Cuccioli di Rottweiler: carattere, particolarità e comportamento, cosa sapere
Impariamo a conoscere meglio i cuccioli di Rottweiler, provando anche a sfatare qualche mito sul loro conto.
I cuccioli di Rottweiler sono meravigliosi esattamente quanto quelli di qualunque altra razza felina, ma più di altri tendono a soffrire di una reputazione spesso poco lusinghiera. In questo articolo vi sveleremo tutte le loro caratteristiche e in generale tutto quello che dovreste sapere su questi splendidi animali, soprattutto se avete intenzione di accoglierne uno in casa vostra: una volta che avrete le idee chiare sul loro conto potrete decidere in modo obiettivo se sia il cucciolo che fa al caso vostro.
Quando si ha a che fare con il mondo degli animali capita a volte di osservare come alcuni di essi godano di una discreta fama nella cultura popolare, e se dovessimo fare una classifica di quelli più famosi e più frequentemente presenti in cinema, televisione e anche sul web, siamo abbastanza sicuri che i cani occuperebbero uno dei primi posti.
Una fama così grande può tuttavia essere buona o cattiva a seconda dei casi, e sfortunatamente il Rottweiler rientra nella seconda di queste due categorie: viene infatti rappresentato nella stragrande maggioranza dei casi come un cane aggressivo, spesso protagonista di episodi violenti, se non direttamente come un antagonista.
Si tratta di un’idea che, complice anche parte della storia di questo cane, si è fatta strada nell’opinione pubblica fino a consolidarsi come un vero e proprio pregiudizio nei confronti di tutti gli esemplari di Rottweiler. E non stupisce che per questa ragione, a lungo andare, chi aveva intenzione di prendere con sé un cucciolo di questa razza abbia mostrato non poca esitazione, magari finendo per ripensarci.
Se è vero che non tutti i cani sono adatti a tutti, poiché ognuno di loro presenta delle caratteristiche ben precise che possono essere più o meno compatibili con quelle del loro potenziale padrone, è anche vero che i Rottweiler non sono affatto i cani spaventosi che vengono spesso considerati. Cercheremo di chiarirvi le idee una volta per tutte nel corso di questo articolo, presentandoveli da cuccioli in tutte le loro sfaccettature.
Storia della razza
La storia del Rottweil è decisamente antica: pare che risalga addirittura ai tempi degli antichi Romani e più precisamente al I secolo d.C.. Sono in molti a sostenere che questa razza canina, insieme ad altre come il Grande Bovaro Svizzero e il Bovaro dell’Entlebuch, discenda dai cani che accompagnarono le truppe di Roma nelle loro lunghe campagne militari in giro per l’Europa; essi venivano impiegati perlopiù nella protezione e nella guida delle mandrie di bestiame. L’espansione romana li portò in giro per la Svizzera e nel sud della Germania, finché l’undicesima Legione dell’Impero Romano non si stabilì in modo definitivo nella regione di Württemberg, facendo accoppiare i propri mastini con i Pastori Tedeschi del luogo e dando origine a dei cani grandi e forti che potevano tenere testa anche ad animali più grandi di loro.
L’area in cui si stanziarono prese il nome di “das Rote Wil”, in riferimento ai mattoni rossi di cui erano rivestite le ville romane lì presenti; si tratta proprio della zona in cui poi nacque la già citata cittadina di Rottweil. I cani diffusi nei suoi dintorni venivano inizialmente utilizzati per fare la guardia al bestiame, ma con il passare dei secoli vennero ammessi ad altre mansioni come ad esempio la caccia agli orsi o il trasporto e la protezione di piccoli carichi, in particolare presso le botteghe dei macellai. Nel XIX secolo erano infatti noti come Rottweiler Metzgerhunde, cioè i cani macellai di Rottweil.
Quando la transumanza venne vietata in Germania in seguito all’avvento del trasporto su rotaie, l’impiego dei Rottweiler diminuì notevolmente e questo declino di popolarità rischio quasi di far scomparire del tutto la razza. Tuttavia nel 1914 cominciò a venire allevato come cane poliziotto e, pochi anni dopo, a scopi militari presso l’esercito tedesco. Si dovette aspettare la fine della Seconda Guerra Mondiale perché questa razza si diffondesse in modo più capillare nel resto dell’Europa e del mondo, e non solo come cane da guardia: l’indole leale e devota che i suoi esemplari mostrano nei confronti dei propri padroni li hanno resi man mano sempre più popolari anche come animali da compagnia e per la Pet Therapy.
Aspetto fisico e cura del pelo
I Rottie sono dei cani di taglia grande piuttosto robusti, poiché dotati di una corporatura equilibrata e di una muscolatura possente. L’altezza al garrese si aggira tra i 60 e i 70 cm nei maschi e tra i 56 e i 63 cm nelle femmine; il peso di un maschio adulto varia tra i 50 e i 60 kg, mentre quello di una femmina non supera i 48 kg da un minimo di 35.
La testa è larga con una fronte leggermente arcuata e degli zigomi muscolosi; le orecchie sono piccole, appuntite, ben distanziate tra loro e leggermente protese in avanti; gli occhi sono a mandorla e di media grandezza, generalmente di un colore marrone scuro. Il collo è lungo e muscoloso e le spalle sono lunghe e inclinate all’indietro, cosa che mette ancor più in evidenza l’impressionante muscolatura delle zampe anteriori; queste ultime sono comunque leggermente più corte di quelle posteriori. La coda è lunga e spessa e conferisce maggiore armonia alla figura complessiva dell’animale.
Per quanto riguarda il pelo, esso è composto da due strati: quello esterno, di media lunghezza, è ruvido e aderente al corpo dell’animale nonché leggermente più lungo attorno alle zampe; il sottopelo è più corto e può presentarsi di colore grigio, nero o marrone chiaro ma resta di solito ben nascosto dal manto superiore. L’unico colore ammesso dallo standard di razza è il nero focato, ossia con macchie ben definite di colore fulvo in corrispondenza degli occhi, delle guance, del muso, del collo, del petto e delle zampe. Un mantello dotato di queste caratteristiche non richiede cure straordinarie: vi basterà ricordarvi di spazzolare il vostro cucciolo una volta alla settimana per rimuovere i peli morti e mantenerlo in buona salute.
Addestramento e socializzazione
La cattiva fama del Rottweiler, pur essendo esageratamente amplificata, non è del tutto immotivata: dopotutto stiamo parlando di un cane che è stato allevato per secoli con l’apposito scopo di metterlo a guardia di merci o persone, e di conseguenza è normale che avvia sviluppato un fortissimo senso di protezione nei confronti dei membri della sua famiglia; un senso di protezione che a volte rischia di sfociare in ferocia vera e propria se percepisce una potenziale minaccia ai danni delle persone che ama, e che è pronto a difendere a qualsiasi costo. Questa sua indole, unita alla sua grande forza fisica, può renderlo un animale temibile e, se affidato alle persone sbagliate, anche molto pericoloso.
Questo cucciolo non è la scelta migliore per coloro che non si sono mai presi cura di un cane, ma neanche per chi non è in grado di assumere una posizione di leadership e impartirgli la giusta disciplina fin da subito. Un rigoroso addestramento deve essere avviato al più presto e portato avanti in modo regolare e costante, con o senza l’aiuto esterno da parte di un professionista: il cucciolo deve capire subito quello che il suo umano si aspetta da lui e seguire una routine ben precisa. Detto questo, la grande intelligenza di cui è dotato lo porterà a imparare facilmente e in modo duraturo qualsiasi lezione gli vogliate insegnare, soprattutto se lo farete tra le 6 settimane e i 6 mesi di vita, periodo in cui è particolarmente recettivo verso l’apprendimento.
Per la stessa ragione, un ruolo ugualmente importante (se non addirittura di maggiore importanza) riveste la socializzazione precoce: il vostro piccolo Rottie deve essere messo nelle condizioni di sentirsi a suo agio in compagnia di altre persone come di altri animali domestici. Gli esemplari della sua razza tendono a essere possessivi e territoriali nei confronti dei propri affetti.
Metterlo in contatto con contesti differenti da quello che vive in casa propria, come anche fargli prendere confidenza con estranei e altri cani come lui, lo aiuterà anche ad acquisire fiducia in se stesso e a prevenire lo sviluppo di comportamenti negativi. È di estrema importanza che questo processo venga iniziato il prima possibile, poiché più il cucciolo procede con la crescita e più i suoi ricordi e le sue esperienze si consolideranno nella mente, anche quelle negative.
A questo proposito, ricordate sempre di condurre questi percorsi educativi favorendo un approccio positivo nei confronti del vostro piccolo amico a quattro zampe: portate molta pazienza e non siate mai aggressivi verso di lui, neanche quando sbaglia, perché ciò tenderebbe a stressarlo senza fargli capire dove sta il suo errore; rischiereste con il passare del tempo di perdere la sua fiducia, e riconquistarla sarà un processo lungo e complesso. Concentratevi invece sui progressi che effettua man mano e premiatelo con carezze e incoraggiamenti: ricordate sempre che lui è il vostro compagno di vita e che vuole attivamente farvi contenti.
Carattere e comportamento
Un cucciolo di Rottweiler ben addestrato e socializzato in maniera adeguata non è soltanto un cucciolo felice, ma anche un cucciolo che saprà mostrarsi in tutta la sua dolcezza e affettuosità. Adatto anche per le famiglie con bambini, adora ricevere le coccole dal suo padrone e dal resto della sua famiglia, e non di rado si ritroverà ad accoccolarsi sulle loro gambe in cerca di qualche carezza in più. Non si farà problemi nemmeno a seguire i suoi umani in giro per la casa, più o meno interessati alle attività che stanno svolgendo ma principalmente desiderosi di star loro accanto.
Quando può godere della compagnia dei propri familiari può abbandonarsi a comportamenti buffi che tendono a mantenere l’attenzione su di lui. Si tratta anche di un cane dotato di una grande energia, che ama svolgere attività fisica ma ne ha anche bisogno per tenersi in forma. Assicurategli degli spazi adeguati nei quali possa muoversi; non dovrebbero mancare neanche delle energiche passeggiate quotidiane, estremamente utili anche per la socializzazione.
Salute e alimentazione
L’aspettativa di vita di un Rottweiler si aggira intorno ai 10 anni. Molte persone pensano che statistiche di questo tipo non riguardino direttamente un cucciolo, ma in realtà esse vengono influenzate moltissimo dallo stile di vita che viene fatto condurre al cane sin da quando è molto piccolo. A ciò si aggiunge il fatto che questa razza in particolare è più esposta di altre ad alcuni problemi di salute ereditari e non.
La stenosi aortica è una malattia molto seria nella quale l’aorta, ossia l’arteria principale che trasporta il sangue dal cuore al resto del corpo, è troppo stretta. Questa condizione provoca un soffio al cuore che a volte si manifesta nei primi mesi di vita e può accompagnarsi a debolezza generica e difficoltà respiratorie. Gli esemplari affetti da stenosi aortica non dovrebbero riprodursi; di conseguenza, se il vostro cucciolo proviene da un allevamento affidabile che ha testato le condizioni di salute dei suoi genitori prima di farli accoppiare, non dovrebbe correre il rischio di sviluppare questa malattia.
Malattie agli occhi come l’ectropion e l’entropion colpiscono di frequente gli esemplari di Rottweiler e pur non mettendo a rischio la loro sopravvivenza richiedono un intervento chirurgico. L’ectropion consiste in un ripiegamento della palpebra verso l’esterno, cosa che provoca irritazioni e secchezza all’occhio, nonché rischio di congiuntivite; l’entropion invece è causato da un ripiegamento verso l’interno, con irritazioni e rischio di ulcera corneale a causa dello sfregamento delle ciglia contro la superficie dell’occhio.
Esistono poi svariate forme di displasia articolare che colpisce le articolazioni in via di sviluppo, in particolare quelle dell’anca e del gomito. Oltre a causare disagio, dolore e difficoltà di deambulazione, predispone il cane a forme precoci di artrite e altre malattie alle articolazioni, tra cui l’osteocondrite dissecante che consiste nello sviluppo progressivo di lesioni alle cartilagini ossee.
In questa razza è purtroppo frequente anche la rottura del legamento crociato anteriore, situato nel ginocchio, causando dolore e zoppicamento e incoraggiando lo sviluppo di osteoartrite. Pur non essendoci delle cause precise già accertate, obesità e sovrappeso possono senz’altro contribuire alla sua insorgenza. Per questo è estremamente importante assicurare al proprio Rottie un’alimentazione sana e bilanciata fin da quando è ancora cucciolo; se non sapete come regolarvi in questo senso non esitate a rivolgervi a un veterinario.