Luring, che cos’è questo metodo d’addestramento per il cane?
Il luring è una tipologia di allenamento del cane che si basa sul concetto di educazione, discostandosi da quello di addestramento. Ecco tutti i dettagli
Secondo il metodo Luring il cane non va addestrato, ma educato. Il compito del compagno di avventure bipede è quello di aiutarlo a sviluppare il potenziale che ha dentro di sé, rispettando la sua natura e senza forzarlo.
Niente viene fatto nell’ottica di costringere il nostro amico a quattro zampe, il rapporto tra uomo e animale viene preservato nel rispetto di tutti gli attori in gioco. Il benessere del cane è al primo posto, al fine di garantirgli una vita lunga e in salute.
Uno sguardo di insieme
Il luring è una tecnica molto utile nell’educazione del cane. Questa ci consente di far muovere nello spazio il nostro amico a quattro zampe in differenti posizioni, senza per questo costringere a fare qualcosa che non vuole.
Possiamo poi rimarcare quella posizione o azione e premiarla con il cosiddetto rinforzo positivo, in questo modo – una volta automatizzata – possiamo procedere con un’altra fase dell’allenamento.
I comandi non sono più comandi
Con questa tecnica possiamo passare in rassegna tutti i comandi, che non sono più tali ma vengono interiorizzati dall’amico a quattro zampe. “Vieni qui”, “seduto” e tutti gli altri: dai primari a quelli meno importanti e che possono essere tralasciati, se Fido non è particolarmente predisposto all’addestramento.
Esistono, infatti, delle razze indisciplinate che non amano particolarmente le sedute di allenamento e altre invece nate per seguire le indicazioni del proprio amico di avventure bipede. A tal proposito, potrebbe tornare utile conoscere quelle particolarmente predisposte all’addestramento.
I vantaggi del metodo
Il Luring è un metodo di allenamento del cane che prevede soltanto un poco di pratica, e per la quale vale davvero la pena farsi insegnare da esperti del settore certificati. Si può arrivare al punto di modellare in poco tempo degli atteggiamenti, altrimenti difficili da ottenere con le procedure tradizionali e che richiederebbero sicuramente più tempo.
Gli snack per addestrare Fido, a mo’ di premio, sono consentiti. È sufficiente pianificare il tutto con un programma alimentare preciso. Non va infatti dimenticato che l’alimentazione è un punto cruciale nella crescita di un quadrupede: deve essere sana e bilanciata. In un secondo momento, una volta creato il comportamento voluto, si può ridurre l’uso dei premi, sino al completo inutilizzo.
Il principio del rinforzo positivo e alla base di tutte le tecniche moderne dell’educazione. Basti pensare ai corsi di addestramento per cuccioli, strutturati appositamente da addestratori esperti. Porta rapidamente al raggiungimento degli obiettivi, e stimola il nostro adorato Bau a imparare essendo parte attiva, non eseguendo passivamente un’imposizione da parte del proprietario o dell’addestratore.
La rapidità, il suo punto di forza
Si tratta di un approccio veloce, facile da fare proprio e che porta al raggiungimento del fine in tempi decisamente più brevi rispetto ai metodi tradizionali. Per Luring si intende l’utilizzo di qualcosa che attiri il cane, in modo tale da stimolarlo a utilizzare l’olfatto e il muso in generale.
Nella maggior parte delle situazioni si utilizza del cibo, ma anche dei giochi che piacciono particolarmente al nostro amici a quattro zampe. Insomma, in questo caso stimolo e rinforzo positivo coincidono: siamo nel paese dei balocchi del nostro amico a quattro zampe, cosa potrebbe desiderare di più.
Qualche esempio pratico
Questo metodo di allenamento non si rivelerà molto efficace, se Fido proverà in tutti i modi a sflilarci dalle mani il cibo che stiamo utilizzando per tenere alta la sua attenzione. È bene, quindi, che impari la differenza tra quando ha a che fare con uno stimolo – ed è quindi il caso di inseguirlo – e invece quando la gli stiamo offrendo un bocconcino succulento.
Alcuni lo capiranno quasi subito, altri ci metteranno un po’ più di tempo, ma niente paura: alla fine capiranno tutti. È fondamentale che, per assecondare sin da subito questo approccio, si utilizzi uno schema rigoroso e coerente.
Il rinforzo positivo
Nulla deve essere lasciato al caso, proprio perché Fido deve vivere il tutto con estrema naturalezza e non deve rendersi conto del lavoro che sta dietro al suo addestramento: non deve viverlo come tale, ma come un occasione di relax e di divertimento che ci consentirà anche di migliorare il rapporto bipede-quadrupede.
Il bocconcino deve essere tenuto tra il pollice e l’indice, facendo in modo che la mano assuma una posizione a conchiglia. Per offrire la ricompensa, il palmo deve essere rivolto verso l’alto e tenuto aperto, con il bocconcino ben visibile nel mezzo. In alcuni casi può rivelarsi utile utilizzare una mano come stimolo e l’altra per premiare. Ma vediamo nel dettaglio.
Come procedere
Prepariamo un pezzo di formaggio o di wurstel, un biscottino che sappiamo piacere particolarmente al nostro amico a quattro zampe. Il rinforzo positivo è bene che sia delle dimensioni dell’unghia di un mignolo.
Non bisogna in alcun modo sbilanciare l’apporto nutritivo della dieta del cane. Le dosi devono essere prima approvate dal veterinario di fiducia, che darà priorità alle proteine, poi alle vitamine e ai minerali, senza tralasciare le fibre.
Comincia l’allenamento
Quando cominceremo a proporre con la nostra mano lo stimolo, il fedele amico dell’uomo crederà molto semplicemente che gli venga offerto un bocconcino da mangiare e quindi, con ogni probabilità, tenterà di prendere il cibo dalla mano. In una prima fase ci accontenteremo di cogliere la sua attenzione e di fargli seguire col naso il target, premiandolo nell’esatto momento in cui darà un accenno di “inseguimento”.
Via via aumentiamo la distanza che il nostro amico a quattro zampe deve percorrere prima di premiarlo, fino a fargli fare qualche passo. Una volta compreso il meccanismo, dovremo nascondere rinforzo positivo nel pugno della mano, o in una tasca facile da raggiungere, in modo tale che segua semplicemente il movimento delle nostre dita. Il bocconcino apparirà solo alla fine dell’esercizio, come ricompensa.
L’importanza della voce
Seppur ci sia un gap notevole tra il nostro e il linguaggio del cane, anni e anni di evoluzione a stretto contatto lo hanno ridotto. Fido è perfettamente in grado di comprendere determinate parole e il tono della voce. In fase di allenamento questo è un dettaglio che non va dimenticato.
Infatti, è consigliabile rimarcare il momento in cui l’obiettivo viene raggiunto con un “bravo”, dobbiamo essere molto precisi in questa fase, e immediatamente dopo possiamo premiarlo. Con il passare del tempo dovremo diventare sempre più fluidi e attenti.
Conclusioni
Con il Luring primario è non pressare il cane. Non dobbiamo esserlo nei gesti, con il corpo, e nemmeno con le parole. Altrimenti perderemo il vantaggio della velocità, tipico di questo processo di allenamento. Imparare a fare i basilari trick per il nostro amico a quattro zampe diventerà nulla di più che un gioco al quale non vede l’ora di poter prendere parte.
Qualsiasi sia il modello scelto in fase di addestramento, ogni sessione è bene che non duri più di venti minuti ciascuna e che venga portata avanti all’insegna del relax e del divertimento. Se il nostro adorato Fido gioca, tutto sarà più semplice e naturale.
Se notiamo ansie o nervosismi, sospendiamo la sessione e riprendiamo in un momento in cui tutti gli attori in gioco dimostrano di essere più inclini. In caso contrario, non solo non otterremmo i risultati sperati, ma rischieremmo anche di causare degli episodi di stress inutili e deleteri.