psicofisico, più alte sono le possibilità che il cane viva bene e a lungo. Il nostro legame non solo sarà forte, ma anche duraturo.