A che età i cani possono rimanere incinta?
La gravidanza e il parto sono dei momenti emozionanti per noi e per la nostra fedele amica, ma a che età i cani possono rimanere incinta?
Che la gravidanza sia desiderata o indesiderata, è bene sapere a che età i cani possono rimanere incinta per non avere sorprese.
Vedere dei cuccioli indifesi, ancora con gli occhi chiusi, cercare la loro mamma e abbandonarsi a lei è uno dei momenti più pregni di emozione che si possano vivere quando si amano gli animali.
Oggi però la maggior parte ricorre alla sterilizzazione per prevenire patologie a cui può essere soggetto il cane in calore, e per controllare le nascite nel caso di randagi ai quali non sempre si riesce a garantire una sistemazione dignitosa.
A tal proposito può essere interessante approfondire il comportamento del cane sterilizzato.
Il primo calore
A che età i cani possono rimanere incinta? Molti di noi restano sorpresi da gravidanze inaspettate. Non sempre si sa quando il nostro amato amico a quattro zampe raggiunge la maturità sessuale, e si pensa che le tempistiche siano molto più dilatate.
Se abbiamo una cagnolina è bene sapere invece che va in calore una sola volta durante la sua stagione riproduttiva. Il primo estro avviene tra il sesto e il decimo mese di età e i successivi si manifesteranno in media ogni sei mesi.
Il primo calore può arrivare in tempi differenti in base alla taglia: le cagnoline di taglia media e grande infatti maturano sessualmente in genere dopo i quindici mesi.
L’importante è che il ciclo sia sempre regolare: se iniziano ad andare in calore ogni 8 mesi, basta che sia sempre quello l’intervallo. Non è affatto un buon segno invece se è irregolare: denota un problema alle ovaie.
La nostra amica a quattro zampe si mostrerà irrequieta, gonfia nelle parti intime e avrà l’istinto di guaire, fino a quando non noteremo delle perdite ematiche.
Prima di fare accoppiare la nostra cagnolina quindi è bene conoscere il ciclo estrale.
Il ciclo estrale e la sua importanza
Per sapere a che età i cani possono rimanere incinta bisogna capire quando si manifesta il primo ciclo estrale. Si tratta di una fase importante: è una costante che accompagnerà le femmine di cane per il resto della vita. Le fasi del ciclo estrale si dividono in:
- Proestro
- Estro
- Diestro
- Anestro
Il proestro si manifesta con una perdita ematica vaginale, accompagnata da un ingrossamento della vulva. Può durare in media dagli otto ai tredici giorni. I maschietti sono attratti proprio in questa fase, ma le femminucce invece non sono molto propense ad accoppiarsi, anzi: capita che li caccino con violenza.
L’estro invece coincide con il momento di accettazione dell’accoppiamento, che comunque sarà selettivo da parte della femmina. La vulva è più morbida e meno gonfia, e le perdite vaginali continuano a manifestarsi. In media dura nove giorni circa, e coincide con la secrezione dell’ormone luteinizzante (LH), fenomeno a cui fa seguito l’ovulazione entro 24-72 ore.
Il primo giorno di diestro si presenta circa sei giorni dopo l’ovulazione o dopo nove giorni dall’inizio del calore. Ovviamente ci si arriva solo in caso di gravidanza.
L’anestro è il momento dell’inattività sessuale tra i cicli e termina con l’avvio del proestro successivo. La durata è di circa quattro o cinque mesi, e la sua variazione determina la frequenza dei calori nella cagna.
I test per il momento giusto
Se vogliamo che la nostra cagnolina abbia dei cuccioli, possiamo rivolgerci al veterinario, ci dirà lui a che età i cani possono rimanere incinta ed eseguirà dei test per stabilire il momento migliore per procedere con l’accoppiamento.
Uno possibile è lo striscio vaginale, un esame al microscopio delle cellule vaginali. Un’eventuale gravidanza farà registrare cambiamenti nell’aspetto e dal punto di vista numerico di queste cellule.
È un test affidabile e non invasivo. La maggior parte degli strisci vaginali viene eseguita in serie, per diversi giorni, per stabilire il momento migliore per la riproduzione.
Il test del progesterone sierico misura, per l’appunto, il livello di progesterone nel sangue. Questo test è molto preciso ed è diventato popolare proprio per questo. Alcuni animali richiederanno diversi test per prevedere l’ovulazione. È utile nei casi di problemi di fecondazione.
La gravidanza dura in media 63 giorni e la diagnosi è possibile solo dopo venti giorni dall’accoppiamento: si rende evidente solo durante l’ultimo terzo della gestazione, quando si sviluppano le mammelle e l’addome inizia ad aumentare di volume.
La particolare situazione ormonale non permette una diagnosi precoce tramite l’esame del sangue, come avviene per la donna. Il test della relaxina e l’ecografia addominale sono gli esami diagnostici più utilizzati.
L’ecografia in particolare ci permette anche di valutare le condizioni di salute dei cuccioli.
Accoppiamento e corteggiamento
Se la cagnolina in calore è abbastanza giovane e in buona salute, incontra un potenziale compagno -particolarmente sensibile al richiamo degli ormoni – e accetta l’accoppiamento. La probabilità di trovarsi entro breve con una cucciolata è molto elevata.
Se invece la gravidanza viene programmata e si sceglie il partner per l’accoppiamento, è buona norma portare la femmina ad accoppiarsi a casa del maschio per due o tre giorni di fila (l’undicesimo e il tredicesimo giorno dall’inizio del proestro sono i più fertili) per aumentare le probabilità che l’incontro avvenga durante l’ovulazione.
E i cani maschi quando sono pronti per diventare papà?
Diciamo subito che l’espressione “cane in calore” non è proprio corretta: i maschi non attraversano nessuna fase di calore. Captano solo quello delle cagnoline che incontrano.
A che età i cani possono rimanere incinta? Il maschio raggiunge la maturità sessuale prima delle femmine, e ciò avviene attorno ai sei mesi. Da quel momento in poi manifesta una maggiore sensibilità nei confronti dell’universo femminile.
Ecco allora che – anche a distanza – si mostrerà irrequieto e desideroso di scappare: l’odore che emanano le cagnoline in calore è un richiamo davvero difficile da ignorare.
Inoltre non ha un istinto paterno molto sviluppato. Il padre, generalmente, rimane indifferente alla mamma e ai cuccioli. Quando crescono gioca con loro, ma esattamente come farebbe con altri piccoli non imparentati.
Possono verificarsi anche litigi ed episodi di violenza; è bene quindi tenere il papà lontano dai cuccioli per le prime settimane.